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Cura di sé

L’ottimismo fa bene alla salute: ecco come allenarlo

Nella vita ci sono due tipologie di persone: chi vede il bicchiere sempre mezzo pieno e chi fa più fatica a cogliere gli aspetti positivi delle situazioni. Ma anche chi vede il bicchiere mezzo vuoto può imparare a essere più fiducioso, perché l’ottimismo arreca tanti benefici.

Mantenere un certo ottimismo non è sempre facile, a maggior ragione nei periodi più bui. Tuttavia, imparare a essere un po’ più positivi è possibile, ed è anche utile per la salute mentale e fisica.

Gli studi hanno rivelato, infatti, che l’ottimismo è un antidoto naturale allo stress, uno dei fattori di rischio più noti e comuni. Contribuisce a ridurre le concentrazioni di cortisolo, l’ormone dello stress appunto, e ad aumentare quelle dei cosiddetti “ormoni del benessere”, come la serotonina.

L’ottimismo fa bene alla salute, lo dice la scienza!

Oltre a essere più calmi e felici, gli ottimisti tendono a essere anche più creativi, più pronti a rispondere agli stimoli e più veloci nel risolvere i problemi.

Infatti, vedono il futuro con positività, per cui agiscono e pensano in modo costruttivo, cercando di realizzare i propri obiettivi. Anche quando inciampano non si lasciano scoraggiare, ma vedono lo stop momentaneo come un’opportunità.

Come allenare l’ottimismo | pixabay @xxolaxx

A livello fisico, l’ottimismo sembra associarsi a una maggior efficienza del sistema immunitario, a un abbassamento della pressione sanguigna e a una migliore salute cardiovascolare.

  • Rende più soddisfatti
  • Aumenta buon umore e felicità
  • Combatte lo stress
  • Migliora le performance
  • Accresce la resilienza
  • Potenzia l’autostima
  • Facilita le relazioni interpersonali
  • Combatte l’insonnia
  • Abbassa la pressione sanguigna
  • Rafforza il sistema immunitario
  • Fa bene al cuore
  • Incoraggia ad avere uno stile di vita più salutare

Ecco qualche piccola tip su come allenare il proprio ottimismo:

  • Praticare il pensiero positivo ogni giorno
  • Pensare a colori
  • Imparare a vivere il momento presente
  • Incoraggiarsi
  • Praticare la gratitudine
  • Sfidare i pensieri negativi
  • Muoversi
Come per qualsiasi altra abitudine, anche per l’ottimismo, il cervello impara attraverso la ripetizione. Per imparare a essere ottimisti quindi è importante esercitarsi ogni giorno.

Se si pratica frequentemente il pensiero positivo, la mente interiorizzerà l’abitudine e sarà pronto a continuarla, grazie alla formazione di precisi percorsi neurali.

Per alcuni il mondo è o solo nero o solo bianco e invece la realtà è molto più “colorata” e variegata. Il pensiero dicotomico rischia di rendere tutto più negativo, per questo è importante superarlo. In che modo?

Cercando di essere flessibili e di soppesare sempre gli aspetti positivi e negativi: elencare sì le cose che non vanno, ma sforzarsi anche di trovare quelle belle di ogni situazione.

Per diventare più ottimisti, bisogna imparare a vivere il momento presente senza distrazioni. La maggior parte dei pensieri negativi riguarda il passato e il futuro, due dimensioni che non possono essere affrontate in alcun modo. La vera risorsa è il presente, quindi bisogna cercare di viverlo con consapevolezza e presenza.Provare a stare nel momento, senza rimuginare su quello che è passato né lasciarsi trascinare delle aspettative su quello che sarà. Per farlo, è utile rilassare il sistema nervoso autonomo, che regola le funzioni involontarie, come la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

Alcuni metodi di rilassamento efficaci lo yoga, la meditazione e la respirazione profonda. In questo modo si promuovono il benessere, la centratura e la pace.

Per imparare l’ottimismo spesso è utile allenare la propria autostima, ad esempio scrivendo 10 successi che si è riusciti a conseguire o prove che si è stati in grado di superare, dall’esame di maturità al trekking in montagna. In alternativa, scrivere le cinque paure che si è stati capaci di vincere, come quelle del volo o dell’acqua.

Spesso i pessimisti tendono a sottovalutarsi. Questo esercizio permette di rendersi conto dei progressi fatti: una presa di coscienza che aiuta a coltivare il pensiero positivo.
La gratitudine fa bene. Quando si dice grazie per qualcosa si generano pensieri che aiutano a migliorare la funzione immunitaria, a ridurre il rischio di depressione e ansia e ad aumentare la motivazione e la felicità generale.

Iniziare scrivendo almeno tre cose per cui si è grati ogni giorno. Anche di fronte alle circostanze più difficili della vita, è sempre possibile riconoscere le piccole cose buone che si hanno. Quanto più spesso ci si concentra sulla gratitudine, tanto più ottimista diventerà il cervello.

Quando si è sopraffatti da pensieri negativi e spaventosi sul futuro, è una buona pratica sfidarli. Per esempio, se si pensano cose come “non sono capace, non riuscirò mai” oppure “sono malato e quindi condannato”, provare a contestarle con pensieri come “ce l’hanno fatta tanti altri prima di me, posso imparare” oppure “molte persone con una malattia simile alla mia vivono vite lunghe e meravigliose”.

Solo un leggero cambiamento nelle parole può cambiare il modo in cui ci si senti e la visione di una situazione.

Infine, per allenare l’ottimismo, è utile allenarsi facendo uno sport che ci piace: l’esercizio fisico aumenta gli ormoni che promuovono un senso di benessere e inoltre scarica le emozioni negative e riduce i livelli di cortisolo. Il risultato è che la mente si alleggerisce e i pensieri diventano più positivi.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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