Comunemente si pensa al kefir come a una sorta di yogurt. Ma più nello specifico il kefir è una bevanda fermentata originaria del Caucaso, ottenuta a partire da latte, acqua o da altri liquidi utilizzando fermenti lattici e lieviti. Rispetto allo yogurt ha un sapore più acidulo, anche se la consistenza è simile.
Questa bevanda si può preparare anche facilmente in casa, ed è l’ideale abbinato a muesli integrale, noci, miele, semi di girasole, banana o frutti rossi, albicocche disidratate. E, se pensiamo che in armeno “keif” significa “benessere“, possiamo ben capire come il kefir sia un alleato per la nostra salute.
Il kefir è un alimento molto salutare, in quanto contiene un batterio chiamato Lactobacillus acidophilus, che rinforza le mucose intestinali. Al suo interno ha anche moltissimi nutrienti, tra cui vitamine A, C, D, E, B12, K; proteine; potassio; calcio; fosforo; sodio; magnesio; zinco, ferro e carboidrati. In particolare calcio e fosforo sono utilissimi ai bambini e agli anziani.
I fermenti contenuti al suo interno giovano molto al nostro organismo, perché aiutano a ristabilire la flora batterica e intestinale, rafforzano le difese immunitarie e apportando proteine, vitamine e minerali.
Inoltre, il kefir ha anche proprietà rinfrescanti, è facilmente digeribile e favorisce la motilità intestinale. Non contiene fibre ma ha una modesta concentrazione di colesterolo. L’assunzione di kefir può anche andare a ridurre il grasso addominale, e ha effetti positivi sulla linea. Ecco perché, spesso, è presente nelle diete degli sportivi.
Inserire il kefir nella propria dieta può essere una buona idea: è più digeribile rispetto al latte, ed è quindi ottimo per chi soffre di scompensi all’apparato digerente. É particolarmente consigliato a chi necessita di un maggiore fabbisogno proteico, per la grande quantità di proteine che contiene (quindi particolarmente utile a donne incinte, bambini o soggetti con patologie digestive, ma anche agli atleti).
Consumando regolarmente kefir aumenta la produzione di mucina, una sorta di gel protettivo secreto dalle cellule intestinali che nutre anche i batteri buoni della flora intestinale.
Se si soffre di celiachia, nessun timore. Il kefir è, anzi, utile, perché i suoi probiotici sono in grado di sorreggere l’equilibrio della flora intestinale e potrebbero, così, attenuare la risposta immunitaria al glutine.
Meglio non mangiare il kefir se si soffre di acidità di stomaco, gastrite, ulcera, reflussi gastroesofagei o colite. Inoltre, non va bene per le diete vegane data la presenza di derivati del latte, ma può essere assunto da vegetariani.
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