Ozempic: cosa dice il primo grande studio pubblicato su Nature Medicine

Studio sull’Ozempic: benefici su obesità e malattie croniche, ma con rischi significativi come pancreatite e artrite

La rivista scientifica Nature Medicine ha pubblicato uno studio rilevante sugli effetti a lungo termine dei farmaci noti come agonisti del recettore per l’ormone GLP-1 (GLP-1RA). Questi farmaci, diffusi per la loro efficacia dimagrante, includono il celebre Ozempic, prodotto da Novo Nordisk inizialmente per il trattamento del diabete di tipo 2, e successivamente impiegato per la perdita di peso in farmaci come il Wegovy. Il principio attivo comune è la semaglutide, utilizzato ormai da anni, ma senza molti dati sui suoi effetti prolungati.

Lo studio sull’Ozempic e il campione analizzato

Lo studio ha analizzato i possibili benefici e rischi di questi farmaci, confermando alcune ipotesi e scoprendo nuove informazioni. Sebbene siano riconosciuti per ridurre i rischi di diverse patologie, i risultati hanno evidenziato anche effetti negativi significativi. Questa ricerca è particolarmente importante perché l’effetto dimagrante della semaglutide e di principi attivi simili è stato scoperto di recente, portando a una rapida diffusione di farmaci GLP-1RA, specialmente negli Stati Uniti. Tuttavia, fino ad oggi mancavano studi di lungo termine sugli effetti di questi trattamenti.

Ozempic: cosa dice il primo grande studio pubblicato su Nature Medicine
Ozempic: cosa dice il primo grande studio pubblicato su Nature Medicine – Foto Pixabay | @mirkosajkov

 

La ricerca è stata condotta utilizzando i dati del Dipartimento degli Affari dei Veterani degli Stati Uniti, che fornisce assistenza sanitaria ai veterani. Sono state analizzate le cartelle cliniche di circa 2 milioni di pazienti diabetici, confrontando 1,7 milioni di persone trattate con farmaci tradizionali e 200.000 pazienti che hanno assunto GLP-1RA (tra cui Ozempic e Wegovy) per almeno tre anni e mezzo. Tra gli altri farmaci analizzati figurano il Mounjaro e lo Zepbound di Eli Lilly, basati sulla tirzepatide, e il Saxenda, che contiene liraglutide.

I risultati mostrano che i farmaci GLP-1RA riducono il rischio di sviluppare 42 patologie diverse, molte delle quali non sembrano direttamente correlate alla perdita di peso. Tra i benefici principali figurano:

  • Una riduzione significativa del rischio di malattie cardiache, ictus e patologie renali croniche.
  • Una diminuzione del 12% del rischio di sviluppare l’Alzheimer e del 18% di disturbi psicotici, come la schizofrenia.
  • Una riduzione del 10% di pensieri suicidi e autolesionismo.
  • Minori probabilità di contrarre infezioni batteriche (-12%) e di sviluppare dipendenze (-13%).

Un dato particolarmente interessante riguarda l’effetto positivo sui comportamenti legati alle dipendenze: secondo i ricercatori, i farmaci potrebbero aiutare a ridurre il desiderio di tabacco, alcol, cannabis e persino oppioidi, una classe di sostanze alla base di una grave crisi sanitaria negli Stati Uniti.

Nonostante i benefici, sono emersi anche rischi rilevanti. I pazienti trattati con farmaci GLP-1RA hanno mostrato:

  • Un aumento dell’11% del rischio di artrite.
  • Un incremento del 146% del rischio di sviluppare pancreatite, un’infiammazione del pancreas che può essere grave.
  • Altri effetti collaterali, come nausea, vomito, mal di pancia e pressione bassa.
  • Un rischio maggiore di sviluppare calcoli renali, diverticoliti ed emorroidi.

Questi dati suggeriscono che, pur offrendo benefici significativi, i GLP-1RA possono avere effetti collaterali potenzialmente seri che richiedono attenzione.

Il medico Ziyad Al-Aly, a capo della ricerca, ha sottolineato che lo studio si basa su pazienti con diabete, ma i risultati potrebbero essere validi anche per persone non diabetiche che assumono questi farmaci per l’obesità. Tuttavia, i benefici osservati sembrano essere strettamente legati alla perdita di peso. Di conseguenza, per individui non obesi, i rischi supererebbero probabilmente i benefici.

Al-Aly ha evidenziato un aspetto sorprendente: l’effetto dei farmaci sulle dipendenze. Questo potrebbe aprire nuove possibilità di utilizzo, ad esempio per ridurre il consumo di oppioidi, una crisi che colpisce milioni di persone nel mondo. D’altra parte, alcuni risultati, come la riduzione delle infezioni batteriche, restano difficili da spiegare.

Lo studio presenta alcuni limiti. Il campione analizzato era composto in gran parte da uomini bianchi di età avanzata, lasciando dubbi sugli effetti sui corpi femminili o su persone di diverse etnie. Inoltre, alcuni effetti osservati, come un possibile aumento della fertilità nelle donne, restano solo ipotesi aneddotiche.

Un altro limite è il design osservazionale dello studio, che si basa sull’analisi retrospettiva di dati clinici. Questo significa che non è possibile stabilire un nesso causale diretto tra l’assunzione dei farmaci e i rischi o benefici riscontrati. Studi futuri dovranno essere sperimentali, coinvolgendo gruppi di controllo per confermare questi risultati.

L’interesse verso questi farmaci è altissimo, poiché milioni di persone li stanno assumendo. Tuttavia, l’effetto dimagrante svanisce con l’interruzione del trattamento, suggerendo che l’uso potrebbe dover essere continuo. Questo solleva dubbi sugli effetti a lungo termine, sia per i medici che per i pazienti.

I farmaci GLP-1RA imitano l’azione dell’ormone GLP-1, che stimola la produzione di insulina e riduce quella di glucagone, regolando i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, aumentano il senso di sazietà, aiutando a mangiare di meno. Sebbene questi effetti siano efficaci per perdere peso, il loro utilizzo prolungato richiede ulteriori studi per comprenderne pienamente l’impatto sulla salute.

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