Un 2025 all’insegna della salute: i suggerimenti dell’Iss per vivere meglio, prevenire malattie e trasformare il nuovo anno in un’opportunità di benessere duraturo
L’inizio di un nuovo anno è sempre l’occasione ideale per adottare buoni propositi e migliorare il proprio benessere. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha stilato un decalogo di suggerimenti per aiutare le persone a vivere un 2025 all’insegna della salute fisica e mentale, senza dimenticare l’impatto ambientale delle proprie scelte e la necessità di navigare con consapevolezza nel mondo digitale.
Ecco le dieci regole per un 2025 in salute
1. Combattere la dipendenza da smartphone
L’uso problematico dello smartphone colpisce oltre il 25% degli adolescenti, causando problemi di sonno, concentrazione e relazioni interpersonali. Gli esperti consigliano di creare una “zona smartphone free” in casa, come la camera da letto o il tavolo da pranzo, e di iniziare con pause digitali graduali, dedicando tempo ad attività piacevoli e rilassanti.
2. Azzerare il consumo di alcol
L’alcol è una sostanza tossica e cancerogena che aumenta il rischio di sviluppare oltre 200 malattie. Abbandonare l’abitudine di bere alcolici non solo migliora la salute, ma contribuisce anche a ridurre l’apporto calorico: eliminare un bicchiere a pasto per un anno può portare a perdere fino a 9 chili di peso.
3. Dire addio al fumo
Smettere di fumare è una delle scelte più importanti per la salute. I benefici iniziano già dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta, con una riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Per chi necessita di supporto, il Telefono Verde contro il Fumo (800 554088) offre aiuto anonimo e gratuito.
4. Incrementare il consumo di frutta e verdura
Solo il 7% della popolazione italiana consuma le 5 porzioni di frutta e verdura raccomandate al giorno. Aumentare gradualmente il consumo, ad esempio aggiungendo un frutto a colazione e una porzione di verdura a ogni pasto, è un passo importante per prevenire patologie croniche come diabete e malattie cardiovascolari.
5. Monitorare la pressione arteriosa
Mantenere la pressione arteriosa a livelli ottimali – 120/70 mmHg – è essenziale per prevenire ictus, infarti e altre malattie cardiovascolari. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale seguire un’alimentazione equilibrata, ridurre il consumo di sale, praticare attività fisica regolare e astenersi dal fumo.
6. Applicare la regola delle 3R: Riduci, Riusa, Ricicla
Adottare abitudini di consumo responsabile è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità. Ridurre la produzione di rifiuti, riutilizzare oggetti e materiali quando possibile, e riciclare correttamente sono azioni semplici ma essenziali per tutelare l’ambiente e, di conseguenza, la salute.
7. Acquistare e conservare i cibi con attenzione
Leggere le etichette degli alimenti, rispettare le modalità di conservazione e separare i cibi crudi da quelli cotti sono pratiche fondamentali per prevenire rischi microbiologici. Evitare di consumare alimenti che presentano alterazioni di colore, odore o consistenza, anche in caso di dubbi, è una regola d’oro.
8. Prendersi cura della salute mentale
Il benessere psicologico è una parte integrante della salute. Non bisogna avere paura di chiedere aiuto in caso di disagio emotivo o psicologico. Interventi psicoeducativi e, se necessario, trattamenti psicoterapeutici o farmacologici possono fare la differenza nel superare situazioni difficili.
9. Prevenire le malattie infettive
Azioni semplici, come lavarsi frequentemente le mani e seguire le vaccinazioni raccomandate, possono prevenire molte infezioni e ridurre la trasmissione di patogeni resistenti agli antimicrobici. Prestare attenzione alla profilassi vaccinale è particolarmente importante per chi viaggia verso destinazioni esotiche.
10. Contrastare le fake news sulla salute
Navigare nel mondo digitale richiede spirito critico e attenzione. Affidarsi solo a fonti autorevoli, verificare le informazioni e non diffondere contenuti non verificati sono buone pratiche per evitare di cadere nella trappola dell’“infodemia” e proteggere la propria salute e quella degli altri.