Un disagio che colpisce oltre cinque milioni di persone in Italia, soprattutto nella fascia over 60 (e in particolar modo tra le donne). Stiamo parlando delle malattie reumatiche.
Artrite e artrosi sono solo due dei nomi più noti quando si parla di questo tipo di problematiche, ma quali sono le malattie reumatiche più comuni tra chi ne è colpito e quali le cure che si possono seguire per provare a ridurre il dolore?
Scopriamolo insieme in questo approfondimento.
Malattie reumatiche, cosa sono?
Con il termine malattie reumatiche si indica generalmente il gruppo di tutte quelle patologie caratterizzate dall’infiammazione di articolazioni, muscoli, tendini, legamenti o ossa.
Si tratta di problematiche che, se non diagnosticate e curate precocemente, possono portare alla perdita di funzionalità delle strutture infiammate e che, nei casi più gravi, possono coinvolgere anche organi come cuore e polmoni.
Per questo, è importante non sottovalutarle e contrastarle nel modo più corretto, ovvero seguendo le cure indicate dai medici e dagli specialisti.
Sono malattie che possono colpire a qualsiasi età, ma sicuramente più frequenti negli adulti o negli anziani, soprattutto di sesso femminile, e vengono spesso differenziate tra connettiviti (malattie del tessuto connettivo) e artriti (malattie infiammatorie articolari).
Possono essere causate sia da fattori genetici che ambientali, o da una correlazione tra i due.
Alcuni soggetti sono, infatti, più predisposti di altri all’insorgenza di malattie reumatiche, ma spesso a scatenare la manifestazione dei primi sintomi è uno stimolo esterno.
Le malattie reumatiche più comuni
La società scientifica attualmente è riuscita a distinguere oltre cento malattie reumatiche differenti, ma tra esse le più note restano l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, le spondiloartropatie, la polimiosite, la dermatomiosite e la sindrome di Sjögren.
Tutti disturbi in grado di creare parecchio dolore in chi ne è colpito, soprattutto a livello articolare, muscolare o scheletrico.
Il grado di intensità del dolore varia in base al grado di infiammazione presente, oltre che a quello di degenerazione articolare che ne consegue, e, per questo, eseguire le giuste cure al manifestarsi dei primi sintomi può aiutare a tenere sotto controllo dolore e peggioramento della malattia.
Parlando di artriti, di cui la più comune è quella reumatoide, il dolore è infiammatorio e si caratterizza per un peggioramento a riposo. Per questo motivo, chi ne è affetto prova disagio soprattutto nelle prime fasi della giornata, in cui si riscontra una maggiore rigidità degli arti o delle zone colpite.
Discorso diverso per l’artrosi, la quale migliora generalmente con il riposo. Essa si lega all’usura dell’articolazione e, per questo, è più comune nelle persone di età avanzata. Il dolore in questo caso è cronico, di lunga durata, e peggiora quando la zona interessata viene sottoposta a degli sforzi o dei sovraccarichi.
Altro tipo di artrite diffusa è quella psoriasica, la quale coinvolge soprattutto le grandi articolazioni degli arti inferiori, come ginocchia e caviglie, oltre che la colonna vertebrale.
Si riscontra nei soggetti affetti da psoriasi o con familiarità a questo disturbo.
Tra i nomi più noti legati alle malattie reumatiche troviamo poi quello della gotta, una forma di artrite di tipo microcristallino. Si tratta di un’artrite a insorgenza acuta e rapida e che si sviluppa nelle articolazioni in cui si depositano dei cristalli per eccesso di acido urico nel sangue.
Comune è, infine, anche la fibromialgia, una malattia caratterizzata da dolori muscolari diffusi e persistenti e per la quale non esiste ancora una cura. Chi ne è affetto può incorrere anche in disturbi del sonno, stanchezza cronica e alterazioni di memoria e umore.
Come curarsi
Il primo passo per scegliere la cura più adatta alla propria problematica è quello di rivolgersi a un medico specialista, così da poter capire con precisione da quale malattia reumatica si è colpiti.
Generalmente la cura di questi disturbi si basa sull’utilizzo di farmaci, oltre che su interventi comportamentali, utili a permettere al paziente di migliorare il proprio stile di vita e svolgere con meno dolore le azioni quotidiane.
Per quanto riguarda i farmaci, solitamente essi si suddividono in sintomatici (analgesici e antinfiammatori non steroidei) e farmaci di fondo (glucocorticoidi, immunosoppressori, farmaci biologici), ovvero in grado di modificare la naturale storia della malattia.
A volte, per porre rimedio al danno provocato dalle malattie reumatiche più gravi, può essere necessario sottoporsi a un trattamento chirurgico.
I principali consigli per provare a ridurre il dolore e rallentare il peggioramento delle malattie reumatiche restano, poi, sempre gli stessi: prestare attenzione alla propria dieta, praticare attività fisica regolarmente (con intensità adatta al proprio stato di salute) e ridurre i fattori di stress.
Tre medicine naturali nella lotta contro questo tipo di disturbi.