Sono diverse le persone nel Mondo che presentano alcune macchie sulla propria pelle. Esse, però, non sono tutte uguali.
Alcune macchie sono, infatti, determinate dall’avanzare dell’età, mentre altre compaiono a causa di un’azione ormonale o come conseguenza dell’azione aggressiva della luce del Sole.
Affinché ogni macchia venga curata nella maniera più appropriata, è quindi indispensabile capire prima quale sia la sua natura.
Per questo, sottoporsi a una visita dermatologica può fare la differenza, così da permettere un trattamento più mirato ed efficace.
Vediamo quali sono le macchie più comuni, cosa le provoca e come proteggersi (soprattutto d’estate).
Partiamo dal melasma, una problematica della pelle di pura natura estetica e che si verifica a causa di un’eccesiva produzione di melanina.
Un processo che comporta come conseguenza la comparsa di alcune macchie di colore scuro in varie parti del volto, soprattutto nelle donne.
È, infatti, giusto sottolineare come questo disturbo colpisca quasi esclusivamente il genere femminile, sebbene possa capitare anche di trovare delle macchie tipiche del melasma anche in alcuni uomini.
Come anticipato, questa condizione si manifesta a seguito di una sovrapproduzione di melanina, la quale può essere provocata in parte anche dall’attività ormonale.
Ecco spiegato perché il melasma si presenta in particolar modo nelle donne incinta, tanto che questa problematica viene generalmente chiamata anche “maschera della gravidanza”.
Questa però non è l’unica casistica. Il melasma può, infatti, apparire anche come conseguenza di uno stato di stress elevato e prolungato o a seguito dell’applicazione di creme profumate, dell’assunzione della pillola anticoncezionale o di farmaci foto-sensibili, oltre che per una classica predisposizione genetica.
Tutti casi che possono comportare la comparsa del melasma, il quale si riconoscere per la presenza di macchie più scure sulla pigmentazione di specifiche aree del volto, come le guance, il naso, la fronte o il labbro superiore.
Onde evitare l’emersione del melasma, è possibile svolgere un’azione di prevenzione, proteggendosi in particolar modo dai raggi solari, soprattutto d’estate e nei luoghi in cui i raggi del Sole sono più aggressivi (al mare o in presenza di neve in montagna, per esempio).
Come? Ovviamente attraverso l’uso di creme solari con una protezione elevata (si consiglia sempre da protezione 50 in su, ndr) o di occhiali da sole e cappelli.
Per quanto riguarda le creme che possono essere utilizzate, l’importante è che esse siano prive di profumi e di sostanze foto-sensibilizzanti, le quali renderebbero le creme stesse molto meno efficaci nella loro azione protettiva.
Altro consiglio è quello di evitare di esporsi alla luce diretta del Sole nelle ore più calde della giornata o a contatto troppo ravvicinato e prolungato con superfici riflettenti (acqua e neve, tra le più comuni).
Qualora il melasma si sia già presentato, trattamenti efficaci per rendere meno visibili le macchie sono il micropeeling e l’applicazione di creme schiarenti.
In alternativa, è possibile anche sottoporsi a dei trattamenti di dermocosmesi come peeling più profondi o laser, rivolgendosi a un centro dermatologico specializzato.
Con la salute della pelle non si scherza e, per questo, è sempre molto importante consultare dei professionisti.
Le lentigo solari, altrimenti dette lentiggini solari senili o anche macchie dell’età, altro non sono se non degli inestetismi che fanno la propria comparsa sulla pelle umana solitamente al superamento dei 40 anni d’età.
Nel concreto, si tratta di piccole macchioline generalmente di un colore marrone o grigio scuro e che si presentano in particolar modo sul viso, sulle mani, sulle braccia e sulle spalle.
Non si tratta di zone casuali del nostro corpo, bensì di quelle maggiormente esposte all’azione aggressiva della luce del Sole nel corso della propria vita.
Da qui l’abitudine moderna di chiamarle macchie solari o lentiggini solari, a differenza del passato, in cui erroneamente le lentigo solari venivano descritte come macchie del fegato, dal momento che si credeva che la loro origine derivasse proprio da questa ghiandola dell’apparato digerente.
L’idea era che queste macchie si presentassero a seguito della presenza di problemi epatici. Una credenza poi smentita.
Le macchie dell’età si verificano, infatti, a causa di una concentrazione anomala di melanociti in alcune aree del corpo, ovvero di quelle cellule il cui compito è quello di produrre il pigmento naturale della nostra pelle: la melanina.
Le lentigo solari non hanno quindi una natura patologica e, per questo, non devono essere confuse con delle lesioni tumorali.
In fatto di grandezza, le dimensioni delle macchie possono variare da pochi millimetri di diametro a quasi un centimetro e generalmente le lentiggini solari senili si presentano in grande concentrazione in una stessa area del corpo.
A causarle è principalmente l’esposizione continuata ai raggi ultravioletti del Sole o l’utilizzo costante di lampade abbronzanti.
A peggiore la situazione concorre poi l’invecchiamento cutaneo, il quale può comportare come causa la già citata produzione smodata di melanociti in determinate porzioni di pelle.
Per prevenire questa condizione, è quindi molto importante proteggere la cute durante l’esposizione solare, soprattutto nelle stagioni più calde.
Coprire la pelle con vestiti e cappelli può essere decisamente utile, mentre le parti del corpo che restano scoperte devono essere protette con delle creme foto riflettenti minerali.
Non esistono dei sintomi specifici che indichino l’imminente comparsa delle macchie dell’età e, per questo, è fondamentale svolgere un’opera di prevenzione.
È poi sempre bene monitorare con costanza le macchie già presenti sulla pelle, consultando un dermatologo nel caso in cui si dovessero notare delle irregolarità, come dei contorni frammentati (solitamente queste macchie hanno contorni arrotondati, ndr) o mutevoli nel tempo.
Solo uno specialista è, infatti, in grado di capire quale sia la natura delle macchie presenti sul corpo. Solitamente basta una visita di osservazione visiva, ma in alcuni casi può essere anche necessario ricorrere a una biopsia cutanea e all’analisi in laboratorio del campione prelevato.
Le lentigo solari generalmente non necessitano di un trattamento specifico, in quando non causano problemi per la salute.
È molto comune che vengano trattate come inestetismi, con pratiche che permettono di schiarire la pelle quali il curettage motorizzato, il peeling chimico, l’uso di cosmetici o il laser.
Quest’ultima tecnologia permette, infatti, di utilizzare specifiche lunghezze d’onda per colpire in maniera mirata diverse parti della cute e modificarle.
Una tecnica che consente di eliminare le macchie solari anche in un paio di sedute, effettuate generalmente a distanza di un mese l’una dall’altra e con risultati estetici ottimali.
Il laser riesce, infatti, a colpire direttamente la melanina responsabile della colorazione scura della macchia, senza andare a creare altri danni alla pelle.
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