Il 2024 anno nero per il melanoma, i casi aumentati del 30%

Melanoma in aumento in Italia: previste 17.000 diagnosi nel 2024. Importanti progressi nell’immunoterapia e nuove linee guida ESMO

Mai come nell’ultimo anno si sono registrati così tanti casi di melanoma in Italia. Secondo il rapporto “I numeri del cancro in Italia 2024”, realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), le stime indicano un numero di diagnosi che potrebbe raggiungere i 17.000 nuovi casi, con un incremento significativo rispetto ai 12.700 casi rilevati nel 2023, pari a circa 4.300 diagnosi in più.

Il 2024 è stato un anno nero per il melanoma

Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, ha commentato questi dati sottolineando come il 2023 possa essere considerato un anno particolarmente critico per la crescita di questa patologia.

“L’aumento delle diagnosi può essere letto in due modi: da un lato, una maggiore consapevolezza della popolazione riguardo ai controlli regolari, indispensabili per individuare precocemente il melanoma; dall’altro, una crescente esposizione a fattori di rischio come l’esposizione solare senza adeguata protezione o l’uso frequente di lettini abbronzanti”, ha dichiarato Ascierto.

Il 2024 anno nero per il melanoma, i casi aumentati del 30%
Il 2024 anno nero per il melanoma, i casi aumentati del 30% | pixabay @valelopardo

 

Nonostante il numero di nuove diagnosi sia preoccupante, Ascierto ha voluto evidenziare gli importanti progressi compiuti nel trattamento del melanoma, in particolare grazie all’immunoterapia. Questo approccio terapeutico, ha spiegato, ha rivoluzionato la gestione dei pazienti affetti da forme avanzate di melanoma, incluse quelle metastatiche, che fino a pochi anni fa offrivano scarse possibilità di sopravvivenza. Oggi, grazie alle nuove terapie immunologiche, il 50% dei pazienti affetti da melanoma metastatico sopravvive a distanza di 10 anni dalla diagnosi, un risultato impensabile fino a pochi anni fa.

Proprio per i risultati ottenuti negli ultimi anni, l’immunoterapia ha acquisito un ruolo di primo piano nelle nuove linee guida sul melanoma pubblicate dalla European Society for Medical Oncology (ESMO). In passato considerata un’opzione di ultima linea, oggi l’immunoterapia è diventata il trattamento di prima scelta per diverse categorie di pazienti.

“Il melanoma è una delle forme tumorali che colpisce maggiormente i giovani e, in Italia, rappresenta il terzo tumore più comune tra uomini e donne al di sotto dei 50 anni”, ha aggiunto Ascierto. Negli ultimi 20 anni, la sua incidenza è cresciuta rapidamente: si è passati da 6.000 casi registrati nel 2004 a 11.000 casi nel 2014, fino a raggiungere i 17.000 casi stimati per il 2024.

Parallelamente all’aumento dei casi, sono migliorate in modo significativo le chances di sopravvivenza grazie ai progressi terapeutici. Le ultime raccomandazioni dell’ESMO, elaborate da un team multidisciplinare di esperti internazionali, si basano sulle evidenze scientifiche più recenti e promuovono l’uso dell’immunoterapia adiuvante, cioè quella somministrata dopo l’intervento chirurgico, nei pazienti con melanoma in stadio IIB, IIC e III, anche in presenza di malattia metastatica.

Un’importante novità delle linee guida riguarda l’introduzione dell’immunoterapia dual block, una combinazione di due farmaci che agiscono su diversi meccanismi di inibizione del sistema immunitario. Questa terapia, recentemente approvata e resa rimborsabile dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), rappresenta una soluzione efficace per i pazienti con melanoma non resecabile o metastatico.

Inoltre, le nuove raccomandazioni includono anche l’uso dell’immunoterapia neoadiuvante, somministrata prima dell’intervento chirurgico nei casi di melanoma avanzato. Questo approccio ha dimostrato di migliorare significativamente gli esiti dell’operazione e di ridurre il rischio di recidiva.

“Ascierto ha evidenziato come queste nuove indicazioni riflettano i grandi passi avanti compiuti nella diagnosi e nel trattamento del melanoma, una malattia sempre più diffusa ma che, grazie alle terapie innovative, oggi offre maggiori possibilità di guarigione e di controllo a lungo termine”.

Nonostante gli straordinari progressi terapeutici, Ascierto ha voluto ribadire l’importanza cruciale della prevenzione. “Le terapie stanno evolvendo rapidamente, ma la prevenzione resta la nostra arma più efficace contro il melanoma. Sensibilizzare la popolazione sull’importanza della protezione dai raggi UV e sull’adozione di stili di vita sani è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare questa forma tumorale”, ha concluso.

Oltre a sottoporsi a controlli dermatologici regolari, gli esperti raccomandano di evitare l’esposizione prolungata al sole nelle ore centrali della giornata, di utilizzare sempre creme solari ad alto fattore di protezione e di limitare o evitare il ricorso ai lettini abbronzanti, considerati un importante fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma.

L’aumento dei casi di melanoma rappresenta una sfida sanitaria di grande rilievo, ma i progressi nelle terapie, in particolare nell’immunoterapia, stanno cambiando radicalmente il panorama del trattamento. Grazie alle nuove linee guida internazionali, i pazienti affetti da questa patologia possono oggi contare su opzioni più efficaci, che aumentano le probabilità di sopravvivenza anche nei casi più gravi. Tuttavia, resta fondamentale investire nella prevenzione e nella diagnosi precoce per arginare il fenomeno e garantire una migliore qualità della vita ai pazienti.