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Alimentazione

Macronutrienti, come si calcolano? Quel che bisogna sapere

Definire quanti carboidrati, proteine e grassi dovremmo consumare non è affatto semplice. Ecco qualche indicazione

Il calcolo del fabbisogno calorico e dei macronutrienti nella dieta è un argomento centrale nella nutrizione, spesso oggetto di discussioni tra esperti e appassionati di fitness e bodybuilding. Definire esattamente quanti carboidrati, proteine e grassi dovremmo consumare non è affatto semplice, poiché le esigenze variano in base a numerose variabili. La ricerca di una ripartizione perfetta tra questi nutrienti, che si adatti a tutti, risulta inefficace e fuorviante, poiché ogni individuo ha bisogni specifici.

Fattori che influenzano il fabbisogno nutrizionale

Le esigenze nutrizionali non sono universali, ma dipendono da una serie di fattori che vanno ben oltre il semplice calcolo delle calorie. Ad esempio, l’età e il sesso giocano un ruolo determinante, così come le caratteristiche fisiche di una persona, tra cui altezza, peso e composizione corporea. Il livello di attività fisica e le abitudini di vita quotidiane influenzano anch’esse il fabbisogno calorico totale (TDEE, Total Daily Energy Expenditure), ovvero la quantità di energia necessaria per mantenere il corpo in equilibrio. Persone che svolgono attività sportive intense, come i bodybuilder, hanno ovviamente necessità nutrizionali diverse rispetto a chi conduce una vita più sedentaria.

Altri fattori che incidono sulla ripartizione dei macronutrienti includono eventuali patologie o condizioni fisiologiche specifiche. Una persona con problemi metabolici o condizioni particolari, ad esempio, dovrà seguire un approccio alimentare personalizzato, che potrebbe discostarsi dai modelli generici.

I metodi per il calcolo dei macronutrienti

Esistono due principali metodi utilizzati per determinare la giusta quantità di carboidrati, proteine e grassi nella dieta. Il primo si basa sulla percentuale del fabbisogno calorico, mentre il secondo utilizza un coefficiente legato al peso corporeo, che può essere totale o relativo alla massa magra.

Il metodo percentuale è spesso applicato alla popolazione generale, soprattutto a chi ha uno stile di vita sedentario. Tuttavia, risulta meno efficace per coloro che hanno fabbisogni energetici molto elevati, come gli atleti, poiché le percentuali standard potrebbero non rispecchiare le loro necessità specifiche. Questo approccio prevede la suddivisione delle calorie totali giornaliere tra i tre macronutrienti, con una quota significativa destinata ai carboidrati, seguiti da grassi e proteine.

La percentuale di carboidrati

I carboidrati rappresentano la principale fonte di energia per il corpo umano e, generalmente, costituiscono la porzione più abbondante della dieta. In una dieta equilibrata, i carboidrati dovrebbero coprire circa il 50-65% delle calorie totali giornaliere. Questa percentuale può variare in base alle esigenze individuali e agli obiettivi di fitness. Ad esempio, chi segue una dieta a basso contenuto di carboidrati potrebbe ridurre questa quota, scendendo anche al di sotto del 40%. Tuttavia, per la maggior parte delle persone, i carboidrati rappresentano una risorsa energetica cruciale, poiché sono più facilmente convertibili in energia rispetto ai grassi e alle proteine.

Immagine | Unsplash @Brooke Lark

Un’altra distinzione importante riguarda la tipologia di carboidrati consumati. Si consiglia di privilegiare quelli complessi, come cereali integrali, legumi e verdure, rispetto a quelli semplici e zuccheri raffinati, che dovrebbero rappresentare non più del 10-12% delle calorie totali. Questi ultimi, infatti, sono spesso presenti in alimenti trasformati, dolci e bevande zuccherate, che possono contribuire all’aumento di peso e a problemi metabolici.

La percentuale di grassi

I grassi sono essenziali per molte funzioni biologiche, tra cui l’assorbimento di vitamine liposolubili e la costruzione delle membrane cellulari. Nella dieta, i grassi dovrebbero rappresentare il 20-30% dell’apporto calorico giornaliero, anche se tale percentuale può variare. I soggetti in crescita, ad esempio, necessitano di una maggiore quantità di grassi, mentre nelle diete ipocaloriche dimagranti si consiglia di mantenere i grassi intorno al 25%.

La qualità dei grassi consumati è altrettanto importante. È fondamentale limitare l’assunzione di acidi grassi saturi e preferire invece i grassi insaturi, come quelli contenuti in oli vegetali, pesce, frutta secca e semi. Gli acidi grassi omega-3, in particolare, svolgono un ruolo cruciale nella salute cardiovascolare e nel corretto funzionamento del sistema nervoso.

La percentuale di proteine

Le proteine rappresentano uno dei macronutrienti più dibattuti, soprattutto tra gli sportivi e i bodybuilder. Esse sono essenziali per la costruzione e il mantenimento della massa muscolare, oltre che per la riparazione dei tessuti. Nella popolazione generale, la quantità di proteine dovrebbe aggirarsi tra il 15 e il 25% delle calorie totali. Tuttavia, chi pratica attività fisica intensa potrebbe necessitare di un maggiore apporto proteico.

Le proteine sono costituite da amminoacidi, di cui nove sono essenziali, ovvero il corpo non è in grado di sintetizzarli autonomamente e deve assumerli attraverso l’alimentazione. È consigliato che almeno un terzo delle proteine provenga da fonti animali, come carne, pesce, uova e latticini, poiché queste hanno un valore biologico più elevato rispetto alle proteine vegetali.

Importanza dell’equilibrio e personalizzazione

Il bilanciamento tra carboidrati, proteine e grassi è fondamentale per una dieta equilibrata e sana, ma non esiste un’unica formula adatta a tutti. Gli esperti concordano sull’importanza di un approccio personalizzato, basato sulle caratteristiche individuali e sugli obiettivi specifici, che può variare considerevolmente tra una persona sedentaria e un atleta professionista.

In definitiva, il calcolo del fabbisogno calorico e dei macronutrienti richiede una valutazione accurata delle esigenze del singolo. Affidarsi a percentuali rigide o a formule standard può non essere sufficiente, soprattutto in contesti sportivi o in presenza di condizioni mediche particolari. Una consulenza professionale con un dietista o un nutrizionista può quindi fare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi di salute e benessere.

Andrea Zoccolan

Nato a Milano nel 1990, mi sono occupato per circa dieci anni di giornalismo e comunicazione in ambito sportivo, per poi passare alla cronaca. Innamorato delle inquadrature di Yorgos Lanthimos, dei libri di Emmanuel Carrère e delle geometrie di Thiago Motta, la mia vera debolezza resta la cucina cinese

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