I consigli dell’ISS per prendersi cura della propria salute nel corso del 2025

Il decalogo messo a punto dall’Istituto Superiore di Sanità prende in esame vari aspetti, dal detox digitale alle fake news, senza dimenticare l’alimentazione

Uno stetoscopio e una mela
Uno stetoscopio e una mela | Pixabay @fernando zhiminaicela – Saluteweb.it

Anno nuovo, vita nuova? Forse non cambierà tutto, ma di certo chi lo vorrà potrà prendersi maggiore cura del proprio benessere psicofisico adottando alcune buone abitudini o rinunciando a dei vizi. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha condiviso un decalogo che, se seguito con attenzione, potrebbe permettere a molte persone di ottenere dei benefici importanti. Scopriamo quali sono le raccomandazioni contenute al suo interno.

Usare meno lo smartphone

Il primo consiglio dell’ISS riguarda un dispositivo che ormai da tempo fa parte delle vite di tutti: lo smartphone. Per quanto utile per restare in contatto con gli altri e svolgere varie funzioni che un tempo avrebbero richiesto l’ausilio di un computer, questo device rischia di creare una certa dipendenza, soprattutto tra i più giovani. Infatti, i dati a disposizione indicano che l’uso problematico dello smartphone colpisce più del 25% degli adolescenti, con un impatto negativo sul sonno, sulla concentrazione e sulle relazioni interpersonali.

Per risolvere il problema non serve rinunciare del tutto al telefonino, basta iniziare a usarlo meno e imparare a gestirlo con maggiore consapevolezza. L’ISS consiglia di iniziare concedendosi 30 minuti di pausa digitale al giorno, da riempire con altre attività alle quali si è appassionati. Anche stabilire una “zona smartphone free” nella propria abitazione può essere utile. Per esempio, potrebbe essere una buona idea non portate con sé lo smartphone nella sala da pranzo, così da favorire momenti di qualità con la propria famiglia. Anche evitare di usarlo nella stanza in cui si dorme è positivo, soprattutto perché gli esperti consigliano di evitare l’esposizione alla luce degli schermi prima di andare a letto.

Ridurre il consumo di alcool

Durante le feste di Natale e di Capodanno può capitare di esagerare un po’ con l’alcool, ma ora che l’anno nuovo è iniziato bisogna iniziare a prendere sul serio in considerazione l’idea di ridurre il numero dei bicchieri bevuti. Come ricordato dall’ISS, “l’alcol è una sostanza tossica e cancerogena”, il cui consumo “aumenta il rischio di sviluppare oltre 200 malattie differenti”. Ha anche un impatto non indifferente sull’aumento di peso e fare a meno di un bicchiere a pasto nel periodo successivo alle feste permette di ridurre sensibilmente il numero di calorie introdotte (si parla di un totale di circa 6-7000 calorie, pari a un chilo di peso). Chi riuscirà a portare avanti la buona abitudine per tutto il 2025 potrà arrivare a perdere tra i 7 e i 9 chili.

Degli alcolici
Degli alcolici | Pixabay @Gerd Altmann – Saluteweb.it

Un’ulteriore riduzione del consumo di alcool consentirebbe anche di ridurre di circa il 27% il rischio di sviluppare il cancro alla mammella o, negli uomini, del colon-retto. Per i più giovani potrebbe essere una buona idea ritardare oltre i 24 anni il consumo di qualunque tipo di alcolico, così da consentire al cervello di svilupparsi e maturare tutte le sue funzioni, “garantendo una capacità cognitiva non danneggiata o pregiudicata dal bere in un periodo di estrema vulnerabilità: tra i 12 e i 21 anni l’organismo non ce la fa proprio a metabolizzare l’alcol per espellerlo”.

Rinunciare alle sigarette

Oltre al consumo di alcool, anche il tabagismo è un vizio che ha degli effetti negativi sulla salute e rinunciarci permette di ottenere dei benefici importanti. Quest’ultimi si manifestano già a 20 minuti di distanza dall’ultima sigaretta fumata, quando la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna diminuiscono migliorando la circolazione. Dopo otto ore il corpo inizia a rigenerarsi liberandosi dal monossido di carbonio e ripristinando i livelli di ossigeno nel sangue.

Chiaramente chi riesce a non cedere di nuovo alla tentazione per un lungo periodo di tempo ha dei benefici ancora maggiore. Un intero anno senza sigarette permette di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari del 50% e dopo 10-15 anni il rischio di sviluppare un tumore al polmoni si avvicina a quello di una persona che non ha mai fumato. Chi non riesce a smettere di fumare da solo può chiedere aiuto rivolgendosi al Telefono Verde ISS contro il fumo: 800 554088. Si tratta di un servizio nazionale, anonimo e gratuito, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16.

Mangiare più frutta e verdura

È risaputo che mangiare frutta e verdura fa bene alla salute, eppure, come rilevato dall’ISS, in Italia nel biennio 2022-2023 solo il 7% della popolazione ha raggiunto “le raccomandazioni di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno raccomandate dalle linee guide internazionali”. Le donne tendono ad avere una maggiore propensione a consumare cibi più salutari rispetto agli uomini, tuttavia circa il 16% di loro consuma una singola porzione di frutta e verdura al giorno.

Frutta e verdura
Frutta e verdura | Pixabay @Jasmine Lin – Saluteweb.it

È possibile migliorare la propria alimentazione procedendo a piccoli passi, per esempio aggiungendo un frutto a colazione e una porzione di verdura a ogni pasto. Mantenere una dieta sana ed equilibrata contribuisce “a mantenere un buono stato di salute e a ridurre il rischio di patologie come diabete e malattie cardiovascolari”.

È importante tenere sotto controllo la pressione

Siccome la pressione alta è uno dei maggiori fattori di rischio per quanto riguarda ictus, infarto del miocardio, aneurismi, arteriopatie periferiche, insufficienza renale cronica, retinopatie e malattie legate all’invecchiamento, tenerla sotto controllo è fondamentale. Per mantenerla entro i livelli desiderabili (120 mmHg per la pressione arteriosa sistolica e 70 mmHg per quella diastolica) bisogna adottare stili di vita sana, portando avanti un’alimentazione equilibrata e povera di sale, facendo regolarmente dell’attività fisica ed evitando di fumare.

Attenzione all’impatto dei rifiuti sull’ambiente

Smaltire correttamente i rifiuti è necessario per tutelare l’ambiente e, di conseguenza, la salute della comunità. L’ISS consiglia di imparare la regola delle tre R: Riduci-Riusa-Ricicla. Consiste nel ridurre la quantità di rifiuti prodotta, nel riutilizzare gli oggetti (quando possibile) e nel mettere in pratica il riciclaggio. “Di quello che rimane dei nostri rifiuti è importante un corretto smaltimento, che permetta l’applicazione di strumenti per il recupero e il riciclaggio delle singole materie”.

L’importanza di conservare con cura gli alimenti

Mangiare degli alimenti conservati nel modo sbagliato rappresenta un rischio per la salute. Il modo migliore per non commettere errori è leggere con attenzione l’etichetta, sulla quale non c’è solo la data di scadenza, ma anche delle indicazioni sulle modalità di conservazione e preparazione corrette. In estate (e in generale quando le temperature sono più elevate) è necessario sfruttare nel modo corretto i ripiani del frigorifero e del freezer. Su entrambi gli elettrodomestici sono spesso presenti delle pittografie che aiutano a capire dove collocare i vari alimenti.

L'interno di un frigorifero
L’interno di un frigorifero | Pixabay @Pexels – Saluteweb.it

In generale è importante tenere a mente che gli alimenti cotti devono stare lontani da quelli crudi e che la dispensa dovrebbe essere sempre fresca, asciutta e ben ventilata. Delle ispezioni periodiche sono necessarie per tenere sotto controllo le date di scadenza degli alimenti.

Anche il benessere psicologico è importante

Si tende a concentrarsi soprattutto sulla salute del proprio organismo, ma a volte è la mente ad avere bisogno di maggiori attenzioni. Può capitare a tutti di ritrovarsi in condizioni di disagio psicologico e non sempre si è in grado di gestirle da soli. In certe condizioni non bisogna aver timore di rivolgersi a degli esperti che possono aiutare a risolvere i problemi tramite percorsi mirati sulle esigenze del singolo paziente ed eventualmente anche consigliando il trattamento farmacologico più adatto. “Se si vive una situazione di disagio, il consiglio per il nuovo anno è informarsi su chi ci può supportare e non provare timore né vergogna o colpa per aver bisogno di aiuto”.

Alcune semplici precauzioni aiutano a prevenire le malattie infettive

Tra le precauzioni che si possono prendere per ridurre il rischio di contrarre le malattie infettive ce ne sono ad alcune semplici e alla portata di tutti, come lavarsi più spesso le mani. Può sembrare una banalità, ma vari studi hanno dimostrato che questo semplice gesto aiuta a ridurre “la trasmissione dei patogeni antimicrobico-resistenti e delle infezioni correlate all’assistenza”.
Anche vaccinarsi è utile, soprattutto per ridurre l’impatto delle sindromi influenzali nelle fasce d’età più suscettibili e sulla popolazione fragile. Inoltre, quando ci si preparare per un viaggio verso una meta esotica è doveroso prendere tutte le precauzioni necessarie per le zoonosi e le arbovirosi, oltre a seguire l’eventuale profilassi vaccinale richiesta.

Occhio alle notizie false sulla salute

Anche la disinformazione può causare dei danni alla salute delle persone. Come spiega l’ISS, “l’eccesso di informazioni che possono essere anche false o distorte, che va sotto il nome di ‘infodemia’, può essere molto pericoloso per la salute, causando confusione e comportamenti potenzialmente dannosi, e minando l’autorevolezza delle autorità sanitarie che si occupano di salute pubblica”.

Come emerso dall’ultimo rapporto del Censis, ben il 76,5% degli italiani ritiene che le fake news stiano diventando sempre più elaborate e difficili da distinguere dalle notizie vere. Inoltre, il 20,2% crede di non avere le competenze necessarie per riconoscerle e il 61,1% pensa di averle solo in parte. Per ridurre il rischio di diventare una vittima della disinformazione è consigliabile fidarsi solo delle fonti autorevoli e che riportano le ultime evidenze scientifiche. Porsi domande come “questo articolo è affidabile?”, “chi è il suo autore”?”, “qual è la fonte di queste informazioni?”, “è una fonte autorevole?”, aiuta a stimolare il ragionamento critico e permette di diventare più scettici nei confronti di quel che si legge online.