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I tuoi livelli di cortisolo sono troppo alti? Ecco come puoi capirlo

In questo articolo andiamo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul cortisolo e su come capire se i suoi livelli sono troppo alti

Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, generalmente rilasciato in risposta a situazioni di stress. In condizioni di ansia prolungata o altre problematiche, la sua presenza nell’organismo può risultare superiore ai livelli normali. Questo ormone presenta una concentrazione che può variare sia nel corso di una giornata, sia su periodi più lunghi. Se i livelli di cortisolo rimangono elevati per un lungo periodo, possono contribuire a diversi problemi, come l’aumento di peso, la stanchezza cronica e l’insorgenza di acne. Ma come si fa a capire se i livelli di cortisolo sono troppo alti? E come si può tornare ai livelli normali? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Livelli di cortisolo alti: sintomi e come riabbassarli

Il cortisolo, un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, viene regolato dalla ghiandola pituitaria e svolge un ruolo cruciale in molte funzioni corporee. È fondamentale per rispondere a situazioni di pericolo o stress, contribuendo anche al metabolismo, ai ritmi sonno-veglia, al mantenimento della pressione sanguigna e alla gestione dei livelli di glucosio nel sangue. Inoltre, il cortisolo aiuta a controllare i processi infiammatori e supporta le funzioni cognitive, come la memoria. Per questo motivo, è essenziale che i livelli di cortisolo restino in equilibrio.

Cortisolo alto | Pixabay @YuliaSutyagina – Saluteweb

 

Il cortisolo viene spesso chiamato “ormone dello stress” poiché la sua produzione aumenta in presenza di situazioni stressanti, sia acute (come un improvviso spavento), sia traumatiche (ad esempio, dopo un grave incidente), sia croniche (quando l’ansia diventa prolungata e incide sulla vita quotidiana). In quest’ultimo scenario, i livelli di cortisolo possono rimanere elevati per periodi prolungati. Alti valori di cortisolo possono anche essere causati dall’uso eccessivo di corticosteroidi, da specifici tipi di tumori o, in rari casi, dalla sindrome di Cushing.

Cause di un alto livello di cortisolo

Livelli elevati di cortisolo possono derivare da diversi fattori, tra cui un malfunzionamento della ghiandola pituitaria che induce una sovrapproduzione di ACTH. Questo ormone stimola le ghiandole surrenali a produrre più cortisolo del necessario, spesso a causa della presenza di un tumore, come un adenoma benigno o, meno frequentemente, un carcinoma maligno della pituitaria. Tuttavia, l’ACTH può essere anomalo anche se prodotto in altre aree del corpo, lontane dall’ipofisi, a causa di tumori maligni nei polmoni o nelle ovaie.

In altri casi, l’aumento dei livelli di cortisolo può essere attribuito alla sindrome di Cushing, una condizione che si verifica per:

  • Ghiandole surrenali iperattive;
  • Tumori surrenali, sia benigni che maligni;
  • Trattamenti cronici a base di cortisone.

Altre cause di cortisolo elevato includono:

  • Obesità;
  • Ipertiroidismo;
  • Gravi insufficienze epatiche o renali;
  • Depressione;
  • Situazioni stressanti come traumi, gravidanza, attività fisica intensa, interventi chirurgici;
  • Assunzione prolungata di farmaci come contraccettivi orali, idrocortisone (il cortisolo sintetico) e spironolattone;
  • Eclampsia;
  • Pancreatite

Sintomi del cortisolo elevato

Quando il cortisolo è eccessivamente alto nel corpo, come avviene nella sindrome di Cushing, possono manifestarsi diversi sintomi, tra cui:

  • Acne;
  • Rossore al viso;
  • Pelle sottile e fragile;
  • Pressione sanguigna elevata;
  • Aumento di peso;
  • Mal di testa;
  • Fragilità ossea;
  • Problemi di sonno;
  • Difficoltà di concentrazione;
  • Irritabilità;
  • Crescita anomala dei peli nelle donne (irsutismo);
  • Stanchezza generalizzata.

Elevati livelli di cortisolo, inoltre, aumentano la probabilità di sviluppare malattie croniche, come il diabete di tipo 2 e disturbi cardiovascolari, oltre a ridurre l’efficienza del sistema immunitario.

Gli esami da svolgere per capire se si ha il cortisolo alto

Il cortisolo può essere misurato nel sangue, nella saliva o nelle urine.

Il prelievo di sangue avviene di solito al mattino e può essere ripetuto nel pomeriggio o in serata per valutare le variazioni dei livelli di cortisolo durante la giornata.

La raccolta della saliva avviene di sera con un tampone sterile, seguendo precise istruzioni per non alterare i risultati.

Gli esami di stimolazione o soppressione implicano prelievi di sangue prima e dopo la somministrazione di farmaci specifici.

Per l’analisi delle urine, è necessaria la raccolta delle urine prodotte nelle 24 ore.

Come combattere il cortisolo alto

A meno che l’aumento del cortisolo non sia collegato a specifiche patologie, ci sono strategie naturali che possono aiutare a ridurre questo ormone in presenza di oscillazioni fisiologiche o di periodi di stress prolungato. È fondamentale, prima di tutto, adottare alcune modifiche nello stile di vita. Ad esempio, è utile stabilire un ritmo sonno-veglia regolare, andando a dormire ogni sera alla stessa ora, in un ambiente buio, silenzioso e con una temperatura confortevole. Prima di coricarsi, è preferibile evitare attività fisica, l’uso di dispositivi con schermi retroilluminati, e l’assunzione di caffeina o alcolici. È importante anche indagare eventuali problemi di sonno, come l’insonnia o l’apnea notturna, che potrebbero compromettere il riposo.

Un altro metodo da utilizzare è quello di condurre una vita attiva, con esercizio fisico svolto regolarmente, ma calibrato in base alla propria condizione di salute. L’attività fisica, infatti, influisce sui livelli di cortisolo: durante l’esercizio, il cortisolo aumenta temporaneamente, per poi diminuire nelle ore successive. È stato dimostrato che praticare regolarmente attività aerobiche a bassa o media intensità aiuta a ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche, problemi cardiaci e stress.

Cortisolo | Pixabay @pepifoto – Saluteweb

 

Anche l’alimentazione svolge un ruolo chiave. È consigliabile limitare il consumo di zuccheri, cereali raffinati e grassi saturi, che contribuiscono ad aumentare i livelli di cortisolo. Invece, un regime alimentare ricco di frutta e verdura, legumi, cereali integrali e grassi insaturi, insieme a un’adeguata idratazione, favorisce il mantenimento di livelli normali di cortisolo. Inoltre, una dieta equilibrata supporta un microbiota intestinale sano, che è associato a una riduzione degli stati ansiosi.

Il ruolo dello stress nel cortisolo alto

Quando lo stress è legato a situazioni lavorative o familiari, è possibile sviluppare schemi di pensiero ricorrenti che contribuiscono a mantenere uno stato di ansia. Riconoscere questi pensieri e spezzare il loro ciclo attraverso tecniche come esercizi di respirazione e pratiche di consapevolezza, come la “mindfulness”, può essere efficace nel ridurre lo stress. Naturalmente, se necessario, è importante considerare l’aiuto di specialisti in psicoterapia.

Anche dedicarsi a momenti di svago durante la giornata, magari trovando spazio per attività personali come ascoltare musica o fare giardinaggio, può contribuire a diminuire i livelli di cortisolo. Provare gioia o ridere aiuta infatti a rilasciare endorfine, neurotrasmettitori che riducono il cortisolo. Allo stesso modo, immergersi in hobby creativi o attività ricreative abbassa lo stress, influenzando positivamente la produzione di cortisolo.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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