Si manifesta con stanchezza, mal di testa, difficoltà a dormire, tachicardia, ma anche pelle spenta e capelli opachi
Bisogna fare attenzione all’ipovitaminosi. Si manifesta con stanchezza, mal di testa, difficoltà a dormire, tachicardia, ma anche pelle spenta e capelli opachi. Sono tutti questi i modi nei quali si manifesta. Per ipovitaminosi si intende carenza parziale di vitamine. Certo, le vitamine sono diverse e svolgono ruoli diversi nell’assicurare una buona salute all’organismo. Si assumono in genere con la dieta, ma eccedere con alcuni cibi a discapito di altri può creare disequilibri e disturbi diversi a seconda della vitamina o del gruppo di vitamine coinvolte.
“L’errore più comune è ricorrere a integratori di vitamine e sali minerali, senza che vi sia una reale carenza diagnosticata con un semplice esame del sangue. Per questo motivo, è bene ricordare che una dieta sana ed equilibrata, ricca in alimenti di origine vegetale, con prodotti freschi e di stagione, e uno stile di vita attivo sono sufficienti a fornire tutte le vitamine e i sali minerali di cui il nostro organismo ha bisogno”, ha detto al sito di Humanitas la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X. E ancora: “Tuttavia, in particolari condizioni come la menopausa, l’età anziana, la gravidanza, persone che seguono diete vegane o che escludono alcuni alimenti, o in caso di patologie e interventi chirurgici che provocano malassorbimento di nutrienti, è fondamentale rivolgersi al nutrizionista per assumere le vitamine e i nutrienti in quantità adeguate al proprio fabbisogno specifico”.
Per quanto riguarda la carenza di vitamina B, la B12 è quella che più delle altre può andare incontro a carenze, specie nelle persone che scelgono un’alimentazione vegana o su base vegetale. La vitamina B9, cioè l’acido folico, è fondamentale per le donne che desiderano una gravidanza o sono in gravidanza, mentre la vitamina B8 (biotina) è importante per pelle e unghie. I sintomi sono: tachicardia, confusione mentale, astenia (B12, che si trova negli alimenti di origine animale); fragilità di unghie e capelli (B8, biotina, che si trova nel lievito di birra, arachidi, verdure, funghi, latte, formaggi, tuorlo d’uovo e fegato).
C’è da dire che la carenza di vitamina C – si trova in arance, fragole, mandarini, kiwi, limoni, spinaci, broccoli, pomodori e peperoni – è molto rara nei nostri paesi, specie se si segue un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdure fresche, preferibilmente crude o poco cotte, e conservate per massimo tre-quattro giorni. Abbinata agli alimenti vegetali contenenti ferro (i legumi, giusto per citare un alimento), la vitamina C aumenta la biodisponibilità del ferro e aiuta a prevenire le sue carenze (anemia sideropenica). In caso di carenze, i sintomi sono stanchezza, dolori a muscoli e articolazioni, fragilità di capelli, anemia.
Invece, la vitamina D (si trova in salmone, sardine, crostacei, tuorlo, succo d’arancia fresco, funghi, latte, yogurt, olio di fegato di merluzzo) è scarsamente presente negli alimenti, ma viene sintetizzata dall’organismo attraverso l’assorbimento dei raggi del sole da parte della pelle, e poi viene immagazzinata nel fegato. Questi i sintomi in caso di carenza: fragilità ossea, osteopenia e osteoporosi, disturbi della coagulazione e della pressione arteriosa, irregolarità del ciclo mestruale.
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