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Iperidrosi, quali sono le cause della sudorazione eccessiva?

Il sudore è una componente fondamentale per regolare l’equilibrio termico del nostro corpo. Quando il nostro corpo si accorge dei cambiamenti di temperatura, ma anche di quelli emotivi, le ghiandole sudoripare endocrine si alterano. Per regolare la temperatura corporea, queste ghiandole producono acqua e sale, il sudore appunto, come meccanismo di raffreddamento del corpo. Questo processo nel nostro corpo è chiamato termoregolazione. In alcuni casi, però, il corpo umano produce sudore in eccesso: si chiama iperidrosi e può avere effetti negativi non soltanto sulla salute fisica, ma anche su quella mentale, creando problemi relazionali alle persone colpite.

Iperidrosi: quando si suda troppo

L’iperidrosi può essere di diverso tipo. Esiste, infatti, l’iperidrosi essenziale. Questo tipo di patologia si manifesta in età giovanile e più frequentemente nella zona palmare e in quella ascellare. L’iperidrosi essenziale si presenta con caratteristiche di familiarità e può essere di grado così importante e severo da risultare talora invalidante.

Immagine | Unsplash @Hans Reiners – Saluteweb.it

Esiste, poi, l’iperidrosi secondaria. In questo caso l’iperidrosi si associa a sintomi di una patologia nota quale ipertiroidismo o alterazioni del sistema endocrino, terapie ormonali per neoplasia (tumore alla prostata), malattie psichiatriche, obesità, menopausa.

In entrambi i casi, al di là degli aspetti clinici, serve tenere conto dell’impatto che l’iperidrosi può avere sul paziente a livello sociale. Una eccessiva sudorazione può compromettere in maniera importante i rapporti interpersonali e condizionare pesantemente la vita del paziente.

Come si cura l’iperidrosi?

Per affrontare l’iperidrosi esistono diverse possibilità, che possono volendo essere combinate tra di loro:

  • Abbigliamento e deodoranti: in caso di iperidrosi è meglio evitare abbigliamento troppo aderente e in materiale sintetico. In più, esistono deodoranti pensati appositamente per il problema. Si tratta di prodotti a lunga durata, capaci di limitare il disturbo grazie alla presenza di cloruro di alluminio. Indicati soprattutto per la regione ascellare, possono essere preparati anche dal farmacista (soluzioni al 20% in alcol assoluto).
  • Chirurgia: in alcuni casi specifici si procede con un intervento chirurgico di rimozione delle ghiandole sudoripare o di interruzione della loro innervazione simpatica.
  • Farmaci: l’utilizzo di farmaci varia al variare del tipo di iperidrosi. In caso di iperidrosi emozionale alcuni medici prescrivono, per esempio, ansiolitici. In alcuni casi, invece, si utilizza la tossina botulinica. L’iniezione in una specifica area può così contribuire a distendere le rughe o a bloccare la secrezione sudoripara.
  • Ionoforesi: la ionoforesi prevede la somministrazione di un farmaco per via transcutanea, sfruttando una corrente continua prodotta da un’apposita strumentazione. Può essere utilizzata anche per iperidrosi. Il flusso di cariche energetiche generato dall’apparecchio agisce otturando i condotti delle ghiandole sudoripare per un certo periodo di tempo. L’efficacia di questa tecnica terapeutica nella cura dell’iperidrosi è variabile, generalmente buona per i casi più lievi e meno apprezzabile nelle situazioni più intense.

Oltre a questi aspetti medici, c’è poi un’attenzione particolare da dare all’alimentazione. Alcuni alimenti, infatti, contribuiscono in maniera maggiore rispetto ad altri alla sudorazione. Per questo motivo, Evita cibi come l’aglio, il curry, il tè o il caffè, ma anche prodotti eccessivamente salati, come le patatine, o piccanti. Privilegia, invece, cetrioli, sedano, spinaci e, in generale, frutta e verdura.

Gianluca Pirovano

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