Giornata mondiale dell’endometriosi: definizione e impatto sulla popolazione femminile in Italia

Oggi, 28 marzo, si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sull’endometriosi: ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo

Giornata mondiale della consapevolezza sull'endometriosi
Giornata mondiale della consapevolezza sull’endometriosi | Pixabay @PeopleImages – Saluteweb

 

Il 28 marzo di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sull’endometriosi, una patologia che colpisce milioni di donne in tutto il mondo. L’endometriosi è una malattia cronica e spesso invalidante, caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero, che provoca una serie di sintomi debilitanti, tra cui dolori pelvici intensi, dismenorrea e, in alcuni casi, infertilità. In Italia, si stima che circa 3 milioni di donne siano affette da questa condizione, ma la consapevolezza e la diagnosi tempestiva rimangono un problema.

L’importanza della consapevolezza

Il dolore mestruale è un fenomeno comune tra le donne, ma spesso è sottovalutato. Secondo uno studio condotto dall’University College di Londra e dall’Università di Birmingham, il 64% delle ragazze che sperimentano dolore pelvico associato al ciclo mestruale ha già l’endometriosi, ma non ne è consapevole. Queste giovani donne convivono con una sofferenza silenziosa, spesso minimizzata sia dalla famiglia che dai professionisti della salute. È tragico notare che molte di loro si sentono costrette a:

  • Saltare la scuola;
  • Rinunciare a attività quotidiane come lo sport;
  • Limitare le uscite con gli amici.

Il ciclo mestruale, che dovrebbe essere un evento fisiologico naturale, diventa quindi un vero e proprio calvario per chi soffre di endometriosi. La rassegnazione e l’accettazione del dolore come parte normale della vita possono portare a ritardi significativi nella diagnosi, che in media può arrivare a durare da 7 a 10 anni. Marcello Ceccaroni, Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’IRCCS Negrar, sottolinea l’importanza di non accettare passivamente il dolore: “Soffrire non è normale. È fondamentale ribellarsi alle convinzioni che suggeriscono di sopportare il dolore silenziosamente”.

Diagnosi e trattamento dell’endometriosi

La diagnosi di endometriosi può avvenire durante una visita ginecologica, dove il medico valuta la presenza di sintomi specifici. Per confermare la diagnosi, sono spesso necessari esami diagnostici come:

  • Ecografia;
  • Laparoscopia;
  • Risonanza magnetica transvaginale.

Tuttavia, a causa della natura complessa della malattia e della varietà di sintomi, molte donne non ricevono una diagnosi adeguata nei tempi giusti.

Il trattamento dell’endometriosi può variare a seconda della gravità della condizione e dei sintomi. Le opzioni farmacologiche sono il primo passo, ma quando queste non danno risultati soddisfacenti e la malattia è avanzata, può essere necessario ricorrere alla chirurgia. Nel 10-20% dei casi, le pazienti si trovano di fronte a interventi chirurgici invasivi, che possono comportare effetti collaterali significativi e influenzare negativamente la qualità della vita.

Innovazioni nel trattamento

Recentemente, il professor Ceccaroni ha sviluppato una tecnica chirurgica mini invasiva, conosciuta come “Negrar Method”, che ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale. Questa innovativa procedura chirurgica è progettata per ridurre il rischio di disfunzioni pelviche post-operatorie, garantendo al contempo un approccio radicale nell’affrontare la malattia. Grazie a questa tecnica, il tasso di complicanze è stato ridotto dal 37% al 4%, offrendo una speranza concreta a molte pazienti di migliorare la propria qualità di vita.

Oltre ai progressi terapeutici, è fondamentale che la società si impegni a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’endometriosi. L’educazione è un elemento chiave per abbattere i tabù e le credenze errate che circondano la malattia. Le campagne di informazione e le iniziative come la Giornata mondiale dell’endometriosi sono cruciali per promuovere una maggiore comprensione della condizione e dei suoi effetti devastanti sulla vita delle donne. È essenziale che le giovani donne ricevano il supporto necessario e che le loro esperienze siano validate, affinché possano affrontare con coraggio questa sfida e non sentirsi sole nel loro percorso.

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