Anche per quanto riguarda il fegato, bisogna fare attenzione alle diverse patologie che lo possono colpire. Il motivo principale è uno ed è anche abbastanza preoccupante: molte malattie del fegato non manifestano subito i propri sintomi, sono silenziosi. Ed è questo il motivo per il quale non è facile identificarle subito. Il fegato è un nostro organo fondamentale: contribuisce alla digestione, all’immagazzinamento dell’energia e soprattutto all’eliminazione delle tossine. Nonostante ogni patologia del fegato abbia caratteristiche diverse, ci sono dei sintomi comuni: nausea, perdita di peso involontaria, affaticamento, mancanza d’appetito, dolore addominale. Vediamo quale sono alcune sue patologie.
Si tratta di un’infiammazione del fegato che ne compromette il normale funzionamento, ed è causata da diversi virus. Il virus dell’epatite A si trasmette soprattutto per via alimentare o portando alla bocca dita o oggetti contaminati, ed è presente nelle feci e nel sangue delle persone infette. Il virus dell’epatite B si trasmette anche per via sessuale e tramite sangue e altri liquidi biologici. Inoltre, l’epatite B diventa cronica in molti bambini che la ereditano dai genitori. Infine, il virus dell’epatite C si trasmette attraverso il sangue, mentre è meno probabile il contagio tramite rapporto sessuale. I sintomi più comuni sono febbre, dolori nella zona del fegato, perdita di appetito, nausea, dolori articolari, fatica cronica, ittero e ingiallimento della pelle e degli occhi.
Questa patologia causa la cicatrizzazione del tessuto epatico, di solito durante un’infiammazione epatica. Questo tessuto cicatriziale è dannoso perché può limitare il flusso sanguigno all’interno del fegato e uccidere le cellule epatiche sane. I sintomi possono andare dalla spossatezza al prurito e al gonfiore degli arti inferiori, passando per dimagrimento e dolori addominali, ma quando la fibrosi e lieve o moderata può essere asintomatica.
È diagnosticata la cirrosi epatica quando il tessuto cicatriziale formatosi nella fibrosi sostituisce il tessuto epatico sano. Questo determina un blocco del flusso sanguigno attraverso il fegato. I sintomi della cirrosi vanno trattati subito, altrimenti la malattia può progredire fino all’insufficienza epatica. I sintomi più lievi sono prurito alla pelle, fatica, perdita di appetito, dolore all’addome, crampi muscolari. I più gravi, invece, sono il gonfiore alle caviglie, alla parte inferiore dei piedi o alla parte inferiore delle gambe, accumulo di liquidi nell’addome, ittero, confusione e perdita di memoria, lividi o sanguinamento frequente ed emorragie interne.
Patologia detta anche steatosi epatica. In questo caso il grasso in eccesso si accumula nel fegato, che non riesce a smaltirlo a causa di un eccesso di grassi nella dieta o di un abuso di alcolici. Può verificarsi anche a causa di altre patologie come diabete di tipo 2, ipertensione e obesità. È una patologia silenziosa soprattutto all’inizio. I sintomi? Dolore addominale o un eccessivo affaticamento.
Il carcinoma epatocellulare è il cancro al fegato più diffuso, ed è la terza causa di decessi correlati ai tumori in tutto il mondo, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Tra i sintomi, durante l’evoluzione della malattia, si potranno notare un nodulo duro sul lato destro dell’addome, sotto la gabbia toracica, dolore addominale e gonfiore, ittero, lividi, sanguinamento, fatica eccessiva, nausea, colore innaturale di feci e urine e febbre.
Questa patologia si verifica quando c’è una diminuzione della funzionalità del fegato, a causa di un danno epatico a lungo termine che può essere collegato anche a patologie del fegato pregresse come epatite e cirrosi. Fatica, nausea, dolore addominale, ittero e confusione mentale a causata da un’encefalopatia epatica sono i sintomi principali.
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