Chi trova un amico, trova un tesoro. Ma anche l’elisir di una vita lunga. L’amicizia, infatti, fa bene al nostro benessere fisico e psichico. Ci fa vivere meglio, non bisogna nasconderlo. Sono diversi gli studi che spiegano bene questo nesso. Tra questi, ne esiste uno australiano fatto su 1500 persone, iniziato nel 1992 e durato dieci anni. Ha dimostrato che le amicizie allungano la vita molto più del contatto stretto con figli e parenti, indipendentemente dallo status economico, salute e regime di vita. Insomma, i nostri amici sono davvero molto importanti. A differenza dei componenti della nostra famiglia, siamo noi stessi a sceglierli. Lo facciamo sulla base di valori che condividiamo e di interessi comuni. L’amico è davvero una colonna della nostra vita. Ci sostiene perché lo vuole, non lo fa per dovere o convenzione. Lo fa perché prova piacere a farlo. Ecco perché è fondamentale costruire con il tempo, soprattutto dall’adolescenza in poi, rapporti di amicizia vera. I legami sociali riducono lo stress e allontanano la depressione.
La spiegazione
I contatti sociali sembrano aver dato un impulso decisivo all’evoluzione del nostro cervello. L’evoluzione ha premiato i rapporti umani, tanto che la neocorteccia (la sede delle funzioni cognitive superiori) ha fatto della socialità uno dei suoi cardini. Avere dei rapporti sociali lascia tracce profonde nel nostro organismo. Ad esempio, uno studio dell’Università di Oxford ha dato questa spiegazione: frequentare gli amici porta a un rilascio nel cervello di endorfine, sostanze che danno benessere e che funzionano da antidolorifici potenti. Quando si dice, avere una spalla su cui piangere. È tutto vero. L’amicizia migliora la nostra felicità e rende più gioiosa la nostra vita. Con un amico e con un’amica ci si può confidare. Ci si ascolta reciprocamente e si entra nella sfera più personale. Inoltre, i legami sociali rappresentano anche una finestra fuori dal mondo rispetto alla vita che si ha in famiglia. Quando si ha voglia di evadere, c’è un amico o un’amica che ci aspetta.
Il numero di amicizie
Ma quante amicizie possiamo avere? Una ricerca condotta all’Università inglese di Nottingham, su un campione di 1.760 persone, sostiene che si sta meglio se si hanno almeno 10 amici. Quando si dice, pochi ma buoni. Ma a proposito di cifre, è celebre il cosiddetto “numero di Dunbar”. Negli anni ’90, l’antropologo e psicologo Robin Dunbar ha dimostrato con i suoi esperimenti come gli uomini, in qualsiasi contesto e periodo storico, riescano a mantenere relazioni significative con 150 persone al massimo. Anche perché la neocorteccia non riesce a gestirne di più, pena l’estinzione di alcuni dei rapporti (per assenza di contatti). È come avere diverse cerchie e livelli di amici, in base a quante volte ci si vede, ci si sente e ci si confida. Come si sa, l’amicizia duratura è basata su rispetto, fiducia, sincerità e disponibilità reciproca. Questi sono tutti punti di partenza fondamentali. Da non dimenticare una cosa importante: per creare un’amicizia è necessario il contatto umano, non bastano like ed emoticon. Certo, i social possono dare continuità ai rapporti, ma il contatto umano non lo può superare nessuno.