Neuropatia periferica, cos’è, come si cura e quali sono i suoi sintomi

In questo articolo andremo a vedere tutto ciò che c’è da sapere a proposito di una condizione chiamata neuropatia periferica

La neuropatia periferica è una condizione patologica derivante dal deterioramento e dal malfunzionamento dei nervi periferici. Tra le numerose cause della neuropatia periferica, il diabete rappresenta il principale fattore scatenante, soprattutto nei paesi industrializzati come Italia e Regno Unito. I sintomi possono variare a seconda che siano coinvolti nervi sensoriali, motori o autonomici. Per una terapia efficace è essenziale una diagnosi approfondita: identificare le cause e impostare il trattamento appropriato sono passi cruciali. Ma vediamo nello specifico tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Caratteristiche, cause, sintomi e molto altro sulla neuropatia periferica

La neuropatia periferica è una condizione medica derivante dal deterioramento e malfunzionamento dei nervi del sistema nervoso periferico (SNP). Gli specialisti distinguono due principali tipi di neuropatia periferica in base alla localizzazione del danno:

  • Neuropatia demielinizzante: Caratterizzata da danni o anomalie nello sviluppo della mielina, la sostanza che riveste l’assone della cellula nervosa. Questo tipo di neuropatia altera la trasmissione dei segnali nervosi lungo l’assone.
  • Degenerazione assonale: si manifesta con il deterioramento e la morte dell’assone. Gli effetti peggiorano con la lunghezza del neurone colpito. La degenerazione assonale è la forma di danno più comune tra i pazienti con neuropatia periferica.
Neuropatia periferica
Neuropatia periferica | Pixabay @SergeyNivens – Saluteweb

Il tempo di insorgenza della neuropatia periferica varia a seconda delle cause, che saranno esplorate più avanti nell’articolo. Alcune neuropatie si sviluppano in pochi giorni o settimane, mentre altre possono manifestarsi dopo anni o anche decenni.

Le cause

Le cause della neuropatia sono varie e dipendono dal tipo di affezione. Vediamo più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

Mononeuropatia

Le cause più comuni includono il trauma diretto al nervo, che può derivare da:

  • Compressione del nervo in un passaggio stretto (ad esempio, nella sindrome del tunnel carpale);
  • Compressione da parte di un tumore;
  • Compressione esterna, come quella causata da un gesso immobilizzante;
  • Compressione dovuta a iperestensione muscolare.

Polineuropatie

In questo caso, le cause includono:

  • Diabete (una delle cause più comuni nei paesi occidentali);
  • Carenza di vitamine del gruppo B;
  • Insufficienza renale cronica (poiché i reni eliminano le sostanze tossiche che possono danneggiare i nervi);
  • Insufficienza epatica cronica (il fegato, come i reni, è responsabile dell’eliminazione delle tossine nel sangue).

Infezioni da organismi che possono invadere e danneggiare i nervi, come:

  • Difterit;
  • Malattia di Lyme;
  • Botulismo;
  • Herpes Zoster (virus della varicella);
  • Amiloidosi (una condizione in cui una sostanza chiamata amiloide si accumula e danneggia i tessuti, inclusi i nervi).

Malattie autoimmuni, tra cui:

  • Sindrome di Guillain-Barré;
  • Polineuropatia infiammatoria cronica;
  • Lupus eritematoso sistemico;
  • Sindrome di Sjögren.

Malattie ereditarie che causano danni nervosi come danno primario o secondario, come:

  • Malattia di Charcot-Marie-Tooth;
  • Sindrome di Roussy-Levy;
  • Sindrome di Refsum.

Esposizione a sostanze tossiche, come:

  • Insetticidi;
  • Piombo.

Assunzione di alcuni farmaci, tra cui:

  • Chemioterapici;
  • Alcuni antibiotici (ad esempio, metronidazolo);
  • Alcuni antiepilettici (ad esempio, fenitoina).

I sintomi

I sintomi delle neuropatie periferiche possono variare in base al tipo di fibre nervose coinvolte e alla loro estensione e gravità. I sintomi si possono suddividere in:

Sensitivi

Questi derivano dal danneggiamento delle fibre che trasmettono informazioni sensoriali e includono:

  • Sintomi negativi. Questi sintomi indicano una riduzione delle funzioni, come ipoestesia (sensibilità diminuita) al tatto o al caldo/freddo, e difficoltà di equilibrio e coordinazione.
  • Sintomi positivi. Questi comportano sensazioni senza stimolazione esterna, come formicolio e dolore.

Motori

Questi sono legati al danno delle fibre motorie che controllano i muscoli e comprendono debolezza, affaticamento e difficoltà nei movimenti fini.

Autonomici

Questi si riferiscono al coinvolgimento delle fibre del sistema autonomico che regolano le funzioni degli organi interni e possono includere ipotensione ortostatica, problemi gastrointestinali (come alterazioni della digestione e stipsi), disturbi del tratto genito-urinario e alterazioni nella sudorazione.

I sintomi possono manifestarsi in modo variabile, dall’acuto (in pochi giorni) al cronico (in modo progressivo nel corso di settimane); tuttavia, la modalità cronico-progressiva è la più comune. Per una diagnosi accurata, è fondamentale considerare anche la distribuzione dei sintomi, per identificare se il problema riguarda un singolo nervo (mononeuropatia), più nervi in modo asimmetrico (multineuropatia), o più nervi in modo simmetrico (polineuropatia), generalmente a distribuzione distale (come mani e piedi).

Come si effettua la diagnosi

La diagnosi della neuropatia e delle sue cause è cruciale per stabilire il trattamento più appropriato. Il neurologo è lo specialista di riferimento per questo tipo di valutazione.

Neuropatia periferica
Neuropatia periferica | Pixabay @Eskemar – Saluteweb

Per diagnosticare la neuropatia, il medico esamina la storia clinica del paziente, valuta i sintomi e le possibili cause, come esposizione a sostanze tossiche o assunzione di farmaci. Può anche richiedere diversi esami di laboratorio per identificare la causa sottostante. Gli esami principali includono:

  • Elettromiogramma e studio della velocità di conduzione nervosa: questi test valutano la funzione dei nervi, identificano i nervi colpiti e la distribuzione del danno.
  • Biopsia del nervo o del muscolo: questo esame fornisce dettagli sul tipo e sulla causa della neuropatia, per esempio, per rilevare segni di vasculite, infiammazione o accumulo di amiloide.
  • Esame del liquido cerebrospinale: attraverso una puntura lombare, si può rilevare la presenza di infezioni o infiammazioni.
  • Analisi del sangue e delle urine: questi test aiutano a identificare malattie sottostanti, carenze vitaminiche o difetti genetici che potrebbero causare neuropatia.

In alcuni casi, può essere necessario eseguire ulteriori esami diagnostici come:

  • Radiografia: esame ai raggi X per valutare le strutture ossee e articolari.
  • Tomografia Computerizzata (TAC): fornisce immagini dettagliate delle strutture interne.
  • Risonanza Magnetica (RM): permette di ottenere immagini dettagliate dei tessuti molli e delle strutture nervose.

Una diagnosi accurata è fondamentale per determinare il trattamento più efficace per la neuropatia.

Cure e terapie

Il trattamento della neuropatia periferica si concentra principalmente su due aspetti: il miglioramento dei sintomi e la gestione delle cause sottostanti. Ecco i punti principali:

  • Terapia sintomatica. Poiché la neuropatia periferica è spesso una condizione cronica, la cura si limita a alleviare i sintomi e a migliorare la qualità della vita del paziente. Non esistono terapie definitive per guarire completamente dalla neuropatia.
  • Gestione delle cause. È essenziale trattare le condizioni che scatenano la neuropatia. Ad esempio, per la neuropatia diabetica, è fondamentale controllare i livelli di zucchero nel sangue attraverso insulina o farmaci ipoglicemizzanti. Per le neuropatie causate da farmaci, è cruciale sospendere l’uso del farmaco responsabile.

Attualmente, comunque, non esistono trattamenti capaci di rigenerare i nervi danneggiati, ma gestire le cause e i sintomi può fornire un significativo sollievo ai pazienti.

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