Cura di sé

Indice di rotondità corporea (BRI), cos’è e come si calcola

Si tratta di un parametro che permette di ottenere una stima più accurata del proprio stato di salute rispetto al classico BMI (Body Mass Index)

Per quanto utile, il BMI (Body Mass Index) è un parametro che da solo non basta per valutare in modo completo lo stato di salute di una persona. Mettendo in relazione il peso e l’altezza, questo indice può aiutare a capire se una persona ha dei problemi legati al peso corporeo, ma non dice nulla né sulla massa magra né sulla distribuzione del grasso viscerale. Si possono ottenere delle stime più accurate prendendo in considerazione l’indice di rotondità corporea (o BRI) che, come indicato da un recente studio svolto in Cina e pubblicato su BMC Public Health, aiuta anche a stimare l’incidenza di malattie cardiache e ipertensione.

I risultati ottenuti

Lo studio, infatti, ha dimostrato l’esistenza di una correlazione tra un elevato indice di rotondità corporea e l’incidenza di determinate patologie. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno preso in esame 10mila persone cinesi con un’età media di 58 anni all’inizio dell’osservazione. Ai partecipanti che hanno mantenuto un indice di rotondità corporea elevato per almeno sei anni è stata poi diagnosticata l’ipertensione. Il rischio di sviluppare tale condizione aumenta del 17% ogni qualvolta il BRI cresce di un’unità. A incrementare è anche il rischio di malattie cardiovascolari, il quale risulta più che raddoppiato.

I parametri necessari per calcolare il BRI

Mentre il calcolo del BMI si basa solo su due parametri, quello del BRI richiede un maggior numero di informazioni: il peso, l’altezza, la circonferenza della vita e quella dei fianchi.

Una bilancia e un nastro da sarta | Pixabay @Vidmir Raic – Saluteweb.it

Tramite l’uso di alcuni algoritmi matematici è possibile ottenere la correlazione tra queste variabili e la distribuzione del grasso corporeo (online si trovano anche dei software che svolgono tutte le operazioni in automatico dopo aver ricevuto i dati necessari). Più è alto il valore ottenuto e maggiore è il rischio di obesità. Inoltre, chi ha un BRI elevato ha il 55% di rischio in più di sviluppare delle patologie cardiovascolari.

L’interpretazione dei valori del BRI

La scala presa in considerazione va da 1 a 16: un numero basso indica generalmente un individuo in salute, ma possono ottenere lo stesso valore anche le persone in sottopeso. Quando il risultato ottenuto è intermedio significa che potrebbe esserci una distribuzione del grasso corporeo non ottimale o quantomeno da tenere sotto controllo. Infine, i numeri più vicini al 16 rappresentano un elevato rischio di obesità.

I rischi legati al sovrappeso e l’importanza del nuovo indice

Come ricordato anche dalla Società italiana di cardiologia, più della metà delle malattie cardiache è causata dal sovrappeso: ogni due anni vissuti con dei chili in più incrementano del 7% il rischio di sviluppare patologie del cuore. Monitorare il proprio BRI e assicurarsi che non sia troppo alto può senz’altro aiutare a valutare i rischi che si corrono e a capire quando è necessario apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita (magari optando per diete maggiormente salutari o iniziando a fare più attività fisica). Rispetto agli individui normopeso, i soggetti obesi hanno un rischio del 50% in più si soffrire di fibrillazione atriale e del 64% di andare incontro a ictus o infarti.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

Recent Posts

Menopausa: nuovo farmaco contro le vampate potrebbe causare problemi al fegato

AIFA segnala possibili rischi epatici con Veoza, farmaco per la menopausa a base di fezolinetant.…

6 ore ago

Tumore in remissione: cosa significa e perché non si può parlare di guarigione

Kate Middleton annuncia di essere in remissione dal cancro. Gli oncologi spiegano la differenza tra…

6 ore ago

Tisane sgonfianti, quali sono le migliori?

Le tisane sgonfianti sono un rimedio naturale per combattere il gonfiore addominale e migliorare la…

6 ore ago

10 spuntini sani e golosi quando sei a dieta

Scegliere spuntini sani non significa rinunciare al gusto, esistono molte opzioni che possono soddisfare ogni…

1 giorno ago

Migliore Macchinetta Tatuaggi in Commercio 2025: Uso Professionale Avanzato

Migliore Macchinetta Tatuaggi in Commercio 2025: Uso Professionale Avanzato Sei alla ricerca della migliore macchinetta…

1 giorno ago

Scoperto un nuovo meccanismo brucia-calorie, ecco come funziona

Guadalupe Sabio, responsabile dell’Organ Crosstalk in Metabolic Diseases Group del CNIO, afferma: "Ora sappiamo che…

1 giorno ago