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Stili di vita

L’importanza delle pause attive durante il lavoro

Molte persone, soprattutto tra i 25 e i 64 anni, trascorrono dalle 5 alle 8 ore seduti a una scrivania davanti a un computer per lavorare.

Molti studi, come quello riportato su Jama Cardiology (una rivista medica mensile americana) sostengono che le persone che trascorrono circa 8 ore seduti a una scrivania hanno una possibilità che varia tra il 17 e il 50% in più di morire di infarto, insufficienza cardiaca, malattie cardiovascolari o ictus, rispetto a chi passa la metà del tempo seduta. Altri problemi importanti a cui può portare questo stile di vita sono: indebolimento dei muscoli delle gambe, problemi di cervicale, mal di schiena, innalzamento della pressione sanguigna e tensioni muscolari che colpiscono soprattutto i muscoli che permettono di mantenere una posizione eretta quando si è seduti.

Come risolvere questo problema?

Immagine | Unsplash @alvarez

In diversi paesi, proprio per prevenire la comparsa di questi problemi, si utilizzano, ormai da anni, diversi espedienti. In Giappone, ad esempio, esiste un programma radiofonico, seguito da moltissimi anni da tantissime persone, che trasmette su YouTube esercizi fisici da svolgere in gruppo senza l’ausilio di attrezzi.

Inoltre in molti altri paesi è largamente diffusa l’abitudine a passare le pause, sia a lavoro che a scuola, camminando nei corridoi, stando in piedi e facendo esercizi per rilassare i muscoli. Perché in Italia questo non succede?

Secondo gli esperti non sono solo le aziende a dover incoraggiare i dipendenti a effettuare delle pause attive durante il proprio lavoro, ma è soprattutto la mentalità delle persone a dover cambiare. Fare le scale, camminare per soli cinque minuti ogni 2/3 ore circa, fare stretching e approfittare di ogni momento libero per fare esercizi per gambe e braccia può avere benefici sulla salute se si sviluppa l’abitudine di farli ogni giorno. Il problema principale è che, nel nostro paese, non esiste questa cultura, motivo per il quale sarebbe bene istituire campagne con l’obiettivo di rendere tutte le persone consapevoli dell’importanza di fare queste pause per mantenere in salute il proprio corpo.

Quali esercizi si possono fare durante le pause attive?

Immagine | Unsplash @Hispanolistic

Molti medici e diverse aziende promuovono una pausa attiva di 10 minuti ogni ora di lavoro, durante la quale si può lavorare sulla forza facendo piegamenti e squat, oppure fare stretching per collo, schiena, gambe e braccia, in modo tale da alleggerire il corpo dallo stress e permettere ai muscoli di sopportare in modo migliore l’ora successiva di lavoro. Altri esercizi che si possono svolgere sono, come detto, fare le scale oppure fare una camminata di qualche minuto per i corridoi.

Per il bene della propria salute e per aumentare la propria produttività è opportuno cercare di sviluppare queste piccole abitudini e l’auspicio è che, in un futuro molto vicino, le aziende possano rendersi conto che queste pause non sono perdite di tempo, bensì possono portare a diversi benefici come aumentare la produttività e limitare le assenze dei dipendenti dovute a problemi di natura muscolo-scheletrica.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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