Tre donne su quattro in menopausa lamentano sintomi fastidiosi e difficili da controllare, che spesso incidono significativamente sulla qualità della vita dopo i 50 anni. Tra questi, il più comune è rappresentato dalle vampate di calore, che possono durare pochi secondi o diversi minuti e, in alcuni casi, iniziare a manifestarsi già anni prima dell’effettiva comparsa della menopausa. Oltre alla classica terapia ormonale sostitutiva, recentemente è stata introdotta una nuova classe di farmaci basati sul fezolinetant, offrendo un’alternativa per personalizzare il trattamento in funzione della gravità dei sintomi.
Nuovo farmaco contro le vampate di calore per la menopausa può creare problemi al fegato
Tuttavia, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato un avviso ufficiale in cui segnala la possibile comparsa di seri problemi al fegato associati all’uso di un farmaco contenente fezolinetant, commercializzato con il nome di Veoza. L’agenzia raccomanda di eseguire test della funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento e di ripeterli mensilmente per i primi tre mesi, con ulteriori controlli secondo il parere del medico. Secondo l’avviso, il trattamento non deve essere avviato se i livelli sierici di alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) superano due volte il limite superiore della norma (2x ULN) o se la bilirubina totale è uguale o superiore a 2x ULN.