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Morbillo, cos’è e come si cura la malattia che è tornata a preoccupare in Italia

In Italia nel 2024 è stato registrato un preoccupante aumento di caso di morbillo: ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo

Dal primo gennaio al 31 dicembre 2024, in Italia sono stati segnalati 1045 casi di morbillo, 53 dei quali notificati nel solo mese di novembre. Si tratta di un aumento significativo rispetto all’anno precedente. In tutto il 2023, infatti, sono stati registrati complessivamente 44 casi, concentrati soprattutto negli ultimi mesi: 8 a settembre, 3 a ottobre, 8 a novembre e 14 a dicembre. Questi dati emergono dal numero di gennaio 2025 del bollettino Morbillo & Rosolia News, pubblicato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale. Ma per quale motivo è stato registrato un aumento così significativo? E cos’è esattamente il morbillo? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Ecco perché sono aumentati i casi di morbillo nel 2024

Il notevole incremento dei casi nel 2024 rispecchia una tendenza osservata in tutta Europa, più volte segnalata dall’ECDC – sottolinea Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) –. Il morbillo può rappresentare un pericolo, in particolare per i bambini più piccoli, ma le sue complicanze possono risultare molto gravi anche negli adulti. La vaccinazione, che è sicura ed efficace, rimane il principale strumento di prevenzione contro questa malattia”.

Dei 1.045 casi segnalati, lo stato vaccinale è noto per 975 (93,3%). Di questi, 878 (90,1%) non erano vaccinati al momento del contagio, 57 (5,8%) avevano ricevuto una sola dose di vaccino e 33 (3,4%) risultavano vaccinati con due dosi. Per i restanti 7 casi (0,7%) non era disponibile il dato relativo al numero di dosi ricevute.

Morbillo | Pixabay @Povorozniuk_Liudmyla – Saluteweb

 

I soggetti vaccinati che presentano una risposta insufficiente alla vaccinazione – spiega il dottor Rocco Russo, responsabile del Tavolo Tecnico Vaccini della Società Italiana di Pediatria (SIP) – possono comunque contrarre l’infezione, ma non necessariamente sviluppano una malattia con sintomi. Questo perché il loro organismo, essendo già venuto in contatto con il virus attraverso il vaccino, dispone di anticorpi che, pur non impedendo l’infezione, possono contribuire a ridurre la gravità della malattia e a limitare il rischio di complicanze. In ogni caso, per garantire una protezione ottimale non solo contro il morbillo, ma anche contro le altre malattie prevenibili incluse nello stesso vaccino (parotite, rosolia e varicella, ndr), è fondamentale assicurarsi di aver ricevuto entrambe le dosi”.

Ma che cos’è esattamente il morbillo? E come si cura? Vediamo tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Che cos’è il morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva di origine virale, estremamente contagiosa, caratterizzata dalla comparsa di un esantema formato da macchie cutanee rosso-brunastre. È una delle principali malattie esantematiche dell’infanzia, insieme a varicella, rosolia, scarlattina, quinta e sesta malattia.

Sebbene il morbillo colpisca esclusivamente l’essere umano ed abbia una diffusione mondiale, la sua incidenza è diminuita grazie alla diffusione della vaccinazione.

Le cause

La malattia è causata da un virus appartenente al genere Morbillivirus della famiglia Paramyxoviridae. Il morbillo è tra le infezioni con il più alto tasso di trasmissibilità tra individui non immunizzati. Si diffonde attraverso le goccioline di saliva emesse da soggetti infetti tramite starnuti, tosse o semplicemente parlando. Queste goccioline possono essere inalate da altre persone oppure depositarsi su superfici e oggetti, rimanendo attive e infettive per diverse ore.

I sintomi

I primi segni della malattia sono simili a quelli di un’influenza: tosse, naso che cola, occhi arrossati, accompagnati da febbre alta, che può raggiungere i 40 gradi. Nei giorni successivi possono comparire piccoli puntini bianchi all’interno della bocca e, dopo 3-4 giorni, le tipiche eruzioni cutanee rosse. Queste iniziano in zone come ascelle e inguine per poi estendersi al resto del corpo.

Il periodo di incubazione è di circa 10 giorni, dal momento dell’infezione fino alla comparsa della febbre. La malattia è contagiosa da 3-4 giorni prima dell’esantema fino a 4-5 giorni dopo la sua comparsa, momento in cui i sintomi influenzali sono più intensi.

Cure e trattamenti

Non esiste una terapia specifica per il morbillo, ma si può intervenire sui sintomi in diversi modi:

  • Utilizzo di antipiretici per ridurre la febbre;
  • Alimentazione liquida (tè, brodi) nei giorni di febbre alta;
  • Riposo assoluto fino alla scomparsa delle eruzioni cutanee;
  • Periodo di convalescenza di almeno 15 giorni, durante il quale si devono evitare sforzi fisici, viaggi ed esposizione al freddo, poiché il recupero dell’organismo può essere lento.
Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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