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Ipersensibilità al freddo: cos’è e quali sono le possibili cause?

In questo articolo andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere a proposito di una condizione da tenere d’occhio: l’ipersensibilità al freddo

L’inverno, con le sue nevicate e temperature rigide, porta inevitabilmente a percepire almeno un po’ di freddo. D’altronde non esiste nessuna persona al mondo a non percepire qualche brivido in questa stagione, nemmeno chi dichiara di trovarsi più a suo agio con il freddo che con il caldo. Tuttavia, alcune persone sono particolarmente sensibili a questa sensazione, non solo durante la stagione fredda, ma anche nei periodi più caldi dell’anno. Questo fenomeno è noto come intolleranza o ipersensibilità al freddo. Ma quali sono le cause di questa condizione? Se si soffre di ipersensibilità al freddo bisogna preoccuparsi? Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere a proposito.

Caratteristiche e possibili cause dell’ipersensibilità al freddo

L’ipersensibilità al freddo è una condizione caratterizzata da una percezione anomala di freddo, diffusa o localizzata, che non trova una giustificazione nelle reali temperature esterne. Infatti, le persone che ne soffrono possono manifestare i sintomi anche quando arrivano i primi caldo. E proprio a proposito di sintomi, oltre alla sensazione di freddo, possono manifestarsene altri come brividi, dolori muscolari, vertigini, sonnolenza, stanchezza, pallore e mal di testa. Ma per chi soffre di questa condizione è importante conoscerne le cause. Vediamo perché.

Le possibili cause

L’ipersensibilità al freddo può avere origini varie, spesso associate a diverse patologie, condizioni di salute, o stati temporanei dell’organismo. Ma vediamole nel dettaglio.

Le cause dell’ipersensibilità al freddo | Pixabay @fizkes – Saluteweb

 

Anemia

La riduzione dei globuli rossi nel sangue, spesso causata dall’anemia, può contribuire a una percezione costante di freddo, accompagnata da stanchezza e debolezza. Le forme di anemia possono derivare da fattori genetici, ambientali o nutrizionali, come carenze di ferro e vitamina B12.

Problemi circolatori

Una cattiva circolazione può portare a una maggiore sensibilità al freddo, soprattutto nelle estremità come mani e piedi. Una condizione specifica, la sindrome di Raynaud, provoca un restringimento temporaneo dei vasi sanguigni, causando pallore e freddo persistente in alcune aree del corpo. In questi casi, è fondamentale consultare un medico per un trattamento adeguato.

Disfunzioni della tiroide

L’ipotiroidismo, una ridotta attività della ghiandola tiroidea, è una causa comune di intolleranza al freddo. La diagnosi di questa condizione richiede specifici esami del sangue, che aiutano a identificare il tipo di problema e a pianificare una terapia personalizzata.

Stanchezza e mancanza di riposo

La fatica, la carenza di sonno o situazioni come il jet lag possono temporaneamente intensificare la sensazione di freddo. In questi casi, il riposo è solitamente sufficiente per alleviare il sintomo.

Infezioni

Durante un’infezione, il corpo consuma più energia per combattere gli agenti patogeni, causando brividi alternati a sensazioni di calore. Questa risposta è parte del processo naturale di guarigione.

Lesioni nervose e neuropatie

Traumi o lesioni che coinvolgono i nervi possono provocare una sensibilità anomala al freddo nelle aree interessate. Le neuropatie in generale, che causano un’ipersensibilità dei nervi, sono un’altra possibile causa.

Malnutrizione e magrezza estrema

Un’assimilazione insufficiente di nutrienti essenziali può contribuire alla sensazione di freddo, in quanto il corpo manca delle riserve di grasso e muscolo necessarie per isolare e generare calore. Disturbi alimentari o magrezza eccessiva aggravano ulteriormente questa condizione.

Morbo di Parkinson

Una scarsa tolleranza al freddo può essere uno dei sintomi meno noti del Parkinson, causato da alterazioni nella funzione autonoma del corpo. Un consulto neurologico può aiutare a diagnosticare questa patologia, anche a partire da segnali atipici come questo.

Disturbi dell’ipofisi e dell’ipotalamo

La disfunzione dell’ipofisi, responsabile della regolazione di molti ormoni, può influire sulla regolazione termica, così come problemi nell’ipotalamo, che controlla temperatura, idratazione e pressione sanguigna. Alterazioni in queste aree possono portare a un’intolleranza marcata al freddo.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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