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Le allergie più strane che non pensavi di conoscere

Sono milioni in tutto il mondo le persone che soffrono di allergie, ma la causa non sempre è da ricondurre al polline o al pelo di qualche animale.
Queste ultime sono sicuramente le più comuni, ma ci sono persone allergiche ad esempio all’acqua o al sesso. Non ci credete? Ecco che vi elenchiamo le allergie più strane che non pensavi di conoscere

Le allergie più strane

Iniziamo con l’allergia al denaro: alcune persone infatti possono sviluppare un’intolleranza al nichel presente nelle monete e questa condizione è nota ironicamente come allergia al denaro.

Può causare reazioni cutanee quando gli oggetti metallici – gioielli, maniglie delle porte e, in questo caso, le monete – vengono maneggiati. Ai soggetti affetti è consigliato avere meno contatto possibile con tali gingilli.

Foto | Unsplash @Dan Dennis – Saluteweb.it

Passiamo poi all’allergia alla tecnologia, poiché ogni device tecnologico che usiamo (dalla TV LCD agli smartphone, dal computer ai lettori mp3, dal phon alla consolle di gioco) emettono onde elettromagnetiche.

Soffrire di elettrosensibilità (condizione che provoca sofferenza con mal di testa e difficoltà respiratorie, orticaria e dolori al petto) ogni volta in presenza di un alto livello di onde elettromagnetiche, è davvero una delle peggiori allergie dei nostri tempi.

La prevenzione è il rimedio migliore ed equivale a cercare di utilizzare il meno possibile i device, spegnendoli durante la notte – wi fi compreso -, evitare lo stand by e spegnere del tutto quando non in uso.

In questo caso viene anche molto utile la tomalina nera, poiché assorbe onde elettromagnetiche, così anche la grafite.

Potrebbe essere una battuta adatta ai pigroni quella di essere allergici allo sport, invece in alcune persone può verificarsi l’anafilassi indotta dall’esercizio fisico.

Si avvertono sensazioni di calore, prurito e orticaria, ma anche dolori addominali, vomito e broncospasmo; inoltre ci sono alimenti che se ingeriti subito prima di fare attività fisica potrebbero scatenare questo fenomeno (in rarissimi casi e in soggetti predisposti) come crostacei, grano, pomodori, finocchio, sedano, pesche pere.

L’esercizio fisico fa sì che le sostanze a cui il soggetto è già sensibile, vengano assorbite molto più velocemente, in maniera troppo repentina, creando appunto uno shock, ma non è solo lo sport ad acutizzare il fenomeno.

Altre condizioni che mettono l’individuo a rischio: alcuni farmaci, lo stress, il ciclo, temperatura o troppo calde o troppo rigide.

Arriviamo poi all’allergia al liquido seminale maschile, la quale si manifesta chiaramente durante il rapporto o subito dopo con sintomi classici delle allergie come bruciore, gonfiore, orticaria, difficoltà respiratorie, problemi gastrointestinali.

Questa singolare intolleranza al seme maschile colpisce principalmente le donne tra i 20 e i 30 anni, sensibili a frazioni glicoproteiche del liquido seminale, in particolare l’antigene Psa della prostata.

Nonostante i grandi fastidi, anche chi ha quest’allergia può avere figli ricorrendo alla tecnica del lavaggio dello sperma.

Smettere di avere rapporti sessuali è sbagliato: basta ricorrere al preservativo (tenendo presente, però, che la donna potrebbe essere allergica anche al lattice), in alternativa ecco una soluzione alquanto bizzarra: esporre a piccole dosi la pelle al seme in modo che vi si abitui.

L’allergia ai baci, all’acqua, al sole e alla biancheria intima

Mentre chi è allergico ai baci non si tratta di una forma di allergia diretta. Infatti baci e preliminari vari possono scatenare reazioni di vario tipo in chi soffre di allergie alimentari (se uno dei due ha mangiato cibo allergizzante per l’altro).

Foto | Unsplash @Morgan Alley – Saluteweb.it

Le ricerche sostengono che ci sono degli specifici allergeni che possono restare per molto tempo nella saliva di una persona e determinare la trasmissione ad un altro individuo, il cui sistema immunitario è in grado di rispondere anche a pochi allergeni.

I sintomi sono simili a quelli di qualsiasi allergia: gonfiore delle labbra o della lingua, prurito, eruzioni cutanee e difficoltà respiratorie.

In genere i baci diventano innocui entro sei ore dall’ingestione del cibo e alcuni rischi sono stati riscontrati anche per le persone allergiche ai farmaci, quindi meglio non baciare chi ha appena assunto un farmaco al quale si è allergici, soprattutto se si tratta di bambini e donne in gravidanza.

Una rara allergia, ma che esiste veramente, è quella verso l’acqua e che prende il nome di orticaria acquagenica.

I medici non sono certi delle cause ma pensano che livelli elevati di istamina giochino un ruolo determinante quando si parla di allergia all’acqua, una sorta di reazione dell’organismo al contatto con l’acqua, a prescindere dalla sua temperatura e dall’acidità. Molto rara, si manifesta con forte prurito ma fortunatamente si risolve con farmaci a base di scopolamina.

Il sole è potenzialmente un allergeno, che può purtroppo causare molti disturbi più o meno gravi al genere umano, come nel caso delle persone che soffrono di fotodermatite allergica, a causa della quale l’organismo reagisce all’azione combinata del sole con sostanze come profumi, nichel o farmaci.

Si manifesta con vescicole o con strani foruncoli piccoli, rossi e in rilievo che danno prurito. Nei casi più seri è il sistema immunitario che reagisce male alla luce solare con prurito, eruzioni cutanee, mal di testa e nausea anche dopo pochi minuti di esposizione al sole

L’allergia alla biancheria intima può causare irritazioni della pelle anche gravi. La causa è da ricercare nei tessuti e nei coloranti chimici usati per confenzionare la biancheria intima.

Infatti, se si usa la biancheria di cotone bianco o comunque biancheria intima di ottima qualità, questi problemi non si presentano.

Emblematico nel 2007 il caso di Britney Spears che, dopo essere stata fotografata più volte senza mutande, spiegò di soffrire di questa allergia.
Infine, è stato riscontrato dopo alcuni parti che la madre ha iniziato a soffrire di dolorosi arrossamenti e bolle, un dolore così persistente da non permettere alla novella mamma di tenere in braccio il proprio figlio, se non con l’ausilio di una barriera di tessuto.
Un allergia come questa però esiste e deriva da una sindrome nota come pemfigoide gravidico o gestazionale (o herpes gestationis), una malattia della pelle che può manifestarsi durante la gravidanza o dopo il parto.
Nella maggior parte delle donne affette infatti, il pemfigoide gestazionale peggiora durante il travaglio o immediatamente dopo il parto e a volte lesioni transitorie possono verificarsi anche nei neonati a causa del passaggio degli autoanticorpi attraverso la placenta.
Fortunatamente però, seppur tremendo soprattutto psicologicamente per una neomamma, il pemfigoide gestazionale va incontro a remissione spontanea entro poche settimane o pochi mesi e nel frattempo, per alleviare e prevenire nuove eruzioni, sotto controllo medico, si possono usare pomate cortisoniche.
Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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