Come riconoscere se si tratta di raffreddore, Covid o influenza? Il freddo è ormai alle porte. Le temperature si sono abbassate notevolmente e in alcune parti d’Italia è arrivata anche la neve. È iniziata la stagione dell’influenza e dei raffreddori. Non sempre, però, è facile capire con quale malanno si stia facendo i conti. Per comprendere al meglio e trovare la giusta diagnosi è opportuno, oltre che affidarsi sempre a un professionista, fare riferimento a una serie di sintomi che permettono di distinguere le differenti malattie e, quindi, di trovare la giusta cura.
Partiamo dalla prima distinzione, già di per sé molto complessa: quella tra influenza e raffreddore. Il raffreddore e l’influenza condividono molti sintomi, quindi può essere difficile distinguerli tra loro in base alle sole manifestazioni sintomatiche. Entrambe sono malattie respiratorie, ma sono causate da virus diversi: l’influenza è provocata da Orthomixovirus; in circa il 50% dei casi, il raffreddore è conseguenza di un Rhinovirus e, meno spesso, dell’infezione da parte di Coronavirus, virus influenzali e parainfluenzali, Enterovirus, Adenovirus, virus respiratorio sinciziale e Metapneumovirus.
Come capire, quindi, da cosa si è stati colpiti? Il punto di partenza è l’intensità dei sintomi. Il raffreddore solitamente coinvolge soltanto naso e gola. Non solo: in pochi giorni i sintomi diminuiscono notevolmente fino a scomparire. È inoltre molto raro che un raffreddore porti con sé anche dolori muscolari e febbre. Diverso è il discorso quando si parla di influenza. In quel caso i sintomi sono solitamente più severi. La febbre è quasi sempre presente così come i dolori muscolari e una diffusa debolezza.
C’è, infine, un “terzo incomodo”, vale a dire le sindromi para-influenzali. Di cosa si tratta? Di infezioni del tratto respiratorio, spesso impropriamente etichettate come “influenza” in quanto ne mimano i sintomi. Queste forme possono comportare naso che cola, abbassamento di voce, mal di gola e tosse più o meno intensa. Come distinguerle dall’influenza vera e proprio? In primis dalla febbre, che si manifesta in pochi casi e comunque non si alza mai in maniera particolare. In seconda battuta, anche nei giorni successivi al manifestarsi della malattia, in caso di sindromi para-influenzali non si dovrà fare i conti con stanchezza e dolori che compaiono invece con l’influenza.
Da qualche anno, oltre alle “tradizionali” influenza, serve fare i conti anche con il Covid. È normale, quindi, che ci si ponga la domanda su come sia possibile distinguere una normale influenza dal Covid. La risposta non è, però, così immediata. I primi sintomi di Covid e influenza stagionale sono molto simili, pertanto difficili da distinguere: entrambe le condizioni sono malattie infettive caratterizzate da febbre alta e da una sintomatologia a carico dell’apparato respiratorio che inizia con mal di gola e tosse secca, stizzosa e insistente. Allo stesso tempo, nei mesi il Covid ha dimostrato di potersi presentare sotto diverse forme che portano in dote sintomi differenti in base al ceppo. Di conseguenza, l’unico modo certo per comprendere di cosa si tratti è sottoporsi a un tampone.
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