È un tipo di olio sviluppato in Canada negli anni ’70 e il suo acronimo significa Canadian Oil Low Acid, olio canadese a basso contenuto di acido
Sono tanti gli oli vegetali, ognuno con il suo uso. Ci sono quelli più conosciuti, come l’olio di oliva e l’olio di palma, e quelli meno diffusi come quello di riso, di avocado e di germe di grano. Però, negli ultimi anni, abbiamo quasi tutti potuto conoscere un altro tipo di olio, quello di canola. Si tratta di una variante dell’olio di colza e si ricava da una varietà di semi di colza geneticamente modificati affinché abbiano una quantità ridotta di acido erucico, circa il 2% rispetto all’olio di colza pure che ne contiene invece il 43%.
È un tipo di olio sviluppato in Canada negli anni ’70 e il suo acronimo significa Canadian Oil Low Acid, olio canadese a basso contenuto di acido. Dal Canada c’è stata una grande diffusione e oggi è molto diffuso nei vicini Stati Uniti, ma anche in paesi come Cina e India. Così come in Italia. Infatti, l’olio di canola è facilmente reperibile nei grandi supermercati, scelto da sempre più persone come alternativa all’olio di oliva in cucina. Quello di canola, come riporta Gazzetta Active, viene estratto tramite spremitura a freddo, un metodo che consente di massimizzare la resa di questo prodotto e che non richiede l’uso di solventi. Il risultato è un prodotto che conserva tutti i principi vitaminico-minerali e antiossidanti.
Non è semplice rispondere a questa domanda. Anche perché le alternative son davvero tante e la risposta è soggettiva. Alcuni potranno considerare quello di canola il migliore tra gli oli in cucina. Altri, invece, magari non lo useranno spesso. Infine, altri ancora lo considereranno peggiore e non lo prenderanno mai in considerazione. La cosa certa è una sola, che è poi quella che interessa chi decide di utilizzarla: l’olio di canola è considerato, al momento, sicuro per il consumo umano. Inoltre, grazie alla quantità piuttosto bassa di grassi saturi e una quantità sostanziale di grassi monoinsaturi, adatto a chi ha necessità di tenere sotto controllo i valori di colesterolo e trigliceridi.
C’è una grande differenza con l’olio di oliva, considerato il re della dieta mediterranea e dalla maggior parte delle persone è ritenuto il migliore. L’olio di colza è inodore e insapore e potrebbe non rivelarsi la scelta ideale per non vuole rinunciare al gusto che altri oli danno alle pietanze. Detto questo, c’è un consiglio importante che danno gli esperti. Quello di leggere con attenzione (e bene) l’etichetta.
Il motivo? Prima di acquistare questo prodotto appena descritto, bisogna assicurarsi che sia ottenuto da spremitura a freddo e senza l’utilizzo di solventi dal momento che i prodotti di bassa qualità ottenuti tramite processi di raffinazione ad altissime temperature potrebbero presentare maggiori quantità di grassi cattivi, trans e idrogenati e portare così a un aumento del rischio di obesità e malattie cardiache nel lungo periodo.
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