È una condizione comune che quasi tutti sperimentano almeno una volta nella vita: sentirsi bene ma con le orecchie tappate. Questa fastidiosa sensazione si verifica spesso al mattino, ma può comparire in qualsiasi momento della giornata, ad esempio dopo un bagno o una doccia. Da cosa dipende e come si può risolvere? Ecco alcuni consigli utili.
Orecchie tappate: ecco i possibili rimedi
Non sempre entrambe le orecchie sono tappate; spesso il disturbo colpisce solo un lato. Questo accade perché, anche se le due orecchie sembrano uguali, potrebbero differire nella dimensione della tromba di Eustachio o nella forma del condotto uditivo.
Non siamo perfettamente simmetrici, quindi gli organi “gemelli” non sempre corrispondono perfettamente. Inoltre, i fattori che causano l’ostruzione possono colpire un’orecchio solo. Vediamo le cause comuni delle orecchie tappate e i rimedi per migliorare la situazione.
L’accumulo di cerume è la principale causa delle orecchie tappate. Non è sempre una questione di quantità, ma spesso di consistenza: il cerume oleoso tende a gonfiarsi, causando una sensazione di pienezza.
Alcune persone sono predisposte a una maggior produzione di cerume e questo eccesso può causare la formazione di un tappo. La sua presenza si accompagna spesso a sintomi quali:
- udito ovattato
- calo dell’udito
- acufene (ronzio/fischio nelle orecchie)
- vertigini
Anche una scorretta igiene dell’orecchio, per esempio utilizzando i cotton fioc, può favorire la formazione di tappi di cerume perché i bastoncini cotonati spingono il cerume in profondità e ne impediscono la naturale fuoriuscita. Inoltre potrebbero causare lesioni al timpano.
Come intervenire: per migliorare la situazione, si possono usare farmaci da banco in gocce per sciogliere il cerume. Attenzione a non esagerare, perché un uso eccessivo può irritare le orecchie e peggiorare il problema. Secondo la Cleveland Clinic, i migliori prodotti per la rimozione del cerume contengono perossido di idrogeno o altri perossidi.
È sconsigliato l’uso di cotton fioc, poiché potrebbero spingere il cerume più in profondità. Fate attenzione anche all’aspetto del cerume, poiché cambiamenti possono indicare un problema.
Talvolta, le orecchie tappate derivano da un’irritazione del canale uditivo esterno, che può passare inosservata. Se il problema si ripete, può portare a un’infezione associata a una sensazione di pienezza. Abitudini sbagliate, come grattarsi le orecchie con oggetti appuntiti, possono essere alla base del problema. Bisogna fare attenzione anche a certi prodotti cosmetici, come creme solari, tinture per capelli e shampoo, che, se entrano nelle orecchie, possono causare irritazione.
La soluzione migliore è prendere consapevolezza delle proprie abitudini e modificare i comportamenti scorretti. Se il problema compare dopo l’uso di un nuovo prodotto, meglio interrompere l’uso e consultare un medico.
In molti casi, le orecchie tappate sono causate da raffreddore o allergie. In queste condizioni, il naso intasato può contribuire all’ostruzione delle orecchie.
Come intervenire: in generale, la sensazione di orecchie tappate si risolve quando passano raffreddore e allergie. Il medico potrebbe consigliare antistaminici o decongestionanti, ma questi possono essere controindicati in alcuni casi.
È comune sperimentare orecchie tappate durante un viaggio in aereo o dopo un’immersione in piscina o mare. La causa è la variazione della pressione nelle orecchie, regolata dalla tromba di Eustacchio. Se la tromba non riesce a regolare la pressione, si avverte la sensazione di orecchie tappate.
All’orecchio tappato può accompagnarsi anche dolore, che può derivare da un barotrauma, un danno ai tessuti causato da una variazione della pressione esterna. Questa situazione può portare a otite media, un’infezione della sezione dell’orecchio tra la membrana timpanica e la tuba di Eustachio.
Quando la tuba di Eustachio non riesce a bilanciare adeguatamente la pressione, il dolore risulta essere più intenso, in particolare se c’è presenza di muco nella cassa timpanica. Questa condizione può manifestarsi facilmente durante voli a breve raggio, caratterizzati da rapidi cambiamenti di altitudine. Tuttavia, la causa del barotrauma può anche risiedere in una predisposizione individuale che rende la tuba di Eustachio incapace di compensare adeguatamente le significative variazioni di pressione.
Come intervenire: durante un viaggio in aereo o immersioni, si possono adottare strategie come deglutire frequentemente, masticare chewing-gum o soffiare delicatamente attraverso il naso. Se questi trucchi non funzionano, la situazione dovrebbe risolversi entro due-tre giorni. Dopo immersioni, il recupero potrebbe richiedere più tempo.
Chi va in montagna o prende un aereo, e ha avuto episodi di otite media causati da variazioni pressorie, o chi tende ad avere le orecchie tappate in altitudine o dopo brevi immersioni in mare, dovrebbe adottare alcune precauzioni.
L’orecchio può essere allenato a gestire le variazioni di pressione esterna attraverso esercizi di compensazione come la manovra di Valsalva o usando un dispositivo come l’Otovent, un palloncino che si gonfia e sgonfia attraverso il naso.
Ricordiamo inoltre che l’orecchio può risultare tappato per colpa di un’infezione: l’otite esterna è un’infiammazione della cute del condotto uditivo esterno e della conca auricolare, la cui causa principale è un’infezione causata da batteri, funghi o più raramente virus.
L’otite media è un’infiammazione che coinvolge l’orecchio medio e interessa in particolare i bambini in età pediatrica (soprattutto tra i 6 mesi e i 6 anni); la causa risiede in un’infezione batterica o virale.
L’otite media può verificarsi anche negli adulti e se monolaterale necessita di una visita accurata con endoscopia delle fosse nasali per valutare la rinofaringe.
- La sensazione persiste per più di due settimane
- Si nota una perdita o calo dell’udito
- Sono presenti altri sintomi come mal d’orecchie, vertigini o fuoriuscita di pus.
Infine, se l’orecchio è tappato per altre ragioni, è bene consultare il medico, il quale potrebbe suggerire lavaggi auricolari o altri prodotti utili a sciogliere il muco o il cerume, oppure una terapia farmacologica a seconda della diagnosi.
Se il disturbo persiste, è opportuno rivolgersi a un otorinolaringoiatra che valuterà le condizioni del paziente e stabilirà il trattamento più adeguato. In presenza di un tappo di cerume, ad esempio, utilizzerà appositi aspiratori che consentono l’espulsione del tappo in pochi secondi.