Che sia un romanzo, un saggio, un libro di scuola o una semplice lettera, quando ci si ritrova con un testo tra le mani c’è chi istantaneamente inizia a leggerlo a voce alta e chi invece compie la stessa azione nella propria mente.
Da sempre esiste una sorta di dualismo tra chi predilige la lettura a voce e chi quella a mente, due modi radicalmente opposti per affrontare un testo.
Quale dei due è il migliore? La risposta può essere soggettiva, in base ad abitudini, carattere e scopi del lettore, ma esistono dei dati che fanno capire come leggere a voce alta possa produrre parecchi vantaggi.
Diversi studi, compiuti nel corso degli anni, hanno dimostrato che la lettura ad alta voce migliora la comprensione di un testo.
Ascoltare le parole mentre le si pronuncia può aiutare a concentrarsi di più sul contenuto e ad afferrare meglio il significato.
Non solo. La lettura ad alta voce migliora anche la pronuncia e l’arte dell’eloquenza, in quanto offre la possibilità di allenare entrambi questi aspetti.
Leggendo un testo a voce si può lavorare sull’intonazione, sul ritmo e sulla fluidità della lettura, migliorando così le proprie abilità di comunicazione (in particolar modo quella verbale).
Si imparerà così a esprimersi meglio e con maggiore sicurezza quando si parla con gli altri.
Altro grande vantaggio del leggere ad alta voce è il fatto che tale azione contribuisce al miglioramento della memoria.
Il processo di leggere e ascoltare il suono delle parole può aiutare infatti a memorizzare meglio il contenuto del testo.
Da un punto di vista pratico, la lettura a voce consente inoltre di rilevare la presenza di eventuali errori nel testo, quali quelli di grammatica, di sintassi o di ortografia.
Ciò aiuta quindi a migliorare le proprie capacità di revisione e di editing.
Ma c’è di più. Secondo diversi studiosi, leggere ad alta voce è un’azione propedeutica anche alla pratica dell’ascolto attivo.
Quando si legge ad alta voce si ascolta se stessi, praticando il cosiddetto ascolto attivo.
Questa abilità può tornare utile in diverse situazioni, come durante una semplice conversazione, la presentazione di un progetto o una riunione di lavoro.
Diversamente a quello che si potrebbe pensare, la pratica della lettura ad alta voce può contribuire, inoltre, al miglioramento delle proprie abilità di lettura silenziosa.
Dopo aver letto a voce alta, si sarà in grado di leggere più velocemente e con una migliore comprensione.
La scelta tra il leggere a voce alta e il leggere nella mente dipende da soggetto a soggetto, oltre che da abitudini e obiettivi finali.
Nel paragrafo precedente abbiamo visto quali sono tutti i vantaggi che si legano alla lettura ad alta voce.
Ora, approfondiamo quali sono quelli che riguardano la lettura nella mente.
Innanzitutto, leggere nelle mente risulta più veloce rispetto alla lettura ad alta voce, per la maggior parte delle persone.
Ciò può tornare decisamente utile quando si è costretti a leggere grandi quantità di testo o quando si ha poco tempo a disposizione.
La lettura nella mente permette poi di non disturbare gli altri, motivo per cui è il tipo di lettura da prediligere in ambienti tranquilli, come una biblioteca o un ufficio, nel rispetto di chi ci sta intorno.
La lettura nella mente è anche più discreta, specialmente quando si leggono testi sensibili o personali in un luogo in cui non si avrebbe privacy leggendo ad alta voce.
Elencati i pregi sia della lettura ad alta voce che di quella nella mente, focalizziamo ora l’attenzione sull’aspetto sociale che la lettura in sé può avere.
Una funzione che si lega principalmente proprio alla lettura a voce alta.
Leggere un testo a un pubblico permette infatti, non solo di divulgare un contenuto, ma anche di valorizzare altri aspetti.
Quali? Ecco i principali:
Leggere ad alta voce è un’azione che porta enormi benefici ai bambini.
Durante il periodo dell’infanzia, la lettura di un testo a voce alta è sempre da prediligersi (salvo casi eccezionali) a quella nella mente, in quanto porta i bambini a sviluppare diverse competenze.
La lettura ad alta voce espone, per esempio, i più piccoli a una varietà di parole e strutture linguistiche, aiutandoli così a sviluppare il loro vocabolario e la loro comprensione del linguaggio.
Leggere a voce alta permette ai bambini di seguire la trama di un libro e comprendere il significato del testo.
Essi saranno così maggiormente spinti a fare domande, discutere del contenuto e sviluppare competenze critiche e di pensiero.
La lettura ad alta voce stimola infatti la mente dei bambini, aiutandoli a sviluppare abilità cognitive come la memoria, la concentrazione e la capacità di ragionamento.
Non solo. Leggere ad alta voce introduce i bambini al piacere della lettura e li incoraggia ad apprezzare i libri fin dalla più tenera età, un aspetto da non sottovalutare, in quanto può creare una base solida per una vita di apprendimento e di piacere nella lettura.
La lettura a voce alta offre poi l’opportunità di connettersi emotivamente con i libri e i personaggi, sviluppando un senso di empatia e imparando a gestire le proprie emozioni, attraverso le storie che si ascoltano.
Altro aspetto importante della lettura ad alta voce è il fatto che essa è in grado di creare un momento speciale di connessione bambino-genitore, rafforzando il legame familiare e creando ricordi preziosi.
Una serie di aspetti estremamente importanti per tutti i bambini e che finiranno poi per influenzare gli stessi individui una volta adulti.
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