Sono diversi i benefici dello zenzero (Zingiber Officinalis), pianta erbacea della famiglia delle Zingiberaceae, alta circa un metro, originaria dell’Estremo Oriente e coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale. Si ricordano l’effetto antinausea, digestivo, sgonfiante, antinfiammatorio, antibiotico, antiossidante, oltre che quello anticoagulante. Proprietà che risulta essere un importante alleato del cuore e della salute cardiovascolare perché riduce i livelli di colesterolo totale, quello LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) ma aumenta i livelli di colesterolo buono, HDL. Infine, riduce i livelli di pressione sanguigna e ha un effetto anti-diabete. Inoltre, uno studio – condotto dalla International Society for Peritoneal Dialysis – ha evidenziato che in 36 pazienti sottoposti a dialisi peritoneale e che hanno assunto la dose di zenzero prescritta giornalmente per 10 settimane (1g/die vs placebo) hanno avuto una riduzione statisticamente significativa dei livelli di trigliceridi nel sangue. Insomma, ha ottimi benefici, ma ha anche delle controindicazioni, che non vanno sottovalutate.
Chiamato anche ginger, lo zenzero è appunto ricco di principi attivi che gli conferiscono numerosi benefici per la salute. Contiene i gingeroli, “responsabili” del sapore pungente, i shogaoli (composti chimici che derivano dai gingeroli) ed è un olio essenziale ricco di sesquiterpeni e monoterpeni.
Lo zenzero si può utilizzare in cucina o come ingrediente all’interno di formulazioni di cosmetici e integratori alimentari. Si può assumere sotto forma di radice di zenzero fresco: si può aggiungere come aroma a primi e secondi piatti, in frullati di frutta fresca e centrifugati rinfrescanti e digestivi, oppure si può tagliare in tocchetti e utilizzare per la preparazione di acque aromatizzate e tisane sgonfia-pancia. Oppure in polvere o disidratato o candito. Quest’ultimo, però, è più difficile da reperire in commercio. Inoltre, miscelato a un olio vettore, per fare massaggi contro reumatismi e infiammazioni, questa spezia si trova anche come olio essenziale.
Lo zenzero si utilizza contro i problemi di digestione sotto forma di tisana (la leggera piccantezza di questa spezia la rende una bevanda dissetante e riscaldante). I principi attivi contenuti nello zenzero, in particolare i gingeroli e i shogaoli, sembrano essere in grado di aumentare la produzione dei succhi gastrici e degli acidi biliari, stimolando così il processo digestivo. In secondo luogo, si utilizza contro la nausea, di vario tipo. In particolare quelle date dal movimento (cinetosi) come mal d’auto, mal di mare e mal d’aria. Inoltre, secondo alcuni studi, lo zenzero sembrerebbe in grado di ridurre la sintesi di molecole infiammatorie agendo direttamente sugli enzimi responsabili del loro rilascio in circolo. Altro beneficio dello zenzero è tenere sotto controllo glicemia e colesterolo o contro tosse e raffreddore.
Naturalmente, anche lo zenzero va consumato con criterio perché se si supera la dose giornaliera massima, allora può essere potenzialmente dannoso anche per chi non ha particolari problemi di salute. Diversi gli effetti collaterali: bruciore di stomaco, diarrea, gonfiore e flatulenza e disturbi intestinali.
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