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Giornata mondiale dell’Alzheimer, 7 abitudini per ridurre il rischio di ammalarsi

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia e promuovere la ricerca per la prevenzione e la cura. Una delle chiavi fondamentali è comprendere che, anche se non esiste una cura definitiva, ci sono abitudini di vita che possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare questa malattia.

Comprendere l’Alzheimer

L’Alzheimer coinvolge cambiamenti nel cervello che danneggiano le cellule nervose, rendendo difficile la comunicazione tra queste e causando la progressiva perdita di funzioni cognitive. I sintomi iniziali spesso includono difficoltà a ricordare fatti recenti, confusione mentale, disorientamento spaziale e temporale e problemi nel pensare e ragionare. Con il progredire della malattia, si manifestano anche difficoltà nel parlare, nella comprensione e nel coordinamento motorio.

La causa esatta dell’Alzheimer è ancora sconosciuta, ma diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare questa malattia, come l’invecchiamento, la storia familiare, i problemi cardiaci, l’ipertensione, il diabete e lo stile di vita. Tuttavia, non tutte le persone con questi fattori di rischio sviluppano l’Alzheimer, e viceversa.

Le persone anziane, soprattutto oltre i 65 anni, sono le più a rischio. La predisposizione genetica, specialmente se ci sono casi in famiglia, può aumentare la probabilità di sviluppare la malattia. I traumi cranici gravi o ripetuti possono anch’essi essere un fattore di rischio. Le donne sembrano avere una probabilità leggermente maggiore rispetto agli uomini. Tuttavia, nessun fattore di rischio da solo determina l’insorgenza della malattia, e spesso è una combinazione di fattori a giocare un ruolo determinante. Adottare uno stile di vita sano e seguire una buona salute fisica e mentale può contribuire a ridurre il rischio di Alzheimer.

Meccanismi e cause

L’Alzheimer è caratterizzato dalla presenza nel cervello di aggregati anomali di due proteine: beta-amiloide e proteina tau. Queste aggregazioni prendono la forma di placche (amiloide) e grovigli (tau) che interferiscono con la comunicazione tra le cellule cerebrali, causando danni e progressiva degenerazione.

Il coinvolgimento di geni specifici, come APOE, è stato identificato come un fattore di rischio genetico significativo per lo sviluppo della malattia. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei casi di Alzheimer non è direttamente legata a geni specifici, ma sembra dipendere da una combinazione complessa di fattori.

Diagnosi e sintomi

La diagnosi dell’Alzheimer spesso coinvolge una valutazione completa che include la storia medica, esami neurologici, test cognitivi e talvolta imaging cerebrali come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC). La malattia progredisce attraverso diversi stadi, dalla fase iniziale in cui i sintomi possono essere lievi e spesso trascurati, fino a stadi più avanzati in cui la disfunzione cognitiva è evidente e impattante nella vita quotidiana.

I sintomi comuni dell’Alzheimer includono difficoltà di memoria, confusione, difficoltà a svolgere compiti familiari, problemi con il linguaggio e la comunicazione, cambiamenti nell’umore e nella personalità e difficoltà a pensare in modo astratto..

Abitudini da adottare

Alimentazione sana ed equilibrata

Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti essenziali come vitamine, minerali e antiossidanti, è fondamentale per la salute cerebrale. Alcuni alimenti particolarmente benefici includono frutta, verdura, pesce ricco di omega-3, noci e semi. Evitare cibi processati, grassi saturi e zuccheri è altrettanto importante.

Attività fisica regolare

L’esercizio fisico favorisce la circolazione sanguigna e stimola la produzione di sostanze chimiche cerebrali che possono migliorare l’umore e la salute del cervello. Camminate, jogging, nuoto, yoga e esercizi aerobici possono essere ottime scelte.

Attività mentale stimolante

L’allenamento mentale è cruciale per mantenere attive le connessioni cerebrali. Leggere libri, risolvere puzzle, imparare nuovi hobby, suonare uno strumento o apprendere una nuova lingua sono attività che stimolano il cervello.

Sonno di qualità

Un sonno di qualità è essenziale per la consolidazione della memoria e il processo di apprendimento. Creare una routine del sonno, mantenere un ambiente favorevole al riposo e rilassarsi prima di dormire sono pratiche che possono migliorare la qualità del sonno.

Immagine | pexels @matthiaszomer – saluteweb.it

Controllo dello stress

Lo stress cronico può danneggiare il cervello nel tempo. Tecniche di gestione dello stress come meditazione, respirazione profonda, yoga e attività che portano sollievo emotivo possono aiutare a mantenere bassi i livelli di stress.

Controllo della pressione sanguigna e del colesterolo

L’ipertensione e il colesterolo alto possono aumentare il rischio di malattie cardiache e cerebrovascolari, che a loro volta possono aumentare il rischio di Alzheimer. Monitorare regolarmente la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo e adottare una dieta sana può aiutare a prevenire tali condizioni.

Vita sociale sttiva

L’interazione sociale e l’engagement con la comunità sono cruciali per la salute mentale. Mantenere legami sociali solidi, partecipare a attività di gruppo, volontariato e trascorrere del tempo con amici e familiari possono avere effetti positivi sul cervello.

Adottare queste abitudini nella vita quotidiana può non solo aiutare a ridurre il rischio di Alzheimer ma anche a migliorare la salute complessiva del cervello e a promuovere il benessere generale. L’importanza della prevenzione e dell’adozione di uno stile di vita sano non può essere sottolineata abbastanza, poiché piccoli cambiamenti positivi possono fare una grande differenza nel lungo termine.

Affrontare l’Alzheimer

Sebbene non ci sia una cura definitiva per l’Alzheimer, ci sono trattamenti e strategie di gestione che possono aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver. Questi includono farmaci per gestire i sintomi, terapie occupazionali e della memoria, nonché il coinvolgimento in attività sociali e cognitive.

L’assistenza familiare e l’accesso a gruppi di supporto possono svolgere un ruolo significativo nel supportare sia il paziente affetto da Alzheimer che i loro familiari. L’educazione sulla malattia è fondamentale per comprendere meglio come affrontare le sfide che questa malattia comporta.

Prospettive future

La ricerca sull’Alzheimer sta facendo progressi significativi, focalizzandosi su nuovi approcci terapeutici, diagnosi più accurate e una comprensione più approfondita dei meccanismi che stanno alla base della malattia. Sono in corso studi clinici su farmaci sperimentali che mirano a rallentare o bloccare l’accumulo di placche di beta-amiloide nel cervello. Inoltre, la tecnologia e le innovazioni nella neuroimaging stanno contribuendo a migliorare la diagnosi precoce e a monitorare la progressione della malattia.

Comprendere i fattori di rischio, adottare uno stile di vita sano e cercare supporto possono essere passi importanti per prevenire o affrontare l’Alzheimer. La ricerca continua e l’innovazione medica offrono speranza per future scoperte che possano migliorare la diagnosi e il trattamento di questa malattia debilitante.

 

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Alessia Manoli

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