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Il fascino (disgustoso) dei video di brufoli e cisti: perché ci piacciono così tanto?

I video di brufoli e cisti che scoppiano affascinano milioni di persone. Da Dr. Pimple Popper all’analisi scientifica

Negli ultimi anni, i video di estrazione di brufoli e cisti hanno conquistato una vasta audience sui social media, in particolare su piattaforme come TikTok e YouTube. Tra i protagonisti di questo fenomeno c’è Sandra Lee, meglio conosciuta come Dr. Pimple Popper, una dermatologa californiana che ha trasformato il suo studio medico in un palcoscenico per la curiosità collettiva. Con oltre 17 milioni di follower su TikTok, il suo profilo è diventato più popolare di quello di celebrità come Donald Trump e Rihanna. Ma cosa rende questi video così irresistibili per una larga fetta di pubblico, nonostante il loro contenuto possa risultare disgustoso?

Dr. Pimple Popper: l’arte dell’estrazione e il coinvolgimento emotivo

La popolarità di Dr. Pimple Popper non si limita alla mera curiosità per l’estrazione di impurità dalla pelle. I video, spesso descritti con termini culinari come “puré di patate” o “crema pasticcera”, si discostano dal semplice intrattenimento. In essi, la dottoressa Lee combina il suo sapere medico con un’abilità narrativa che riesce a coinvolgere emotivamente gli spettatori. Ogni episodio non è solo un momento di estrazione, ma un viaggio umano che racconta le storie dei pazienti, le loro frustrazioni e le loro speranze. Questo elemento narrativo crea un legame empatico tra il pubblico e i soggetti dei video, rendendo l’esperienza ancora più avvincente.

Il fascino (disgustoso) dei video di brufoli e cisti: perché ci piacciono così tanto? | Pixabay @Yiyiphotos

 

Ciò che colpisce è il modo in cui questi video riescono a suscitare reazioni contrastanti. Molti spettatori trovano queste immagini rilassanti e soddisfacenti, mentre altri non riescono nemmeno a guardarle. Questo fenomeno di divisione riflette le diverse soglie di tolleranza al disgusto che ognuno di noi possiede. Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Graz, c’è una differenza neurocognitiva tra coloro che apprezzano questi video e quelli che provano repulsione. Durante l’osservazione di filmati simili, i soggetti che amano i video di brufoli mostrano un’attività cerebrale aumentata nelle aree associate al piacere e alla ricompensa, mentre le aree legate alla reazione di disgusto risultano meno attive.

Un’altra spiegazione interessante del fascino di questi video è legata al concetto di masochismo benigno. Questo termine, coniato dalla psicologa Anne Schienle, si riferisce all’idea che alcune persone trovino una sorta di piacere nel provare emozioni di disgusto, a patto che queste siano vissute in un contesto controllato e sicuro. Guardare un video di estrazione di brufoli rappresenta un’esperienza di disgusto che non comporta un rischio reale, permettendo così agli spettatori di affrontare e superare le loro repulsioni in modo indiretto.

Inoltre, va notato che il contesto in cui vengono visualizzati questi video gioca un ruolo fondamentale. Molti utenti dichiarano di guardare i contenuti di Dr. Pimple Popper come un modo per rilassarsi prima di andare a letto o durante momenti di stress. La combinazione di immagini disgustose con il tono rassicurante della dottoressa Lee crea un’atmosfera di comfort e sicurezza, che consente agli spettatori di affrontare il disgusto senza subirne le conseguenze dirette. Questo fenomeno è simile a quello dei film horror, dove il brivido della paura viene vissuto in un ambiente sicuro e controllato, permettendo agli spettatori di esplorare emozioni intense senza rischi reali.

Un altro aspetto da considerare è il ruolo della comunità. I commenti sui video di Dr. Pimple Popper sono pieni di condivisioni di esperienze personali, risate e supporto reciproco. Gli utenti si uniscono in una sorta di “club del disgusto”, dove possono esprimere le loro reazioni e discutere di ciò che hanno visto. Questa interazione sociale amplifica l’esperienza visiva, rendendo i video non solo un momento di intrattenimento, ma anche un’opportunità per connettersi con altri.

La popolarità dei video di brufoli e cisti solleva interrogativi più ampi sulla nostra relazione con la bellezza e la salute. In un’epoca in cui i social media ci bombardano di immagini idealizzate, questi video offrono una rappresentazione cruda e autentica di imperfezioni e vulnerabilità umane. Guardare questi video può essere visto come un atto di liberazione, un modo per accettare e normalizzare ciò che spesso viene considerato sgradevole. Così, mentre alcune persone si allontanano da queste immagini, altre vi trovano una forma di conforto e accettazione. La bellezza, in fondo, non è altro che una questione di prospettiva.

Redazione

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