Circa un italiano su due soffre di intolleranza al lattosio, una condizione che consiste nell’incapacità del suo organismo di digerire del tutto lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati. È dovuta a una presenza insufficiente dell’enzima lattasi. Quando è di origine genetica si manifesta già durante l’infanzia, ma in altri casi può fare la sua comparsa nel corso della crescita o persino in età adulta.
I sintomi dell’intolleranza al lattosio
Pur non essendo pericolosa, l’intolleranza al lattosio è associata a sintomi fastidiosi, che possono causare parecchi disagi, soprattutto quando non si capisce subito da cosa sono causati. Si parla di dolori addominali, gonfiore, meteorismo, flatulenza nausea diarrea o stitichezza. Altri sintomi possibili sono il mal di testa, la spossatezza e le eruzioni cutanee. Nei bambini l’intolleranza al lattosio può anche determinare una perdita di peso.
L’unico modo per evitare questi sintomi è ridurre il più possibile la quantità di lattosio assunta tramite il consumo del latte e dei suoi derivati. Potrebbe essere una buona idea sostituire il latte vaccino con delle alternative vegetali, come il latte di soia, mandorla o riso.
Perché si verifica l’intolleranza al lattosio
L’intolleranza al lattosio dipende a una presenza insufficiente della lattasi, l’enzima che ha il compito di scomporre lo zucchero contenuto nel lattosio nelle sue componenti primarie: il galattosio e il glucosio. Se questa operazione non viene portata a termine, l’organismo non può digerire il lattosio. Più l’insufficienza dell’enzima lattasi è grave e più i sintomi dell’intolleranza sono intensi.
Le cause dell’intolleranza al lattosio
In alcuni casi, l’intolleranza al lattosio si manifesta nel corso della crescita, accompagnata da una riduzione graduale dei livelli di lattasi. Ciò avviene a causa di una mutazione del DNA che rende impossibile la produzione di grandi quantità dell’enzima. In questa situazione si parla di intolleranza al lattosio genetica primaria e non si può fare altro che convivere con la condizione per tutta la vita.
Talvolta l’intolleranza al lattosio può essere transitoria e causata dalle conseguenze di una malattia, un’operazione o un trauma intestinale. In questo caso i sintomi sono transitori e possono passare dopo un periodo in cui il consumo del latte e dei suoi derivati è ridotto al minimo o eliminato del tutto.
Infine, si parla di intolleranza congenita al lattosio quando il disturbo è causato da una mutazione che rende impossibile la produzione dell’enzima lattasi e, di conseguenza, la digestione del latte, che non può essere bevuto neppure nei primi mesi di vita.