A livello mondiale il tè è la bevanda più bevuta al mondo se non consideriamo l’acqua. Infatti, si posiziona in classifica addirittura prima del caffè.
Si tratta di una bevanda originaria della civiltà cinese che, piano piano, ha conquistato il mondo per i suoi effetti benefici e per il suo utilizzo all’interno di rituali e cerimonie. Durante il periodo coloniale, il suo gusto ha conquistato interi Paesi, arrivando ad essere la bevanda più diffusa già in epoca passata.
Per scoprire i poteri terapeutici del tè contro il mal di testa, cominciamo a capire da cosa è costituito e quali tipologie di tè si prestano particolarmente per il nostro benessere fisico.
Il tè contiene caffeina, che come ben sappiamo agisce stimolando in sistema nervoso centrale. In più, contiene anche la teanina, over un amminoacido psicoattivo che a sua volta va ad agire come stimolante dell’attività cerebrale. Infine, al suo interno troviamo anche fluoruri, ovvero una tipologia specifica di sale.
Gli effetti della bevanda dipendono ovviamente dal tipo di tè e dalla modalità di infusione, ma in generale possiamo dire che il tè aiuti a combattere i sintomi del raffreddore e a ridurre l’ansia, anche se bisogna fare attenzione a non abbondare con le quantità giornaliere, soprattutto considerata la presenza di sostanze stimolanti del sistema nervoso centrale.
La risposta giusta a questa domanda è dipende. Infatti, i benefici del tè contro il mal di testa sono relativi innanzitutto al tipo di tè e in secondo luogo alla risposta soggettiva del corpo.
Quantità eccessive di caffeina possono indurre il mal di testa piuttosto che sedarlo, quindi tipologie di tè come il matcha, il tè nero o l’Earl Grey, sono sconsigliate proprio a causa del loro elevato contenuto di caffeina.
Ma la caffeina non è l’unico elemento da tenere sotto controllo quando scegliamo il tè giusto per curare o evitare un mal di testa, infatti anche i tannini, sostante contenute in natura all’interno di cortecce, semi e in alcune foglie di tè, possono a loro volta provocare il mal di testa, interferendo con il processo di assorbimento del ferro.
Di contro, bere tè significa anche introdurre una discreta quantità d’acqua, che va ad aumentare la nostra idratazione e quindi a mitigare l’effetto del mal di testa, uno dei sintomi principali della disidratazione
Inoltre, il tè contiene minori livelli di caffeina rispetto al caffè, perciò si tratta del sostituto perfetto se si vuole ridurre la quantità di caffeina ingerita ogni giorno a colazione o merenda.
Bere il tè è un rituale rilassante e pare che spesso aiuti a fare passare il mal di testa anche solo per questo. Si tratta di un effetto placebo: attribuiamo al tè il potere curativo del mal di testa solo perché siamo assuefatti dal rituale che compiamo nel berlo e ci sentiamo talmente rilassati nel metterlo in atto che questo agisce sul dolore percepito.
Uno studio ha dimostrato che persone che consumavano quattro tazze di tè al giorno per sei settimane, erano in grado di gestire meglio stress e mal di testa, e il motivo sottostante potrebbe essere proprio il rituale appreso e interiorizzato come rilassante.
Tra le tipologie di tè più consigliate per combattere il mal di testa, vi segnaliamo:
Possiamo dire, quindi, che il tè in alcuni casi sia un alleato contro il mal di testa, ma questo dipende in larga misura dalla risposta del nostro corpo e dal tipo di tè che beviamo. Ma soprattutto, va ricordato che le cause del mal di testa possono essere disparate e che è sempre bene fare qualche accertamento in più per approfondire da cosa sia effettivamente provocato, soprattutto se persistente e immune all’azione dei farmaci.
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