In questo articolo andiamo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere a proposito di un’infiammazione decisamente fastidiosa: l’otite
In questi giorni caratterizzati dall’influenza, con diversi milioni di italiani che sono costretti a letto con febbre e tanti altri sintomi, sviluppare infiammazioni secondarie come forma di complicanza non è così raro, anzi. E tra queste infiammazioni, quella che salta all’occhio per probabilità di comparsa e per intensità è, senza ombra di dubbio, l’otite. Comune a diverse forme e malattie di stampo influenzale, l’otite è spesso causata da batteri o virus, e va a colpire l’orecchio con diverse intensità che dipendono da diversi fattori. Ma scopriamo qualcosa di più a proposito.
Caratteristiche, cause, sintomi e molto altro sull’otite
L’otite è un’infiammazione dell’orecchio che, nella maggior parte dei casi, ha origine da infezioni di natura virale, batterica o fungina. Questa condizione si distingue in due tipi principali: otite esterna e otite media, a seconda della parte dell’orecchio interessata. Nel caso dell’otite esterna, l’infiammazione coinvolge il condotto uditivo esterno, ovvero il canale che connette il timpano al padiglione auricolare. Tra i fattori scatenanti vi sono l’esposizione a sostanze irritanti, l’ingresso di acqua contaminata o la presenza di microlesioni sulle pareti del condotto. L’otite media, invece, colpisce la cavità situata oltre il timpano, all’interno dell’orecchio.
Otite acuta e otite cronica
Qualunque sia la zona dell’orecchio interessata dall’infezione, le diverse forme di otite possono manifestarsi in forma acuta o cronica. Si definisce otite acuta quando l’infiammazione si risolve completamente in un periodo relativamente breve, spesso senza necessità di interventi terapeutici. Al contrario, si parla di otite cronica quando l’organismo non riesce a eliminare il patogeno in modo autonomo entro un lasso di tempo ridotto, rendendo indispensabile il ricorso a trattamenti farmacologici mirati per una guarigione completa.
Possibili cause dell’otite
Sebbene non sia sempre possibile identificare con assoluta certezza il fattore scatenante, l’otite interna sembra essere associata a diverse condizioni, tra cui:
- Infezioni batteriche o virali, come la parotite (orecchioni) o un episodio di otite acuta;
- Meningite o meningoencefalite, in cui l’otite interna si manifesta nella sua forma purulenta;
- Reazioni allergiche gravi a determinate sostanze o farmaci, ad esempio alcuni antibiotici;
- Stress intenso e prolungato.
Oltre a queste cause ipotizzate, esistono diversi fattori di rischio che possono predisporre all’otite interna, come colpi di tosse violenti, eccessivi sforzi fisici o movimenti bruschi.
Sintomi principali
In base al tipo di otite, naturalmente, i sintomi variano. Vediamoli, quindi, nel dettaglio.
Otite esterna
Questa forma di otite può causare una varietà di sintomi, tra cui:
- Dolore auricolare;
- Prurito o irritazione all’interno del condotto uditivo;
- Sensazione di pressione nell’orecchio;
- Fuoriuscita di liquido trasparente o pus dal canale auricolare;
- Riduzione temporanea dell’udito;
- Dolore e gonfiore dei linfonodi situati dietro le orecchie.
Di norma, questi sintomi si risolvono in pochi giorni, ma in alcuni casi possono protrarsi per diversi mesi.
Otite media
L’otite media si presenta con disturbi che possono manifestarsi rapidamente e scomparire entro pochi giorni (forma acuta). Tra i sintomi principali troviamo:
- Dolore intenso all’orecchio;
- Sensazione di orecchie tappate, accompagnata talvolta da ronzii o fischi;
- Febbre;
- Perdita lieve dell’udito, causata dall’accumulo di liquido dietro il timpano (otite media con effusione);
- Perforazione del timpano, che può provocare fuoriuscita di pus (solo in alcuni casi).
Nei bambini piccoli, incapaci di esprimere il dolore, i segnali che possono suggerire un’otite media includono:
- Toccare ripetutamente l’orecchio;
- Tosse e raffreddore frequenti;
- Irritabilità;
- Mancanza di risposta ai suoni;
- Perdita dell’equilibrio;
- Diarrea.
Diagnosi
Un possibile caso di otite interna può essere confermato attraverso diversi esami diagnostici, tra cui:
- Test della risposta uditiva del tronco encefalico;
- Elettronistagmografia, che registra elettronicamente i movimenti oculari;
- Coltura batterica, per identificare eventuali agenti patogeni;
- TAC (tomografia assiale computerizzata);
- Risonanza magnetica (MRI).
Trattamento dell’otite interna
La terapia per l’otite interna varia in base alla causa sottostante e alla gravità dei sintomi. Tra le principali opzioni terapeutiche:
- Antivirali e antibiotici, utilizzati rispettivamente per infezioni virali o batteriche;
- Farmaci antiemetici, indicati per alleviare la nausea causata dalle vertigini;
- Anticolinergici, utili per ridurre la tensione e favorire il rilassamento del paziente;
- Benzodiazepine e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), prescritti per gestire ansia e depressione associate alla condizione;
- Corticosteroidi, per diminuire l’infiammazione a livello auricolare.
Nei casi in cui i farmaci non siano sufficienti a risolvere il problema, può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico per riparare eventuali danni all’orecchio.