È un elemento che difficilmente manca all’interno delle nostre cucine, lo utilizziamo per conservare al meglio i cibi, o addirittura in fase di cottura. Parliamo dell’alluminio, o come spesso viene definito, la carta stagnola. Ma può questo elemento essere un rischio per la nostra salute se utilizzato non correttamente? Lo stesso Ministero della Salute ha lanciato una campagna per sensibilizzare gli italiani su questo tema, andiamo quindi a scoprire se l’alluminio è effettivamente pericoloso e come utilizzarlo correttamente.
La carta stagnola, secondo alcuni studi effettuati dall’Università di Milano, rilascia particelle che migrano all’interno degli alimenti, di fatto venendo poi ingerito mentre consumiamo il cibo. Come utilizzare al meglio quindi l’alluminio nelle nostre cucine? Ci sono molti fattori che influenzano o meno il rilascio di particelle negli alimenti, ma si è analizzato come soprattutto in caso di cibi acidi o particolarmente salati l’utilizzo della carta stagnola è sconsigliato, perchè le particelle passano più facilmente all’interno di questo genere di alimenti. Evitare quindi il contatto con alimenti sotto sale, come capperi, alici e acciughe, o ad esempio cibi conditi con limone e aceto.
Attenzione non solo però al classico foglio di carta stagnola, utilizzato per avvolgere i nostri alimenti, l’alluminio è infatti contenuto in molte padelle e pentole che utilizziamo quotidianamente. Anche in questo caso bisogna prestare attenzione, perchè venire a contatto con particelle di alluminio è davvero semplice, quindi evitare in ogni modo di graffiare queste stoviglie, altrimenti rischiamo di ingerire grossi quantitativi di questa sostanza nociva. Per quanto sia meglio limitare al minimo i nostri contatti con questo metallo, il rischio tossicologico, come sottolineato proprio dal Ministero della Salute, rimane comunque minimo in soggetti adulti e sani. Maggiore attenzione invece va riposta nei più piccoli, soprattutto i bambini sotto i 3 anni, oltre alle donne in gravidanza e gli anziani.
Siamo ormai abituati da sempre all’utilizzo dell’alluminio in cucina, ma considerando appunto i fattori negativi che abbiamo fino a qui analizzato, è necessario valutare eventuali alternative a questo metallo, che oltre ai danni al nostro corpo, è un materiale che richiede molte risorse per l’estrazione e il suo smaltimento. Per una cucina più green quindi meglio affidarsi a pentole di coccio o ceramica per la cottura, mentre per la conservazione degli alimenti si potranno utilizzare contenitori in vetro, o una pellicola compostabile, sicuramente più sostenibili per l’ambiente e con molti meno rischi per la nostra salute.
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