Oggi, il 27 maggio, è la Giornata Nazionale del mal di testa, una patologia spesso sottovalutata, ma che colpisce secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità una persona su 2 con episodi che si verificano almeno una volta l’anno e che riguardano anche i più giovani. Secondo alcuni dati, infatti, il 40% dei ragazzi è colpito da cefalea e 10 bambini su 100 soffrono di emicrania.
Il Prof. Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su Cefalee e dolore presso l’IRCCS San Raffaele, ha spiegato l’importanza di fare “attenzione al mal di testa nei ragazzi in età scolare; nel mondo l’emicrania è la prima causa di disabilità nella donna di età inferiore a 50 anni; in Italia, la latenza tra l’esordio del problema e la consultazione di un centro specializzato è di circa 20 anni, nel frattempo l’emicrania può diventare cronica”.
La settimana nazionale del mal di testa è stata promossa dagli esperti della Sin – Società italiana di Neurologia e della Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), con l’obiettivo di sensibilizzare e fornire informazioni su una patologia spesso poco approfondita.
Che cos’è la cefalea
“In Italia il 12% della popolazione adulta soffre di emicrania, una forma di cefalea che si caratterizza per un dolore pulsante con intensità moderata-severa che, spesso, si localizza nella metà della testa e del volto“, spiega il presidente Sin Alfredo Berardelli. “Una realtà che riguarda 6 milioni di persone nel nostro Paese che si trovano a convivere con una patologia talmente debilitante che è stata indicata dall’Oms come causa di maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento della vita in cui siamo più produttivi”, continua.
La cefalea è un disturbo molto diffuso, caratterizzato da un dolore localizzato a livello del cranio e può essere di due tipi:
- Le cefalee primarie: sono quelle non scatenate da cause specifiche o da altri disturbi identificabili e spesso sono dovute a scorrette abitudini, condizioni di stress o a reazioni ormonali;
- Le cefalee secondarie: sono causate da altri disturbi e quindi rappresentano uno dei sintomi delle condizioni patologiche di cui si soffre, le più comuni sono legate ad esempio al cervello, occhi, naso, gola, seni nasali, denti e orecchie ma possono derivare da problemi che riguardano ogni parte del corpo.
Cefalee primarie
I disturbi da cefalea primaria includono:
- L’emicrania, colpisce prevalentemente le donne e il dolore è intenso e pulsante;
- La cefalea a grappolo, è la forma di cefalea primaria meno comune ma più grave e il dolore è intenso e di tipo lancinante;
- La cefalea tensiva: la forma più comune e relativamente meno dolorosa di cefalea primaria;
Le cause più comuni delle cefalee secondarie
Le cause più comuni da cui possono dipendere le cefalee secondarie sono:
- Trauma cranico e/o cervicale;
- Ictus o attacco ischemico;
- Ipertensione;
- Disturbi vascolari cranici o cervicali;
- Trombosi, aneurisma ed emorragie cerebrali;
- Alcol e caffeina;
- Infiammazione dell’arteria carotide;
- Arterite temporale (infiammazione dell’arteria temporale);
- Disturbi intracranici non vascolari;
- Tumore cerebrale;
- Farmaci e droghe;
- HIV/AIDS;
- Ipotiroidismo;
- Infezioni virali, batteriche, sistemiche;
- Meningite;
- Encefalite;
- Disturbi dell’omeostasi;
- Disturbi psichiatrici.