Si tratta di un olio particolarmente ricco di acidi grassi omega-3, tra cui l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), conosciuti e apprezzati per i loro potenziali benefici per la salute
L’olio di pesce è considerato utile per diversi problemi di salute, dal declino cognitivo ai disturbi della vista e del cuore, fino al sollievo dall’artrite reumatoide, passando addirittura per la salute di capelli e unghie. Ma sull’olio di pesce qual è la posizione della scienza? Partiamo dicendo che si sta parlando di un olio estratto dai tessuti di pesci grassi come salmone, sgombro e acciughe, ma anche da crostacei come il krill.
Si tratta di un olio particolarmente ricco di acidi grassi omega-3, tra cui l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), conosciuti e apprezzati per i loro potenziali benefici per la salute. In particolare, gli omega-3 sono essenziali per il corpo umano e vanno integrato attraverso l’alimentazione, dato che il nostro organismo non è in grado di produrli da sé.
A cosa serve?
Gli omega-3 appena citati sono fondamentali per il corpo umano. Sono importanti per quanto riguarda la salute del cuore, del cervello, degli occhi e delle articolazioni. Contribuiscono a ridurre l’infiammazione, migliorano la fluidità delle membrane cellulari e supportano la produzione di eicosanoidi, che svolgono ruoli vitali in molti processi fisiologici, inclusa la regolazione della pressione sanguigna e della coagulazione del sangue. Sono diversi gli studi che spiegano come gli integratori di olio di pesce possano offrire effetti cardioprotettivi. Ma altri recenti studi evidenziano possibili rischi, come l0aumento del rischio di ictus e fibrillazione atriale in individui sani.
Invece, chi soffre di artrite può trovare giovamento nell’integrazione di omega-3 per alleviare il dolore e migliorare la funzione articolare, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie dell’olio di pesce. Il mondo scientifico, però, non è d’accordo del tutto. Da parte loro, le persone con problemi di secchezza oculare hanno riportato miglioramenti dei sintomi assumendo con continuità olio di pesce. Infine, una revisione di studi pubblicata sulla rivista Cureus suggerisce che gli integratori di olio di pesce possono migliorare l’apprendimento, la memoria, le prestazioni cognitive e in generale il flusso sanguigno cerebrale. C’è un altro studio, pubblicato su GeroScience, che ha rilevato come le persone che assumevano olio di pesce avevano un rischio leggermente ridotto (7%) di sviluppare demenza, ma anche in questo caso sono necessarie ulteriori ricerche. E c’è da fare una considerazione importante: l’olio di pesce non sostituisce i farmaci per la salute mentale.
Quando assumere l’olio di pesce?
Prima di considerare l’assunzione di integratori di olio di pesce, bisogna fare un passo importante: valutare la propria dieta. Mangiare pesce grasso almeno due volte a settimana può fornire una quantità sufficiente di omega-3, al punto da rendere superflui gli integratori. La dose consigliata è di uno o due grammi di EPA e DHA al giorno, preferibilmente scegliendo prodotti verificati per purezza e qualità. Prima di iniziare con un nuovo integratore, in ogni caso, è sempre consigliabile consultare un medico, soprattutto se si assumono anticoagulanti, poiché l’olio di pesce può potenziarne gli effetti. E come accade per tutte le cose, non si deve mai esagerare.