Quattro giorni lavorativi a settimana, stipendio invariato, maggiore flessibilità. Dopo l’Islanda, la Spagna, il Belgio, anche nel Regno Unito si è messo alla prova questo nuovo modello lavorativo nell’ambito di un test della durata di 6 mesi, nato in seno all’associazione 4 Day a Week, che ha coinvolto aziende su base volontaria in cui sono impiegate più di 3mila persone. I risultati dimostrano che il taglio dei giorni lavorativi (da 5 a 4 a settimana) senza alcuna variazione dello stipendio migliora il benessere dei dipendenti, preservandone la produttività, e non danneggia i profitti aziendali.
Migliora il benessere dei dipendenti e non danneggia i profitti aziendali.
La ricerca – progettata dall’organizzazione 4 Day Week Global in collaborazione con la 4 Day Week Campaign del Regno Unito che sostengono la proposta di una settimana lavorativa di quattro giorni senza riduzione della retribuzione – è stata condotta da un team di scienziati dell’Università di Cambridge, in collaborazione con i colleghi del Boston College negli Stati Uniti e con il think tank indipendente Autonomy. “Prima del test, molti si chiedevano se avremmo visto un aumento della produttività per compensare la riduzione dell’orario di lavoro, e questo è esattamente ciò che abbiamo scoperto”, ha riferito il ricercatore e sociologo Brendan Burchell, coordinatore del team di ricerca dell’Università di Cambridge.
Il test ha confermato le ricerche di 4 Day a Week, secondo i benefici sul piano professionale e personale della settimana lavorativa di 4 giorni ricadono su più piani: quello del benessere generale, della produttività, dell’interesse nei confronti del mondo aziendale, della sostenibilità e della gender equality.
I risultati nel dettaglio
Nello specifico, dal test è emerso che avere un giorno in più di tempo libero ha ridotto i livelli di stress e i giorni di malattia richiesti dai dipendenti (-65%), con il 71% dei lavoratori che ha riportato un più basso livello di stress e il 39% che ha affermato di sentirsi meglio alla fine del semestre di prova. Lo studio ha inoltre rilevato una migliore salute mentale e fisica dei dipendenti. Molti partecipanti hanno riferito di aver trovato più facile conciliare il lavoro con gli impegni familiari (60%) e sociali (62%). Ma i benefici riguardano anche le aziende. Il profitto delle aziende, nei 6 mesi di prova, è infatti aumentato in media dell’1,4%. Tant’è che il 92% delle aziende che hanno preso parte al programma pilota ha dichiarato di voler continuare ad adottare la settimana lavorativa di quattro giorni, con 18 aziende che hanno confermano il cambiamento come permanente.
“Siamo stati davvero incoraggiati dai risultati, che hanno mostrato i molti modi in cui le aziende hanno trasformato la settimana di quattro giorni da un sogno in una politica realistica, con molteplici vantaggi” ha concluso il dottor David Frayne, ricercatore associato presso l’Università di Cambridge.