I bambini si esprimono specialmente attraverso il disegno, ecco cosa si può capire dalle loro creazioni e dai soggetti che rappresentano
Il disegno nei bambini equivale ad una forma di comunicazione importante. Se con le parole e con la scrittura ci vuole tempo per riuscire ad esporre concetti o elaborare frasi di senso compiuto, il disegno è il giusto mix tra istinto, creatività e sfogo emotivo per il bambino che impara presto a dare una forma e un colore a ciò che gli passa per la mente.
Una semplice macchia assume significati, una scelta di accostamenti può diventare un elemento chiave per capire la mente del bambino e per scoprire come si sente.
In poche parole, i disegni dei bambini sono più di ciò che sembrano: sono una finestra sulla loro realtà interiore e possono essere molto utili per riuscire a decifrare come si sentono, specialmente per aiutare bambini che hanno difficoltà o che hanno vissuto dei traumi.
Da un lato il disegno aiuta il bambino a migliorare le sue capacità motorie, la coordinazione la cura per i dettagli, per quanto questo aspetto emerga più avanti con l’età, per esempio quando si chiede al bambino di colorare dentro ai bordi per allenare la propria concentrazione e coordinazione.
Disegnare però è anche un ottimo modo per rilassarsi, ecco perché anche bambini che soffrono di autismo o che sono particolarmente agitati e sovreccitati, traggono benefici dalle proprietà calmanti del disegno che permette di abbassare i livelli di stress e convogliare la propria concentrazione su un compito creativo. Stando in tema creatività, il disegno è sicuramente un ottimo modo per allenarla e utilizzarla per esternare le proprie emozioni.
Per ultimo, abbiamo l’aspetto organizzativo. Un bambino che si trova davanti ad un foglio bianco dovrà organizzare le idee per gestire al meglio lo spazio e rappresentare ciò che vuole, dandogli vita sul foglio bianco. Questo aiuta il bambino ad aumentare la propria autostima e sviluppare una maggiore fiducia in sé stesso.
Il disegno, quindi, equivale ad uno strumento di comunicazione per il bambino.
Anche quando quello che disegna pare solo uno scarabocchio, il bambino sta cercando di comunicare qualcosa. Spesso, proprio a causa della complessità nel riuscire a decifrare ciò che disegna, è complicato avere accesso al significato recondito del disegno. Ma con il tempo sono nati dei corsi di formazione che aiutano a calarsi in profondità e a leggere i messaggi sottostanti ad una semplice macchia di colore.
La simbologia nei disegni dei bambini è molto ampia e diversificata.
Ecco qualche piccolo suggerimento per riuscire a capire al meglio questa simbologia:
Quando i bambini disegnano la figura umana non lo fanno mai in un modo anatomicamente corretto, ma non solo perché questo implica una capacità tecnica che per ovvi motivi non possono avere, ma perché in loro vince una componente di salienza psicologica e di astrattismo che ci riporta alla loro realtà interiore.
Se la figura umana viene rappresentata piccola vuol dire che il bambino è timido, se vengono create delle gambe corte significa che il bambino ha paura di crescere.
Quando sono chiamati a rappresentare la loro famiglia, i bambini tendono, invece, a rappresentare più grade la figura genitoriale o parentale che reputano “dominante” e più piccola quello che considerano un rivale. Mentre, quando disegnano loro stessi lontano dal resto del nucleo famigliare, può indicare un timore recondito, o la sensazione di non sentisi accettati dalla famiglia. Questo disagio potrebbe esplicitarsi anche con un atteggiamento di rifiuto nel rappresentare la propria famiglia, che viene chiamato evitamento.
Ogni aspetto del disegno dei bambini è rilevante e ci aiuta ad avere accesso ad una dimensione emotiva che altrimenti ci rimarrebbe nascosta, e non bisogna sottovalutare il valore simbolico di ogni disegno perché potrebbe nascondere un disagio o una richiesta di aiuto. A tal proposito, vogliamo parlarvi di uno dei casi più gravi, ovvero del disegno in bambini vittime di abuso.
Il test del “disegna la tua famiglia” può portare a risultati anche controversi e spaventosi.
Nei casi di maltrattamento o abuso familiare, il bambino tenderà a non voler disegnare spontaneamente la propria famiglia e a cercare di evitare in ogni modo di doverlo fare, Se obbligati potrebbero rappresentare la famiglia di qualcun altro o rappresentarsi insieme ai propri animali domestici.
I bambini vittima di violenza tendono a non rappresentare loro stessi all’interno del disegno oppure a omettere il genitore abusante. Se decidono di rappresentare il genitore abusante, lo fanno con un tratto più spesso e calcato, o addirittura creando una linea di separazione, come una sorta di scudo di protezione da questo membro della famiglia.
Quelli che vi abbiamo elencato sono dei campanelli di allarme che bisogna notare e approfondire senza dimenticare però che ogni bambino è diverso e affronta il trauma a modo suo, così come lo esterna nel disegno a modo suo.
Ora sapete quanto un semplice disegno fatto da un bambino possa essere importante e prezioso per rilevare delle caratteristiche comportamentali che lo riguardano o, nel peggiore dei casi, per individuare un malessere e un trauma per cui il bambino non trova il coraggio, il modo o le parole, per chiedere aiuto a voce.
Ci sono delle figure di riferimento a cui è possibile rivolgersi per scoprire di più: gli psicoterapeuti infantili, che spesso si fanno affiancare da esperti di arte terapia clinica, ovvero specialisti in grado di individuare nel disegno e nelle manifestazioni artistiche prodotte dai bambini e dagli adulti aspetti reconditi della loro mente e del loro stato emotivo.
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