Notizie

Il nuovo studio sulla longevità

Da sempre ci si è interrogati su quale fosse il segreto per la longevità. Una volta scartato il fantomatico elisir di lunga vita, si è pensato alla dieta e all’esercizio fisico. Eppure, gli scienziati hanno fatto un’ulteriore scoperta.

Foto | Unsplash
@Philippe Leone

Lo studio

I ricercatori della Boston University e del Tufts Medical Center hanno analizzato le cellule immunitarie circolanti nel sangue prelevato da sette partecipanti centenari in Nord America e le hanno confrontate con quelle di altre persone di età avanzata, ma minore ai cento anni. Gli studiosi si sono accorti che i primi hanno una composizione di cellule molto diversa, perché avrebbero dei fattori protettivi che consentono di riprendersi da una malattia velocemente, consentendo loro di raggiungere un’età molto avanzata.

Le persone del secondo gruppo sono esposte come tutti, in modo normale, alle malattie e alle infezioni, dalle quali si riprendono più o meno lentamente, sviluppando determinati anticorpi. In genere, mano a mano che l’età avanza, il sistema immunitario si fa sempre più debole, ma nel caso dei centenari potrebbe essere diverso.

Le cellule dei centenari

Nelle cellule circolanti nel sangue dei centenari, gli studiosi hanno trovato dei modelli immuno-specifici di invecchiamento: cioè il loro profilo immunitario non segue le solite tendenze associate all’invecchiamento naturale. Probabilmente i centenari hanno maggiori fattori protettivi che permettono loro di riprendersi dalle infezioni. Ma quali sono i fattori che concorrono al loro sviluppo?

In realtà sono molteplici: la genetica, lo stile di vita, altri fattori esterni. Inoltre, lo studio non ha ancora tutte le risposte certe, ma sostiene che i centenari possano costituire un modello per capire come potremmo vivere in maniera più sana e, di conseguenza, più a lungo.

Foto | Unsplash
@Raychan

Centenari nel resto del mondo

Il presente studio è stato svolto in America, ma è bene sapere che moltissimi altri studi sono stati fatti in diverse parti del mondo. Ad esempio, è stata analizzata la popolazione di Okinawa, in Giappone. Il ricercatore Craig Wilcox ha osservato che a rendere longeva e in salute questa popolazione è l’attività fisica, come le arti marziali, e il consumo in grande quantità di verdure, cereali, legumi, soia, cibi ricchi di omega 3.

In Italia la provincia di Nuoro risulta una delle aree a più alta percentuale di centenari al mondo. Il loro segreto è simile a quello dei centenari giapponesi: dieta a base vegetale, con tanta verdura, legumi, pane integrale e pecorino (ricco di omega 3) e movimento fisico fino a tarda età.

Blu Di Marco

Sono laureanda in Lettere moderne presso l’Università Statale di Milano. Appassionata di libri da quando ero in pancia, potrei dire di vivere in una casa di carta. Dal 2021 sono editor e autrice anche per Giovani Reporter

Recent Posts

Utilizzare le tecnologie digitali abbassa i rischi del declino cognitivo: lo studio

La prima generazione a utilizzare Internet, email, smartphone e tecnologie digitali ha ridotto il rischio…

17 ore ago

Esiste una posizione ideale nella quale dormire? Quel che bisogna sapere

La postura assunta a letto non è una semplice abitudine: può influenzare la salute della…

17 ore ago

Alzheimer: potrebbero essere differenze tra uomini e donne nella risposta ai nuovi farmaci monoclonali

Uno studio rivela che uomini e donne potrebbero rispondere in modo differente al farmaco monoclonale…

2 giorni ago

Cos’è la dislipidemia e come si può curare

Questa condizione si manifesta attraverso un'alterazione nei livelli di lipidi nel sangue. Per curarla può…

3 giorni ago

Raffreddore o allergia? Ecco come distinguerli in primavera

Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che oltre il 30% della popolazione…

4 giorni ago

Batteri intestinali e sclerosi multipla:Un nuovo studio ha rivelato i possibili collegamenti

Il microbiota intestinale potrebbe influenzare la sclerosi multipla: uno studio del Max Planck Institute ha…

4 giorni ago