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I mirtilli possono ridurre il rischio di cistite, gli studi

Le IVU (infezioni alle vie urinarie), che comunemente chiamiamo “cistite”, possono provocare molti problemi alla vescica ed essere davvero fastidiose e dolorose. Se l’infezione non viene curata subito, può intaccare i reni e scatenare addirittura la sepsi. Le IVU possono colpire chiunque, anche se sono più frequenti nelle donne.

Foto | Unsplash
@Francesca Hotchin

Lo studio della Flinders University

Uno studio ha esaminato, in quasi 9 mila partecipanti, il modo in cui il rischio di infezioni alle vie urinarie fosse collegato all’assunzione di succo di mirtilli, o di mirtilli ingeriti tramite polvere o compresse. L’epidemiologa Jacqueline Stephens della Flinders University in Australia ha affermato che questi studi includevano una serie di metodi per determinare i benefici dei prodotti a base di mirtilli rossi.

Si è concluso che i mirtilli rossi hanno contribuito a ridurre il numero di infezioni del tratto urinario nelle donne con casi ricorrenti (di oltre un quarto), nei bambini (di oltre la metà) e nelle persone che hanno sviluppato IVU a seguito di interventi medici (di poco più della metà).

Le lacune dello studio

Solo poche persone negli studi hanno riportato effetti collaterali, tra cui il più comune era il dolore allo stomaco. Tuttavia, ci sono delle lacune nei dati: pochissimi studi hanno confrontato direttamente i prodotti a base di mirtilli rossi con antibiotici o probiotici da soli, trattamenti che possono essere efficaci quanto il frutto.

Inoltre, non sono stati mostrati i benefici dei mirtilli rossi per quanto riguarda gli anziani, le donne incinte o le persone con problemi di svuotamento della vescica. Si può concludere, quindi, che questa non sia una scoperta che si applica a tutti i livelli. Tuttavia, mostra che per alcuni gruppi di persone il rischio ridotto è significativo.

Sebbene molte donne abbiano già utilizzato il succo di mirtillo rosso per scongiurare le IVU, fino a questo punto le prove scientifiche della sua efficacia non sono state particolarmente conclusive.

Foto | Unsplash
@Elena Leya

Le conclusioni di altri ricercatori

Ricerche precedenti hanno notato che le proantocianidine (PAC) contenute all’interno dei mirtilli  aiutano a impedire ai batteri Escherichia coli (che rappresentano circa il 90% delle IVU) di attaccarsi alle cellule che rivestono la vescica, conferendo ai frutti i loro benefici protettivi.

Un altro studio del 2021 ha raccomandato l’assunzione di circa 36 milligrammi di PAC al giorno. In ogni caso, i ricercatori avvertono che non è possibile trarre conclusioni da queste analisi sull’efficacia relativa di diverse dosi di PAC. Questa è la quinta di una serie di revisioni e ogni volta i ricercatori aggiungono più dati alla pila, che non fanno che riconfermare i potenziali benefici dei mirtilli.

Blu Di Marco

Sono laureanda in Lettere moderne presso l’Università Statale di Milano. Appassionata di libri da quando ero in pancia, potrei dire di vivere in una casa di carta. Dal 2021 sono editor e autrice anche per Giovani Reporter

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