Possono anche essere il primo sintomo di alcune patologie o rappresentare la risposta del sistema nervoso a un’emozione intensa
Tra i sintomi più riconoscibili dell’influenza ci sono i brividi legati alla febbre. Si verificano quando i muscoli del corpo si contraggono da soli per provare a generare del calore (ecco perché quando fa freddo si tende a rabbrividire di più) e, quando c’è un’infezione in corso, possono rappresentare un tentativo dell’organismo di debellare i corpi estranei (virus o batteri) che lo stanno attaccando. Tuttavia non sono solamente le basse temperature e la febbre a causare i brividi: possono essere causati da altri problemi di salute e rappresentare quindi un campanello d’allarme da non sottovalutare. Inoltre, anche gli eventi emotivi sono in grado di scatenarli.
Talvolta i brividi possono rappresentare il primo sintomo evidente di un’infezione in corso. È vero che spesso si manifestano assieme alla febbre, tuttavia possono anche anticiparla e quindi può essere utile non sottovalutare la loro comparsa. Spesso si verificano a causa di infezioni delle vie respiratorie come la tonsillite, la polmonite o la sinusite, tuttavia possono essere legati anche a infiammazioni che riguardano le vie urinarie (prostatiti o cistiti) e l’area addominale (appendiciti, gastroenteriti, peritoniti ecc.). Altre patologie che possono scatenare i brividi sono la meningite, la malaria, la varicella, i calcoli renali e la scarlattina.
Nelle canzoni i brividi sono spesso associati a dei sentimenti intensi e non si tratta di un’associazione errata, perché, in effetti, anche la sfera emotiva gioca un ruolo in questo fenomeno. Le situazioni che causano un forte spavento, un’emozione intensa e inaspettata, uno shock o un attacco di panico possono determinare una sollecitazione violenta a carico del sistema nervoso, che reagisce provocando una contrazione muscolare. Per fortuna non sono solo le sensazioni negative a provocare i brividi: anche le emozioni positive particolarmente intense possono scatenarli (e in questo caso sono molto meno spiacevoli).
Nelle donne, i brividi possono essere legati anche alla menopausa, ossia alla cessazione dell’età fertile. Quest’ultima è accompagnata da vari eventi fisici e psicologici causati dagli sbalzi ormonali. Le vampate di calore, per esempio, si verificano a causa dell’aumento improvviso della temperatura corporea, il cui successivo abbassamento repentino può essere accompagnato da brividi di freddo.
In alcune circostanze è facilissimo capire la causa dei brividi: se si verificano quando ci si trova all’aperto in inverno e non si indossano degli abiti pesanti, allora la colpa è quasi certamente del freddo.
L’abbassamento della temperatura corporea induce i muscoli a contrarsi per generare calore. In circostanze simili si può innescare anche un altro meccanismo di difesa: la pelle d’oca (nota anche come piloerezione), causata dalla contrazione dei muscoli erettori dei peli.
Diventa necessario fare una visita medica quando i brividi sono associati a febbre alta che non accenna a diminuire o a condizioni come alta frequenza di minzione, dolori addominali o bruciori di stomaco, fiato corto, forte tosse e indolenza o rigidità del collo.
Quando i brividi sono associati a febbre bassa, è possibile contrastarli restando ben idratati e concedendo all’organismo il tempo necessario per riposarsi. Se la temperatura corporea è molto alta, invece, diventa utile ricorrere all’apposizione di impacchi tiepidi sulla fonte. L’uso dei farmaci anti-infiammatori potrebbe rivelarsi necessario, ma non devono essere assunti senza aver prima consultato un medico.
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