L’acqua frizzante può aiutare a dimagrire? Lo studio

L’acqua frizzante potrebbe migliorare metabolismo e sazietà, supportando la perdita di peso. Scopri benefici, effetti collaterali e limiti

L’acqua frizzante, comunemente consumata per il suo sapore rinfrescante, potrebbe avere un effetto inatteso sul metabolismo e sulla perdita di peso. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sul British Medical Journal Nutrition Prevention & Health, condotto dal ricercatore giapponese Akira Takahashi dell’Ospedale neurochirurgico di Tesseikai. Lo studio suggerisce che l’acqua frizzante potrebbe migliorare l’assorbimento del glucosio e accelerare il metabolismo, sebbene i benefici siano molto lievi e necessitino di ulteriori approfondimenti.

Acqua frizzante: il meccanismo alla base degli effetti metabolici

Takahashi ha confrontato l’effetto dell’acqua frizzante con quello dell’emodialisi, un processo medico utilizzato per filtrare il sangue nei pazienti con insufficienza renale. Durante l’emodialisi, il sangue diventa più alcalino a causa della produzione di anidride carbonica (CO₂), che viene convertita in bicarbonato. Un processo simile avviene quando si consuma acqua frizzante: la CO₂ presente nella bevanda viene assorbita dalla mucosa dello stomaco e trasformata in bicarbonato all’interno dei globuli rossi. Questo meccanismo, secondo lo studio, potrebbe stimolare alcuni enzimi chiave che accelerano l’assorbimento e l’utilizzo del glucosio, migliorando così il metabolismo.

L'acqua frizzante può aiutare a dimagrire: lo studio
L’acqua frizzante può aiutare a dimagrire: lo studio | pexels @sammai

 

Tuttavia, lo scienziato sottolinea che l’impatto del consumo di acqua frizzante è enormemente inferiore rispetto agli effetti prodotti da una seduta di emodialisi, durante la quale circa 48.000 litri di sangue vengono filtrati in quattro ore. Pertanto, i benefici metabolici legati all’acqua frizzante sono da considerarsi minimi e non sufficienti per basare su di essi una strategia di perdita di peso.

Uno degli aspetti più interessanti dello studio riguarda l’effetto saziante dell’acqua frizzante. Le bollicine possono aiutare a ridurre la sensazione di fame, offrendo un supporto temporaneo a chi cerca di controllare l’appetito. Questo effetto potrebbe essere utile come parte di un approccio più ampio alla gestione del peso, che includa una dieta equilibrata e una routine di attività fisica regolare. Takahashi è chiaro: “Non esistono scorciatoie miracolose per perdere peso. L’acqua frizzante può essere un alleato, ma non sostituisce una sana alimentazione e l’esercizio fisico.”

Nonostante i potenziali benefici, è fondamentale considerare i possibili effetti collaterali. L’acqua gassata può causare disagio digestivo, specialmente in persone con stomaco sensibile o disturbi gastrointestinali preesistenti. Lo studio avverte che un consumo eccessivo potrebbe aggravare tali condizioni, rendendo importante un approccio moderato. Come sottolinea il paper: “La moderazione è la chiave per evitare disagi e massimizzare i potenziali benefici.”

Inoltre, i risultati dello studio non sono ancora sufficientemente solidi per giustificare raccomandazioni cliniche sull’uso preventivo o terapeutico dell’acqua frizzante. Takahashi riconosce che saranno necessarie ricerche più ampie per validare le conclusioni iniziali e comprendere meglio il ruolo della CO₂ nel metabolismo umano.

Sebbene l’idea che l’acqua frizzante possa contribuire alla perdita di peso sia affascinante, i benefici sono limitati e devono essere contestualizzati. Questo studio offre spunti interessanti sul potenziale impatto delle bevande gassate sul metabolismo del glucosio, ma non rappresenta una rivoluzione nel campo della gestione del peso. L’acqua frizzante può essere utilizzata come strumento complementare, utile per favorire una maggiore idratazione e aiutare a controllare la fame, ma non sostituisce approcci comprovati come una dieta sana e l’attività fisica.

In definitiva, l’acqua frizzante è un’opzione da includere con moderazione nella propria routine, tenendo conto di eventuali sensibilità digestive e integrandola in uno stile di vita equilibrato.

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