Non è proprio un dolore, ma resta una fastidiosa sensazione di pancia tesa e piena. Chi in vita sua non ha avuto a che fare con il gonfiore addominale? Secondo uno studio pubblicato nel 2023 su “Clinical Gastroenterology and Hepatology”, capita almeno a una persona su sette di sperimentare gonfiore addominale una volta a settimana. Fortunatamente, in questo caso, c’è una buona notizia: nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo transitorio e gestibile con più facilità rispetto ad altre situazioni. Sono due i responsabili del gonfiore addominale: l’eccesso di gas intestinale e la stipsi. Il gas è un prodotto naturale della digestione, generato dai batteri intestinali durante la fermentazione dei carboidrati non assorbiti nei tratti precedenti. Quando la produzione diventa eccessiva, compare il gonfiore. Le cause vanno dalla digestione ingolfata (mangiare troppo velocemente o in grosse quantità) alle intolleranze alimentari (difficoltà a digerire specifici alimenti, come lattosio o glutine) fino ai disturbi gastrointestinali.
E la stipsi? È il rallentamento del transito intestinale. In sostanza, quando le feci ristagnano nell’intestino troppo a lungo, occupano spazio e ostacolano la naturale eliminazione dei gas, causando gonfiore e fastidio. Anche in questo caso sono diverse le cause: da una dieta povera di fibre alla disidratazione, passando per la sedentarietà. L’importante è individuare la causa del gonfiore, così da trovare il rimedio più efficace. Ma come si può combattere il gonfiore addominale? Ci sono alcuni accorgimenti.
In primis, in campo alimentare. È consigliare eliminare temporaneamente alimenti come lattosio, glutine, frumento, avena, mele o albicocche può avere un impatto positivo. Anche i cavolfiori, i broccoli e i cavoletti di Bruxelles, così come i fagioli e i fritti, possono favorire la produzione di gas. Bisogna virare su frutta, verdura e cereali integrali. La fibra, infatti, favorisce la regolarità intestinale e combatte la stipsi. In secondo luogo, evitare le bevande gassate: l’anidride carbonica contenuta nelle bibite gassate favorisce la formazione di gas intestinale. Meglio acqua naturale e a temperature ambiente, nei momenti acuti. Altri consigli sono quelli di fare più attività fisica, di utilizzare tecniche di respirazione, evitare di fumare e puntare su tisane o camomille. Tutte queste cose possono essere d’aiuto. Fondamentale cambiare alcuni aspetti della nostra quotidianità per metterci al riparo da questa situazione.
Come già scritto, nella maggior parte dei casi, il gonfiore addominale è un disturbo transitorio e di facile risoluzione. Però, in alcuni casi può essere un sintomo di una condizione medica più seria. In questo caso caso è consigliabile rivolgersi al proprio medico di base se il gonfiore dovesse persistere, nonostante l’adozione di rimedi casalinghi o se si dovessero manifestare sintomi aggiuntivi quali perdita di peso inspiegabile, diarrea, presenza di sangue nelle feci, dolori addominali intensi o febbre. Anche perché situazioni di sospetta intolleranza alimentare o allergia, o la presenza di altre condizioni mediche come diabete o ansia, richiedono un’attenzione particolare. È importante monitorare segnali quali variazioni nella frequenza e consistenza delle feci, sensazione di pienezza persistente, nausea e vomito, fatica e stanchezza e gonfiore persistente alle gambe.
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