Il microonde va pulito spesso perché al suo interno possono accumularsi microbi e patogeni in grado non solo di contaminare il cibo ma anche di provocare intossicazioni alimentare e malattie
Se utilizzi il microonde tanto quanto lo pulisci, avresti l’approvazione della scienza. Grazie alla sua capacità di riscaldare e cucinare i cibi in pochi minuti, il microonde è diventato uno degli elettrodomestici più usati e fondamentali nella vita quotidiana: a casa, quando siamo di fretta e dobbiamo mangiare velocemente, così come sul posto di lavoro, dove non ci sono fornelli o pentole a disposizione.
Tuttavia, spesso dimentichiamo di pulire adeguatamente questo piccolo-grande elettrodomestico, lasciando che residui di cibo e grasso si accumulino sulle pareti, sul piatto e ovunque all’interno. Se non fai parte di quella minoranza che ogni giorno lava, sgrassa e scrosta con cura il microonde, è il caso di seguire il consiglio della scienza e pulirlo più spesso.
Pulire il microonde aiuta a prendersi cura della propria salute: ecco perché
Infatti, secondo uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Valencia e della start-up Darwin Bioprospecting Excellence SL di Paterna, in Spagna, all’interno del microonde possono proliferare diversi microbi e microorganismi.
Insomma, il tuo elettrodomestico potrebbe diventare un vero e proprio serbatoio di colonizzazione batterica che, oltre a compromettere la sicurezza del tuo cibo, potrebbe avere effetti negativi sul tuo corpo.
Considerando che i batteri si sono ormai adattati agli habitat più diversi, dai più remoti ed estremi, come l’interno della Stazione Spaziale Internazionale, a quelli più “comuni” come la plastica galleggiante nell’oceano, i ricercatori spagnoli hanno voluto capire se anche il microonde potesse diventare un ospite per questi microrganismi.
Hanno quindi voluto verificare se un oggetto così diffuso a livello globale possa effettivamente rappresentare un potenziale diffusore di microbi e patogeni.
Per farlo, hanno analizzato le popolazioni di microbi presenti all’interno di 30 microonde provenienti da cucine monofamiliari, spazi domestici condivisi come mense aziendali o cucine, e da laboratori di biologia molecolare e microbiologia.
Cosa hanno scoperto? La composizione batterica nei forni a microonde non solo era presente, ma risultava anche vasta e variegata. I microonde dei laboratori mostravano una maggiore presenza di microrganismi capaci di resistere agli effetti delle radiazioni e delle alte temperature rispetto agli altri.
La situazione negli elettrodomestici casalinghi non era meno preoccupante. In questi dispositivi è stata rilevata una popolazione batterica simile a quella presente sulle superfici delle cucine e negli habitat di tipo industriale.
Questa popolazione includeva microbi come Klebsiella, Enterococcus e Aeromonas, che possono rappresentare un serio rischio per la salute umana. Questi batteri possono contaminare i cibi riscaldati nel microonde, aumentando il rischio di intossicazioni alimentari e altre patologie.
Sulla base dei dati raccolti e pubblicati sulla rivista Frontiers, i ricercatori spagnoli raccomandano di pulire il microonde almeno una volta alla settimana.
Questo riduce significativamente il rischio di contaminazione microbica all’interno dell’elettrodomestico. Tuttavia, se si utilizza il microonde frequentemente, potrebbe essere necessario pulirlo anche più di una volta alla settimana.
Pulire il microonde non è un compito difficile. Inoltre, può essere fatto utilizzando ingredienti naturali, che non sono nocivi e non compromettono l’integrità degli interni dell’elettrodomestico.
Ad esempio, puoi preparare una miscela di succo di limone e acqua, versarla in una scodella e riscaldarla nel microonde per 5 minuti. Il vapore del limone aiuterà a sciogliere i residui di cibo e grasso, facilitando le successive operazioni di pulizia. Puoi fare lo stesso con acqua e aceto, una sostanza che disinfetta e rimuove gli odori sgradevoli.