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Il rumore può diventare una fonte di stress, ecco qualche consiglio per ridurlo

Siamo abituati al caos della città, ai clacson che suonano ogni due minuti, al continuo vociare delle persone e allo sfrecciare delle auto. Ma tutto questo, a lungo andare, può avere degli effetti deleteri sul nostro benessere psicologico e fisico.

Ogni anno, l’inquinamento acustico causa 12mila morti premature in Europa. Con questo non vogliamo spaventarvi e indurvi ad abbandonare la città a favore della campagna, anche se non sarebbe poi così male come idea, ma informarvi su quanto il rumore sia nocivo per la nostra mente e da cosa siano determinati questi effetti negativi.

In questo articolo scopriremo a livello fisiologico come agisce il rumore sul nostro cervello e vi daremo qualche consiglio per preservare il vostro benessere psicologico pur vivendo in contesti rumorosi.

L’essere umano è condizionato dall’ambiente

Per prima cosa, bisogna sottolineare che l’essere umano è condizionato in larga misura dall’ambiente. Immaginate il cervello come una spugna che assorbe tutti gli stimoli, i rumori, le immagini e i suoni dell’ambiente, o quantomeno tutti quelli che superano il filtro della nostra soglia attentiva.

Ora potete immaginare che vivere in un ambiente rumoroso, non solo potrebbe provocare danni all’udito ma andare a limitare la capacità cognitiva, alterare il ritmo sonno-veglia e diminuire la capacità di concentrazione.

L’inquinamento acustico della città provoca numerose vittime ogni anno – Unsplash – saluteweb.it

Questo avviene innanzitutto perché il rumore è un agente disturbante e quindi, soprattutto chi soffre di sonno leggero, potrebbe avere difficoltà a prendere sonno o svegliarsi più volte durante la notte. Un altro fattore è legato al fatto che il nostro cervello andrà ad occupare delle risorse mentali per processare gli stimoli rumorosi, sottraendole alle risorse necessarie per svolgere altre tipologie di compiti, da qui il deficit di concentrazione e il possibile sovraccarico cognitivo, che può andare a limitare le nostre prestazioni generali.

Cosa succede dentro il nostro corpo quando siamo esposti a un rumore?

Quando siamo immersi in un rumore costante o comunque prolungato, avviene una sorta di reazione a catena deleteria per il nostro benessere. Nello specifico, si subisce l’aumento di:

  • Livelli di cortisolo
  • Pressione sanguigna arteriosa
  • Sudorazione
  • Frequenza cardiaca
  • Disturbi del sonno
  • Irritabilità
  • Mal di testa
  • Stanchezza
  • Tensione diffusa

Tutto questo può portare a sviluppare potenziali malattie cardiovascolari, o legate alla mente come disturbi d’ansia generalizzati, attacchi di panico, depressione. Per non parlare del danno all’udito: i suoni con un’intensità compresa tra 85 e 110 dB sono pericolosi per il nostro sistema uditivo.

Ora dovrebbe essere più chiaro il dato che abbiamo riportato all’inizio dell’articolo: il numero di vittime provocato dall’inquinamento acustico è così alto proprio perché il rumore va a intaccare diverse aree del corpo e le conseguenze, soprattutto a lungo andare, possono essere irreversibili.

Come proteggersi dal rumore

Nell’ottica della riduzione dell’inquinamento acustico, si stanno facendo dei passi avanti. Ad esempio, in città e in alcune zone segnalate con apposito cartello, vige il divieto di utilizzare il clacson. O ancora, le auto ibride ed elettriche sono pensate per essere silenziosissime, tanto che a volte non ci si accorge nemmeno di averne una a fianco o dietro. Questi sono sicuramente dei passi avanti che fanno ben sperare.

Il controllo che abbiamo al di fuori delle mura di casa però è minimo, e chi vive in grosse città sa quanto sia prezioso trovare rifugio tra le pareti della propria abitazione, magari dopo un’intera giornata passata in strada, ufficio o in metropolitana, ad assorbire una grossa quantità di rumore.

Quello che possiamo consigliarvi è di agire proprio sulle pareti di casa vostra e insonorizzarle. In questo modo potrete ripristinare il vostro ritmo di sonno, senza avere il timore di continuare a svegliarvi di soprassalto. L’insonorizzazione interna aiuta a isolare gli ambienti di casa grazie a particolati materiali fonoassorbenti in grado di non lasciare filtrare i rumori all’interno delle pareti dell’edificio.

AirPods per combattere il rumore – Unsplash – saluteweb.it

Quando siete per strada invece, vi consigliamo di sfruttare un supporto tecnologico recente, che probabilmente avrete già in casa: le cuffiette per ascoltare la musica. Se avete un paio di AirPods in casa, vi consigliamo di seguire questo rapido procedimento per renderle un ottimo strumento per proteggervi dal rumore ambientale:

Impostazioni > Accessibilità > Contenuti audiovisivi > Regolazioni cuffie. Qui, cliccate su  “Modalità Trasparenza”, quindi attivate “Modalità trasparenza personalizzata” e abilita “Riduzione rumore ambientale”.

Potrà sembrare banale, ma utilizzare le cuffie per isolarvi dal rumore ambientale mentre siete fuori casa, potrebbe fare la differenza per la salute dell’ apparato uditivo e per il vostro benessere psicologico.

 

È proprio il caso di dirlo: il silenzio può fare paura perché ci induce a rimuginare troppo su alcuni pensieri da cui vorremmo fuggire, ma il rumore può essere molto più pericoloso. D’altronde, il silenzio non ha mai ucciso nessuno, mentre il rumore miete migliaia di vittime ogni anno.

Alessia Barra

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