Gomasio, l’alternativa al sale

È un alimento ancora poco conosciuto, ma poco a poco sta iniziando sempre più a comparire nelle tavole italiane. Stiamo parlando del gomasio, un condimento sano e alternativo al classico sale. La parola gomasio arriva dall’unione di due parole giapponesi, ovvero goma (sesamo) e shio (sale): molto usato nelle cucine orientali, questo sta prendendo piede anche altrove, grazie ai tanti benefici che apporta alla salute. Questo, infatti, è raccomandato sia a coloro che vogliono seguire un’alimentazione disintossicante, sia a chi deve ridurre il sodio.

Salute
Salute | Pixabay @silviarita

Cos’è il gomasio

Ma cos’è il gomasio nel concreto? Questo è un composto di semi di sesamo precedentemente pestati e tostati, a cui è stato aggiunto del sale marino integrale, tostato anch’esso in precedenza. Questo viene spesso utilizzato per esaltare il sapore delle carni, del riso bollito, delle insalate o delle verdure cotte. Il gomasio, inoltre, è fonte di acidi grassi essenziali come l’omega 6 e l’omega 3, è ricco di sali minerali – come il fosforo, il ferro, e il calcio – e permette, ovviamente, di ridurre il sale che viene normalmente utilizzato per condire i piatti. Tuttavia, è anche un prodotto altamente calorico, e deve essere – per questo – usato con moderazione. Meno energetico dell’olio, contiene grassi, proteine e carboidrati: il suo consumo è consigliato in piccole quantità. Ma come funziona il gomasio? Proprio l’azione dell’olio dei semi di sesamo nella sua composizione, ‘blocca’ la presenza del sale: quindi, permettere di ridurne le quantità in uso.

Semi di sesamo
Semi di sesamo | Pixabay @Pezibear

Come preparare il gomasio in casa

Preparare il gomasio in casa? Più facile a dirsi, che a farsi. Anzitutto, dopo aver comprato i semi di sesamo, questi devono essere versati in un colino a maglie fitte e lavati accuratamente. Per favorire l’eliminazione dell’acqua, si consiglia di lasciar asciugare i semi nel colino mescolandoli di tanto in tanto. A seguire avviene la tostatura di questi semi, fatta rigorosamente a fiamma bassa. Tuttavia, questa fase è molto delicata: per evitare la formazione di sostanze tossiche, i semi non devono bruciarsi. La tostatura sarà ‘completa’ nel momento in cui i semi si sgraneranno tra le dita. Messi da parte a raffreddare si passerà al sale, che verrà anch’esso tostato: a questo punto, uniti tutti gli ingredienti in un mortaio, si procederà a macinare il miscuglio aggiungendo qualche pezzo di Alga Nori. Il gomasio, alla fine, dovrà risultare granuloso, non sotto forma di crema. Una volta pronto, questo può essere riposto in un barattolo di vetro e può essere conservato in frigorifero per un paio di settimane.

 

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