Marcos Llorente, centrocampista spagnolo dell’Atletico Madrid, si affida a un regime alimentare molto particolare, al quale deve gran parte del suo stato di forma. Si tratta della dieta paleolitica, conosciuta anche come “paleo-dieta”. “È una filosofia di vita e mi permette di essere sempre al 100%. Non lo faccio tanto per il calcio, quanto per la mia salute. Penso di continuare a seguirla anche quando avrò smesso di giocare, per perseguire sempre il mio benessere psico-fisico”, ha detto. Di cosa si tratta? È una filosofia alimentare che si ispira al regime nutrizionale degli uomini vissuti prima dell’agricoltura e dall’allevamento, circa 10mila anni fa durante il Paleolitico. Non è un metodo accettato dalla comunità scientifica contemporanea. Il motivo? Lo ritiene un sistema ingiustificato, non equilibrato, scarsamente applicabile e potenzialmente nocivo per i soggetti con patologie.
La dieta paleolitica apporta quantità percentuali molto elevate di proteine (carne bianca, pesce povero, uova) e grassi (oltre a quelli dei cibi animali menzionati, anche dalla frutta a guscio). I carboidrati, invece, sono presenti in modestissime quantità ed esclusivamente forniti dalle verdure. Banditi salumi e insaccati, formaggi e latticini di ogni tipo (anche se Marcos Llorente ha ammesso di mangiarne alcuni di alta qualità). La frutta non è molto presente in questa dieta, ma è molto importante la frutta secca, mentre si rinuncia tanto ai cereali, quanto ai legumi. Come prevedibile, non c’è spazio neanche per i dolci, le bevande gassate, l’alcol o il caffè, oltre ai tanti cibi industriali che oggi riempiono i supermercati. Proprio perché non potevano far parte, naturalmente, allo stile di vita del Paleolitico. Ci sono da fare due considerazioni. In primis, questo non è un regime alimentare mirato alla perdita di peso, ma allo stare bene. In secondo luogo, può anche essere rispettata non in maniera rigida. Chi la segue, può (anzi, deve) anche concedersi qualche piccolo sgarro.
Inoltre, la dieta paleolitica abolisce latte e derivati, (oltre a cereali o legumi, di cui abbiamo già parlato). Questo regime alimentare consente di mangiare ogni qualvolta insorga l’appetito purché vengano consumati solo i cibi “paleo”, appunto: selvaggina, uova, pesce, rettili, vermi, bachi, insetti, bacche, verdure, frutti (meno rispetto agli ortaggi), radici, bulbi, semi oleosi. Più raramente, crostacei, molluschi, frutti molto dolci e miele. Questo è il segreto di Marcos Llorente, uno dei fedelissimi del Cholo, di Diego Pablo Simeone, che proprio ieri sera – mercoledì 10 aprile – ha giocato al Wanda Metropolitano nell’andata dei quarti di Champions. Il suo Atletico Madrid, che agli ottavi ha eliminato l’Inter ai rigori, ha vinto il primo round contro il Borussia Dortmund: un 2-1 con gol di De Paul e Lino (rete tedesca firmata da Haller a nove minuti dalla fine). Marcos Llorente ha giocato una buona partita ed è stato ammonito. Chissà se per festeggiare avrà deciso di fare qualche sgarro e concedersi magari qualche alimento non previsto nella dieta paleolitica o se abbia preferito seguire alla lettera tutte le “indicazioni” del caso. Al massimo qualche compagno di squadra avrà festeggiato al posto suo.
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