La coppettazione, come si fa e i suoi benefici

La coppettazione – conosciuta anche con la variante inglese cupping – è una tecnica che prevede l’applicazione locale sulla pelle di vere e proprie coppette, che spesso assomigliano a contenitori in vetro di yogurt di forma più arrotondata.

A volte possono essere delle tazze di vetro, bambù, plastica o ceramica che, creando il vuoto attraverso il calore o una pompa meccanica, si determina un effetto di aspirazione che viene ritenuto benefico per l’organismo.

Coppettazione, le sue origini e la sua efficacia

La coppettazione ha origini molto antiche ed è a tutt’oggi uno dei trattamenti previsti nella medicina cinese. Molto popolare in Occidente, dove ricade nel grande mondo della medicina integrata o complementare, cioè quella che vuole affiancare la tradizionale con una visione a 360° dell’individuo e della sua salute.

Tazze di vetro per la coppettazione o cupping
Foto | Unsplash @Vi Vi – Saluteweb.it

La cupping therapy ha origini antichissime: la descrizione di una tecnica analoga appare addirittura nel Papiro di Ebers, un testo di medicina risalente al 1500 a.C.

Questo approccio terapeutico è poi presente in numerose culture, tra India, Corea e Giappone. A portarla in Occidente è stato il medico austriaco Bernard Aschner, noto per aver ripreso le terapie umorali ippocratiche, galeniche e paracelsiche nella sua Terapia costituzionale.

“Esistono diversi studi sull’efficacia della coppettazione in svariate condizioni cliniche, in particolare sul dolore lombare cronico – il cosiddetto Low back pain (LBP) – e sul dolore cervicale cronico. Per esempio, una meta-analisi del 2018 (Moura C. et al), che ha incluso 611 studi, ha dimostrato una significativa riduzione del low back pain utilizzando la coppettazione. Per quanto riguarda il dolore cervicale cronico, una review del 2020 che ha incluso 21 studi clinici randomizzati e 1.049 pazienti ha appurato sia una riduzione dell’intensità del dolore che un incremento dello stato funzionale”, risponde il dottor Giuseppe Fatiga, medico specializzato in agopuntura che riceve a Torino.

Continua Fatiga: “Altri studi evidenziano che la coppettazione è efficace sulla fascite plantare, sul dolore miofasciale e sui trigger points, e oggi si ritiene che possa essere persino utile in campo oncologico per ridurre lo stato infiammatorio e potenziare l’efficienza del sistema immunitario”.

Cupping cinese, in che cosa consiste e chi può praticarla

La coppettazione, insieme al massaggio tui na e alla moxibustione, fa parte delle tecniche esterne della medicina tradizionale cinese, ovvero quelle che non includono l’assunzione di erbe o preparati specifici o non contemplano lavori sull’energia interna attraverso il movimento come nel caso del qi gong.

Coppettazione o cupping
Foto | Pixabay @DR-7Wellness – Saluteweb.it

Ma come si esegue la coppettazione? Le coppette vengono applicate sulle zone da trattare, per poi creare il vuoto. La durata dell’operazione va dai 5 ai 20 minuti e non oltre perché crea di fatto uno stimolo molto forte.

Chi pratica la cupping therapy sostiene che la suzione permetta il rilascio dei tessuti molli e connettivi e favorisca la circolazione sanguigna e linfatica, accelerando l’eliminazione di scarti e tossine dall’organismo.

A seconda della natura del disturbo, l’operatore decide dove applicare i vasetti. C’è anche chi preferisce intervenire sulle cosiddette zone riflesse del corpo. Cosa significa? Secondo tale approccio, le aree della schiena o del piede o del viso ospitano specifici punti che si collegano energicamente a determinati organi interni; così facendo si va ad agire sull’organo interno e sull’apparto che riporta uno stato di disordine generale.

La coppettazione in Italia viene praticata da vari tipi di professionisti e deve essere prescritta solo dopo un’attenta diagnosi e dopo aver valutato le eventuali controindicazioni mediche.

“A mio avviso la la figura più idonea è quella del medico specializzato in agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese. Ricordo a tal proposito che in Italia solo i medici possono praticare l’agopuntura, mentre la coppettazione può essere praticata anche dai non medici, essendo in genere poco o per nulla invasiva – afferma Fatiga – Anche i fisioterapisti, i massaggiatori qualificati e più in generale gli operatori olistici certificati possono quindi praticare la coppettazione, ma sempre dopo un’accurata diagnosi che è di esclusiva competenza medica. La coppettazione può essere anche praticata da estetisti qualificati per trattare ad esempio la cellulite”.

In quali zone si applica e le controindicazioni

A seconda degli obiettivi terapeutici, i vasetti possono essere posizionati in diverse zone del corpo: la coppettazione per la schiena e per le braccia allevia il dolore e la tensione muscolare, rispettivamente nella zona cervicale e lombare e in quella delle spalle e del collo.

Cupping cinese
Foto | Wikimedia Commons @Amy Selleck – Saluteweb.it

Il cupping sull’addome invece ha l’obiettivo di alleviare i sintomi di disturbi digestivi di vario tipo, mentre la coppettazione per la cellulite migliora la circolazione sanguigna nelle gambe riducendo l’edema e il gonfiore.

Infine c’è la coppettazione sul viso con finalità estetiche ed equivalgono, secondo chi le usa, a una sorta di lifting naturale, mentre le coppette sul torace sono finalizzate a migliorare la respirazione favorendo il drenaggio delle secrezioni.

Per quanto riguarda le controindicazioni, il dottor Fatiga ricorda che è sconsigliata a soggetti che hanno la tendenza a sanguinare, sono eccessivamente ipotesi, sono affetti da scompenso cardiaco, hanno le mestruazioni e sono affetti da infezioni o malattie della pelle in fase infiammatoria.

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