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Memoria, le sei cose da fare per preservarla. Lo studio

Secondo un nuovo studio cinese pubblicato su ‘The Bmj’, a condizionare la perdita della memoria potrebbe essere lo stile di vita vissuto. Negli over 60 condurre uno stile di vita sano e regolare porterebbe infatti a maggiori benefici: se le ricerche precedenti non erano state sufficienti per valutare l’effetto di uno stile di vita sano sull’andamento della memoria, ora lo studio di Pechino potrebbe aver individuato il problema. “Una combinazione di comportamenti sani positivi è associata ad un tasso più lento di declino della memoria negli adulti più anziani cognitivamente normali”, hanno affermato i ricercatori del Centro nazionale per i disturbi neurologici di Pechino. La perdita di memoria, infatti, non solo può compromettere la produttività e la qualità della vita, ma può aumentare anche il rischio di demenza. Per questo scegliere degli stili di vita sani “diminuisce la probabilità di progressione a lieve compromissione cognitiva e demenza”. 

Immagine | Pixabay @ Sarcifilippo

Lo studio in breve

Lo studio, chiamato China Cognition and Aging Study, ha coinvolto più di 29mila adulti di età superiore ai 60 anni con funzione cognitiva normale. Durato dieci anni, i partecipanti sono stati studiati per il loro gene Apoe, ovvero il gene che influenza la comparsa del morbo di Alzheimer: all’inizio della ricerca, nel 2009, ai partecipanti è stata misurata la funzione della memoria con test, e i soggetti sono stati poi monitorati per 10 anni con valutazioni periodiche. Dallo studio è emerso che le persone che presentavano il gene Apoe, e che avevano avuto una vita sana nel complesso, riscontravano un tasso di declino della memoria più lento rispetto a quelli con Apoe che avevano vissuto una vita meno sana.

Immagine | Pixabay @ Tyga

Lo stile di vita da seguire

Ma come si compone davvero uno stile di vita sano? Per i ricercatori questo combina sei fattori: anzitutto non bisogna fumare, né bere alcolici. È necessario seguire una dieta sana, che includa frutta, verdura, pesce, carne, latticini, sale, olio, uova, cereali, legumi, noci e tè, e praticare esercizio fisico regolare. Con questo si intende più di 150 minuti a settimana a intensità moderata, o più di 75 a intensità alta. Anche la vita sociale e l’attività cognitiva svolgono un ruolo importante nel preservare la memoria: per questo è consigliato giocare a carte, leggere, scrivere e avere contatti sociali – come visitare la famiglia, incontrare gli amici, partecipare a eventi o andare alle feste – almeno due volte a settimana. “Mangiare bene, fare esercizio fisico regolare, giocare a carte e socializzare almeno due volte alla settimana può aiutare a rallentare il tasso di declino della memoria e ridurre il rischio di demenza”, si legge nello studio. Su questo, Susan Mitchell, responsabile della politica presso Alzheimer’s Research Uk, ha dichiarato: “Si tratta di uno studio ben condotto, che ha seguito le persone per un lungo periodo di tempo e aggiunge prove sostanziali che uno stile di vita sano può aiutare a sostenere la memoria e le capacità di pensiero con l’avanzare dell’età”.

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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