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Cura di sé

Hai una dipendenza dal gioco d’azzardo? Ecco cosa puoi fare per capirlo

Hai una dipendenza dal gioco d’azzardo? Scopri i sintomi del GAP, le fasi della dipendenza e le strategie più efficaci per affrontarla

Il gioco, in tutte le sue forme, è un’attività che può portare numerosi benefici a persone di qualsiasi età. Stimola la mente, promuove l’interazione sociale e può anche avere un effetto rilassante. Tuttavia, quando si parla di gioco d’azzardo, si entra in un ambito delicato che può comportare gravi rischi. In alcuni casi, quello che inizia come un semplice passatempo può evolversi in una dipendenza patologica, con pesanti conseguenze sulla vita dell’individuo.

Il gioco d’azzardo patologico (GAP) è una forma di dipendenza riconosciuta a livello internazionale e classificata come disturbo mentale dal 1980. È stato incluso nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-III) dagli psichiatri americani, riconoscendo che può compromettere significativamente le relazioni sociali, la carriera e la salute mentale e fisica di chi ne è affetto.

Caratteristiche del gioco d’azzardo patologico

Il GAP è caratterizzato da un comportamento compulsivo e ricorrente legato al gioco d’azzardo, che porta il soggetto a trascurare le sue responsabilità personali, familiari e lavorative. Questa dipendenza non si limita a un semplice desiderio di giocare, ma si manifesta con un bisogno incontrollabile di scommettere, indipendentemente dalle perdite subite. Il problema si aggrava ulteriormente con la diffusione del gioco online, che rende ancora più facile l’accesso a numerose forme di gioco d’azzardo.

Hai una dipendenza dal gioco d’azzardo? Ecco cosa puoi fare per capirlo – Pexels @ Zak Chapman – Saluteweb.it

 

Un aspetto cruciale del gioco d’azzardo patologico è che spesso viene scoperto troppo tardi, quando ormai le ripercussioni economiche sono evidenti e i legami sociali e familiari risultano profondamente compromessi. La mancanza di consapevolezza riguardo alle reali probabilità di vincita, associata alla vasta offerta di giochi, contribuisce all’aggravarsi di questa dipendenza.

La letteratura scientifica ha individuato tre fasi principali che caratterizzano il percorso verso il gioco patologico:

  1. Fase delle vincite: Inizialmente, il giocatore sperimenta un momento fortunato, durante il quale può vincere somme significative. Questa fase è caratterizzata da un senso di euforia e dalla convinzione di avere il controllo sul gioco. Il soggetto gioca per divertimento, convinto di poter continuare a vincere e di riuscire a gestire il proprio comportamento. Tuttavia, questo senso di controllo è illusorio e contribuisce all’inizio della dipendenza.
  2. Fase delle perdite: Col passare del tempo, le vincite diminuiscono e il giocatore inizia a perdere somme consistenti. A questo punto, cerca di recuperare le perdite scommettendo importi sempre più elevati, accumulando debiti e nascondendo la verità ai familiari. Durante questa fase, iniziano a emergere i sintomi tipici della dipendenza, come malessere, ansia e irritabilità quando non si riesce a giocare.
  3. Fase di disperazione: Nella terza fase, il giocatore diventa consapevole dei danni causati dal gioco, ma non riesce a fermarsi. La disperazione lo porta a comportamenti rischiosi, come atti illegali o autolesionismo, e l’unica via d’uscita sembra essere il continuare a giocare, nonostante le perdite continuino ad aumentare.

Il GAP è accompagnato da una serie di sintomi fisici e psicologici che possono includere l’irritabilità, l’ansia, la depressione e, nei casi più gravi, pensieri suicidari. Il giocatore sviluppa distorsioni cognitive, come l’illusione di poter controllare l’esito del gioco o attribuire le sconfitte a cause esterne, nonostante il risultato dipenda completamente dal caso.

Queste convinzioni erronee spingono il soggetto a rischiare somme sempre più elevate, peggiorando progressivamente la situazione. Inoltre, studi hanno dimostrato che esistono caratteristiche comportamentali e biologiche che rendono alcuni individui più inclini a sviluppare una dipendenza dal gioco. Fattori come l’impulsività, i comportamenti antisociali e la bassa tolleranza alla frustrazione sono spesso presenti nei giocatori patologici, insieme all’uso di alcol e droghe.

Le ricerche hanno evidenziato anche differenze significative tra uomini e donne riguardo al comportamento di gioco. Gli uomini tendono a iniziare a giocare in giovane età e preferiscono giochi che richiedono una certa abilità, come il poker o le scommesse sportive. Le donne, d’altra parte, tendono a iniziare più tardi e spesso scelgono il gioco come un modo per sfuggire alle pressioni quotidiane. I loro giochi preferiti includono quelli basati più sulla fortuna che sull’abilità, come le slot machine o le lotterie.

Inoltre, il passaggio verso una modalità patologica di gioco è generalmente più rapido nelle donne rispetto agli uomini, e questo comporta spesso un trattamento diverso in termini di approccio terapeutico.

Il trattamento del gioco d’azzardo patologico richiede un approccio multidisciplinare, simile a quello utilizzato per le altre dipendenze. Le terapie cognitivo-comportamentali rappresentano uno degli strumenti più efficaci per gestire la dipendenza. Queste terapie si concentrano sulla rimozione degli stimoli legati al gioco e sull’astensione totale dall’attività ludica. Successivamente, il paziente viene guidato verso il riconoscimento dei comportamenti problematici e l’elaborazione di strategie per risolvere i debiti e ricostruire le relazioni compromesse.

Un ulteriore supporto può derivare dalle tecniche di Mindfulness, utili per aiutare il paziente a gestire la frustrazione e il desiderio compulsivo di giocare. Nei casi più gravi, si può ricorrere anche a una terapia farmacologica per ridurre l’impulsività e l’ansia.

Un elemento fondamentale del trattamento è anche il coinvolgimento dei familiari del paziente, che devono essere istruiti sui meccanismi della dipendenza attraverso un processo di psicoeducazione. Questo permette loro di comprendere meglio il comportamento del giocatore e di supportarlo adeguatamente durante il percorso di recupero.

Il gioco d’azzardo patologico rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria, in costante aumento, soprattutto a causa dell’accessibilità offerta dal gioco online. È fondamentale un intervento tempestivo e personalizzato, volto a gestire i sintomi della dipendenza e a supportare il giocatore nel processo di recupero, coinvolgendo attivamente anche il contesto familiare e sociale.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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