In questo articolo andremo a vedere tutto ciò che c’è da sapere a proposito di una condizione chiamata neuropatia periferica
La neuropatia periferica è una condizione patologica derivante dal deterioramento e dal malfunzionamento dei nervi periferici. Tra le numerose cause della neuropatia periferica, il diabete rappresenta il principale fattore scatenante, soprattutto nei paesi industrializzati come Italia e Regno Unito. I sintomi possono variare a seconda che siano coinvolti nervi sensoriali, motori o autonomici. Per una terapia efficace è essenziale una diagnosi approfondita: identificare le cause e impostare il trattamento appropriato sono passi cruciali. Ma vediamo nello specifico tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Caratteristiche, cause, sintomi e molto altro sulla neuropatia periferica
La neuropatia periferica è una condizione medica derivante dal deterioramento e malfunzionamento dei nervi del sistema nervoso periferico (SNP). Gli specialisti distinguono due principali tipi di neuropatia periferica in base alla localizzazione del danno:
- Neuropatia demielinizzante: Caratterizzata da danni o anomalie nello sviluppo della mielina, la sostanza che riveste l’assone della cellula nervosa. Questo tipo di neuropatia altera la trasmissione dei segnali nervosi lungo l’assone.
- Degenerazione assonale: si manifesta con il deterioramento e la morte dell’assone. Gli effetti peggiorano con la lunghezza del neurone colpito. La degenerazione assonale è la forma di danno più comune tra i pazienti con neuropatia periferica.
Il tempo di insorgenza della neuropatia periferica varia a seconda delle cause, che saranno esplorate più avanti nell’articolo. Alcune neuropatie si sviluppano in pochi giorni o settimane, mentre altre possono manifestarsi dopo anni o anche decenni.
Le cause
Le cause della neuropatia sono varie e dipendono dal tipo di affezione. Vediamo più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Mononeuropatia
Le cause più comuni includono il trauma diretto al nervo, che può derivare da:
- Compressione del nervo in un passaggio stretto (ad esempio, nella sindrome del tunnel carpale);
- Compressione da parte di un tumore;
- Compressione esterna, come quella causata da un gesso immobilizzante;
- Compressione dovuta a iperestensione muscolare.
Polineuropatie
In questo caso, le cause includono:
- Diabete (una delle cause più comuni nei paesi occidentali);
- Carenza di vitamine del gruppo B;
- Insufficienza renale cronica (poiché i reni eliminano le sostanze tossiche che possono danneggiare i nervi);
- Insufficienza epatica cronica (il fegato, come i reni, è responsabile dell’eliminazione delle tossine nel sangue).
Infezioni da organismi che possono invadere e danneggiare i nervi, come:
- Difterit;
- Malattia di Lyme;
- Botulismo;
- Herpes Zoster (virus della varicella);
- Amiloidosi (una condizione in cui una sostanza chiamata amiloide si accumula e danneggia i tessuti, inclusi i nervi).
Malattie autoimmuni, tra cui:
- Sindrome di Guillain-Barré;
- Polineuropatia infiammatoria cronica;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Sindrome di Sjögren.
Malattie ereditarie che causano danni nervosi come danno primario o secondario, come:
- Malattia di Charcot-Marie-Tooth;
- Sindrome di Roussy-Levy;
- Sindrome di Refsum.
Esposizione a sostanze tossiche, come:
- Insetticidi;
- Piombo.
Assunzione di alcuni farmaci, tra cui:
- Chemioterapici;
- Alcuni antibiotici (ad esempio, metronidazolo);
- Alcuni antiepilettici (ad esempio, fenitoina).
I sintomi
I sintomi delle neuropatie periferiche possono variare in base al tipo di fibre nervose coinvolte e alla loro estensione e gravità. I sintomi si possono suddividere in:
Sensitivi
Questi derivano dal danneggiamento delle fibre che trasmettono informazioni sensoriali e includono:
- Sintomi negativi. Questi sintomi indicano una riduzione delle funzioni, come ipoestesia (sensibilità diminuita) al tatto o al caldo/freddo, e difficoltà di equilibrio e coordinazione.
- Sintomi positivi. Questi comportano sensazioni senza stimolazione esterna, come formicolio e dolore.
Motori
Questi sono legati al danno delle fibre motorie che controllano i muscoli e comprendono debolezza, affaticamento e difficoltà nei movimenti fini.
Autonomici
Questi si riferiscono al coinvolgimento delle fibre del sistema autonomico che regolano le funzioni degli organi interni e possono includere ipotensione ortostatica, problemi gastrointestinali (come alterazioni della digestione e stipsi), disturbi del tratto genito-urinario e alterazioni nella sudorazione.
I sintomi possono manifestarsi in modo variabile, dall’acuto (in pochi giorni) al cronico (in modo progressivo nel corso di settimane); tuttavia, la modalità cronico-progressiva è la più comune. Per una diagnosi accurata, è fondamentale considerare anche la distribuzione dei sintomi, per identificare se il problema riguarda un singolo nervo (mononeuropatia), più nervi in modo asimmetrico (multineuropatia), o più nervi in modo simmetrico (polineuropatia), generalmente a distribuzione distale (come mani e piedi).
Come si effettua la diagnosi
La diagnosi della neuropatia e delle sue cause è cruciale per stabilire il trattamento più appropriato. Il neurologo è lo specialista di riferimento per questo tipo di valutazione.
Per diagnosticare la neuropatia, il medico esamina la storia clinica del paziente, valuta i sintomi e le possibili cause, come esposizione a sostanze tossiche o assunzione di farmaci. Può anche richiedere diversi esami di laboratorio per identificare la causa sottostante. Gli esami principali includono:
- Elettromiogramma e studio della velocità di conduzione nervosa: questi test valutano la funzione dei nervi, identificano i nervi colpiti e la distribuzione del danno.
- Biopsia del nervo o del muscolo: questo esame fornisce dettagli sul tipo e sulla causa della neuropatia, per esempio, per rilevare segni di vasculite, infiammazione o accumulo di amiloide.
- Esame del liquido cerebrospinale: attraverso una puntura lombare, si può rilevare la presenza di infezioni o infiammazioni.
- Analisi del sangue e delle urine: questi test aiutano a identificare malattie sottostanti, carenze vitaminiche o difetti genetici che potrebbero causare neuropatia.
In alcuni casi, può essere necessario eseguire ulteriori esami diagnostici come:
- Radiografia: esame ai raggi X per valutare le strutture ossee e articolari.
- Tomografia Computerizzata (TAC): fornisce immagini dettagliate delle strutture interne.
- Risonanza Magnetica (RM): permette di ottenere immagini dettagliate dei tessuti molli e delle strutture nervose.
Una diagnosi accurata è fondamentale per determinare il trattamento più efficace per la neuropatia.
Cure e terapie
Il trattamento della neuropatia periferica si concentra principalmente su due aspetti: il miglioramento dei sintomi e la gestione delle cause sottostanti. Ecco i punti principali:
- Terapia sintomatica. Poiché la neuropatia periferica è spesso una condizione cronica, la cura si limita a alleviare i sintomi e a migliorare la qualità della vita del paziente. Non esistono terapie definitive per guarire completamente dalla neuropatia.
- Gestione delle cause. È essenziale trattare le condizioni che scatenano la neuropatia. Ad esempio, per la neuropatia diabetica, è fondamentale controllare i livelli di zucchero nel sangue attraverso insulina o farmaci ipoglicemizzanti. Per le neuropatie causate da farmaci, è cruciale sospendere l’uso del farmaco responsabile.
Attualmente, comunque, non esistono trattamenti capaci di rigenerare i nervi danneggiati, ma gestire le cause e i sintomi può fornire un significativo sollievo ai pazienti.