Menopausa, cos’è la dieta portfolio che aiuta ad abbassare il colesterolo?

Si tratta di un momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità. Tuttavia in questo periodo della vita alcune donne accusano dei disturbi

Come spiega il Ministero della Salute la menopausa è “un momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità. Tuttavia in questo periodo della vita alcune donne accusano dei disturbi per i quali esistono cure e rimedi utili a garantire loro, comunque, una buona qualità di vita”. Infatti, con la menopausa aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, infarto e ictus, in correlazione con l’incremento del colesterolo cattivo LDL, particolarmente comune nella popolazione femminile in età avanzata. Per tutto questo esiste la dieta portfolio che punta a ridurre il colesterolo alto, come evidenziato dai risultati di recenti studi pubblicati sulla rivista Circulation dell’American Heart Association.

Clinica medica
Clinica medica | pixabay @StockSnap

 

Ma perché con la menopausa aumentano colesterolo e pressione? Ce lo spiega la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X: “Il colesterolo LDL, insieme ai trigliceridi, è composto da molecole specifiche di grasso trasportate dal fegato a tutto l’organismo attraverso il sangue. Un’eccessiva presenza di colesterolo (ipercolesterolemia) e trigliceridi (ipertrigliceridemia) nel tempo può provocare l’accumulo di grassi nelle arterie, dando luogo alla formazione di placche aterosclerotiche, costituendo così una minaccia per la salute cardiovascolare. L’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia sono considerate disturbi dislipidemici, rappresentando tra i principali fattori di rischio per le malattie cardiache, e possono causare ictus e infarto”, ha scritto sul sito dell’Humanitas.

I cambiamenti con la menopausa

Aggiungendo come le persone di sesso femminile “traggono benefici per gran parte della loro vita dagli estrogeni, che esercitano un’azione protettiva sulla salute cardiovascolare favorendo la vasodilatazione delle arterie, migliorando la loro elasticità e facilitando l’assorbimento del colesterolo LDL da parte del fegato. Tuttavia, con l’arrivo della menopausa e la conseguente diminuzione degli ormoni estrogeni, si verificano cambiamenti nei vasi sanguigni che comportano la perdita di elasticità arteriosa, con possibili conseguenze quali l’aumento della pressione arteriosa (ipertensione), un incremento dei livelli di colesterolo LDL e, di conseguenza, una maggiore predisposizione alla formazione di placche aterosclerotiche”.

Ma questi cambiamenti da cosa consistono? Sono spesso aggravati da una dieta ricca di grassi saturi e grassi trans, sovrappeso e obesità, inattività fisica, malattie metaboliche come il diabete, una predisposizione ereditaria all’ipercolesterolemia e il fumo di sigaretta, il quale può contribuire all’indurimento delle arterie.

Che cos’è la dieta portfolio?

Ed ecco arrivare alla dieta portfolio. Parlando sempre della necessità di ridurre il colesterolo, potrebbe sì essere necessario l’uso di farmaci, “ma si consiglia sempre di abbinare una dieta salutare a basso contenuto di grassi saturi e uno stile di vita attivo. La dieta portfolio è una dieta a base vegetale che, secondo recenti studi, ha dimostrato di abbassare significativamente i livelli di colesterolo LDL nel sangue, nonché di prevenire le dislipidemie e le malattie cardiovascolari”, ha continuato la dottoressa Maria Bravo.

Ginecologo
Ginecologo | pixabay @orzalaga

Il principio della dieta portfolio non si discosta dalla dieta mediterranea, che è caratterizzata da un’ampia varietà di vegetali, legumi e frutta, e da un basso consumo di carni, pesce e grassi animali. Tuttavia, a differenza della dieta mediterranea, la dieta portfolio esclude completamente l’assunzione di proteine animali. “Per ottenere i benefici della dieta portfolio, è essenziale consumare una varietà di alimenti vegetali come indicato, anche combinandoli tra loro, senza restrizioni particolari sulla quantità, soprattutto se si conduce uno stile di vita attivo e si pratica regolarmente attività fisica”, ha concluso la dottoressa Maria Bravo.

Gestione cookie